Esaote, nuovo ecografo pensato a Firenze e prodotto in Cina

Parlano di "beffa" gli operai che hanno presidiato piazza del Carmine tenuti d'occhio dalle forze dell'ordine

Antonio
Antonio Lenoci
17 luglio 2014 12:36
Esaote, nuovo ecografo pensato a Firenze e prodotto in Cina

Esaote presenta due nuovi modelli di ecografi e gli operai presidiano la piazza.Magliette rosse e bandiere in piazza del Carmine nel centro storico di Firenze. Due ecografi portatili che permetteranno ai medici di intervenire anche in località difficili da raggiungere, ad esempio nelle comunità montane della Toscana. "Per questo è nata l'idea a Firenze - spiega ai microfoni di Radio Bruno Toscana, Daniele Collini, della Fiom Cgil Firenze - pensata e sviluppata dai nostri ragazzi: uno strumento realizzato con i fondi della Regione Toscana che sarà prodotto in Cina ed il capo progetto sarà allocato in Olanda".La beffa.

"Si tratta di una beffa, perché la Toscana ha investito 8 milioni di euro per la ricerca e per i progetti che sarebbero serviti anche negli Stati Uniti e in Cina, luoghi dalle grandi distanze e dove ci sono territori impervi. Invece oggi ci troviamo a perdere il controllo della produzione che avverrà altrove e ne beneficerà l'occupazione di altri Paesi con il doppio danno di dover poi ricomprare all'estero i macchinari così importanti per la salute dei cittadini".A tal proposito il presidente Enrico Rossi aveva dichiarato ad inizio luglio: "Esaote non puo' dimenticare di essere in debito con la Toscana che l'ha sostenuta nei suoi investimenti, contribuendo al suo sviluppo.

Dalla Regione l'azienda negli ultimi anni ha ricevuto, con tre diversi bandi, quasi 8 milioni di finanziamenti che sono serviti a cofinanziare progetti di ricerca e sviluppo presentati anche insieme ad altri partner".

Esaote è uno dei principali produttori mondiali di sistemi diagnostici medicali, leader europeo nella produzione di ultrasuoni e leader a livello internazionale nella risonanza magnetica dedicata. Tutto questo si trova tra Firenze e Genova: 680 persone per la precisione.

Nel piano triennale per quello che l'azienda ritiene il "rilancio per lo sviluppo" sono previsti 76 esuberi, 37 a Genova e 30 a Firenze ed altri nella filiera. Pesano poi i 22 ricercatori impegnati a Firenze che verrebbero trasferiti a Genova. Tre nuove aziende per 50, 47 e 25 posti di lavoro.

I lavoratori hanno chiesto a più riprese il Piano industriale: gli operai, attraverso i sindacati, chiedono i piani alle aziende per conoscere la programmazione. Quello che hanno scoperto non è piaciuto: "esuberi" e "cassa-integrazione" questo hanno letto, oltre a "trasferimenti" ed alla volontà di suddividere l'azienda in tre rami.Esaote ha risposto che "non possiamo che prendere atto della totale chiusura delle organizzazioni sindacali nei confronti del piano presentato, procederemo con tutte le iniziative previste, compreso l’avvio graduale dell’intervento della cassa integrazione straordinaria, che riguarderà i lavoratori sia di Genova che di Firenze”

Flavia Capigli della Fim Cisl di Firenze: “Manifestiamo la non accoglienza di un piano industriale selvaggio: i posti di lavoro vanno preservati. Ci prepariamo per l’incontro del 22 luglio al Ministero dello Sviluppo Economico per rivalutare se la posizione dell’azienda può cambiare - spiega ai microfoni di Radio Bruno Toscana - inoltre,  le lettere di cassa-integrazione sono arrivate in modo illogico, come mai determinati ruoli sono stati colpiti ed altri no? Il piano industriale è stato richiesto attraverso scioperi ed assemblee, ci hanno messo un anno e mezzo a presentarlo e prevede solo tagli, esuberi, cessioni di ramo d’azienda e trasferimenti. Stanno spacchettando per vendere o per snellire? Le procedure di mobilità speriamo poi siano per far uscire eventualmente chi ha già raggiunto l’età pensionistica e non anche i giovani”.

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