Ex GKN: è necessario che si attivi il Governo

Pd: “Piena solidarietà alla lotta dei lavoratori”. FdI replica. SPC: "Ci aspettiamo di più da Sindaco"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 luglio 2023 22:28
Ex GKN: è necessario che si attivi il Governo

“Piena solidarietà alla lotta dei lavoratori di GKN in difesa del proprio diritto a percepire la Cassa integrazione e per mantenere il proprio posto di lavoro”. Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio ed Enrico Conti consigliere comunale e presidente commissione Sviluppo economico, che ha portato questo tema nella seduta di oggi con una comunicazione. “Sono ormai più di 8 mesi che i lavoratori di GKN non percepiscono alcuna forma di stipendio. – sottolineano Armentano e Conti - Chiediamo cosa stia facendo il governo, cosa stanno facendo i ministeri competenti, chiediamo loro di attivarsi perché sia pagata la casa integrazione trattenuta da QF, che si sblocchino i flussi necessari a far avere ai lavoratori tutta la cassa integrazione arretrata, che si consegnino le buste paga ai lavoratori e vengano pagate tutte le spettanze”.

“La vicenda di GKN non può essere derubricata in alcun modo a una ‘normale’ questione di ristrutturazione del sistema industriale. – continuano Armentano e Conti - Si tratta invece di un caso paradigmatico che mostra i limiti di un capitalismo predatorio che, privo di necessari vincoli innanzitutto normativi, distrugge il lavoro, le competenze e le relazioni sociali locali, alla ricerca del profitto fine a sé stesso. Si apre quindi una grande questione politica che riguarda la necessità di stilare, a livello nazionale ed europeo una nuova normativa orientata ad impedire che si possano impunemente perpetrare nel futuro tali modelli predatori di business, in contrasto con l’utilità sociale dell’impresa come definita dall’articolo 41 della Costituzione. Grazie alla mobilitazione dei lavoratori e all’azione delle istituzioni locali e regionali si è aperto uno spiraglio per il presente e il futuro della fabbrica ex GKN e dei suoi lavoratori.

“Siamo fiduciosi che a breve, Il lavoro di scouting che Regione Toscana sta portando avanti per selezionare nuovi investitori per la reindustrializzazione del sito darà i suoi frutti. Questo deve essere l’impegno e l’obbiettivo di tutte le parti ed è importante che ognuno faccia tutto quanto è necessario per facilitare questo percorso e scongiurare la liquidazione dell’azienda”, concludono Armentano e Conti.

Approfondimenti

“Il Governo Meloni è informato della situazione dei lavoratori dell’ex GKN e dal Ministero del Lavoro giunge proprio in queste ore l’assicurazione che il problema della cassa integrazione sarà risolto a breve termine. Il Governo, quindi, è pienamente impegnato a risolvere la difficile questione del futuro del complesso industriale, e per la cassa integrazione che spetta di diritto ai lavoratori, che nel frattempo stanno anche facendo manutenzione ai macchinari e sorvegliano l'intero stabile” dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi.

“Ieri mattina mi sono recato alla torre di San Niccolò ad incontrare i lavoratori che protestano. Mi sono assunto con loro il compito di sentire gli uffici ministeriali competenti: sviluppo economico e lavoro. Dal 9 luglio 2021, giorno dei licenziamenti, ho sempre seguito le dolorose vicende della fabbrica e il destino dei suoi lavoratori. Rimango in costante contatto con alcuni di loro e non mi asterrò da essere il tramite fra essi e il governo” conclude Draghi. 

"Stare al fianco del Collettivo di Fabbrica GKN non è sufficiente. Ma ci avrebbe fatto piacere vedere il Sindaco e la Giunta in piazza Poggi ieri, per l'assemblea pubblica convocata dopo due notti di protesta sulla Torre di San Niccolò. Abbiamo infatti apprezzato la presenza dell'Assessore Ballerini e della Vicesindaca Petti di Campi Bisenzio -dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- Palazzo Vecchio ha ospitato questa vertenza e nel Salone de' Dugento abbiamo impegnato la nostra Amministrazione a collaborare con Città Metropolitana e Regione Toscana, sia per la reindustrializzazione che sulla gestione della situazione esistente.

Ci sono salari dovuti e c'è da obbligare il privato a fare ciò che è dovuto a fare.

Quando Borgomeo è arrivato, il sistema politico e istituzionale ha applaudito. È stato detto che chi aveva dei dubbi era troppo diffidente. Ma invece occorre smetterla di provare a scaricare le responsabilità ogni volta che è possibile. Soprattutto quando si parla della dignità delle persone e di chi lavora.

Continueremo a sostenere il Collettivo e la loro mobilitazione, pretendendo azioni concrete, non solo da parte del Governo nazionale (in questo non accettiamo il giochino di posizionamento polemico tra destre e centrosinistra)".

"Nell’ultima assemblea presso lo stabilimento di Campi Bisenzio, è apparsa subito chiara la necessità di alzare il tiro: dopo aver ricevuto in regalo dal Governo una cassa integrazione in deroga e retroattiva creata ad hoc per l’azienda, i lavoratori continuano a non vedere un solo centesimo dei loro stipendi, visto che l’azienda non fornisce all’INPS i flussi corretti per il pagamento della cassa integrazione. Una violenza sistematica e inaudita -intervengono da Unione Sindacale di Base Firenze- Siamo in un quadro grave, dove l’azienda passa spregiudicatamente sulla pelle degli operai, con il benestare delle istituzioni che osservano impassibili la spregiudicata condotta dell’imprenditore. Cosa si aspetta ad intervenire in modo pesante verso l’azienda?"

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