Esaote: il sindaco Nardella e l’assessore Gianassi hanno incontrato una delegazione di lavoratori

Selex Firenze: 9 licenziamenti nel servizio di pulizia. Sims, Reggello: riavviata l'attività oggi incontro in Regione. Licenziamenti al Cesvot: la Dirigenza abbandona il tavolo della trattativa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2015 19:17
Esaote: il sindaco Nardella e l’assessore Gianassi hanno incontrato una delegazione di lavoratori

Questo pomeriggio il sindaco Dario Nardella e l’assessore al lavoro Federico Gianassi hanno incontrato nella Sala delle Sale in Palazzo Vecchio una delegazione di lavoratori di Esaote, la Rsu e le organizzazioni sindacali accompagnati da Daniele Calosi, segretario della Fiom, Marcello Corti, membro della segreteria Cgil Firenze, e Flavia Capilli della Fim Cisl. Durante l’incontro il sindaco Nardella ha ribadito ai lavoratori che non sono possibili tavoli ed accordi separati su Esaote e ha spiegato ai lavoratori che continuano i contatti dell’amministrazione comunale con la Regione Toscana e il Comune di Genova per trovare una soluzione unitaria.

Il sindaco ha confermato la volontà di mantenere a Firenze il Centro ricerca e sviluppo in città e ha spiegato di aver sollecitato il viceministro De Vincenti, che segue la trattativa per il Ministero dello Sviluppo economico, affinché convochi il prima possibile il tavolo nazionale aperto da mesi. Prima dell’incontro l’assessore Gianassi è intervenuto in Consiglio comunale ribadendo pubblicamente l’esigenza del mantenimento del Centro ricerca e sviluppo in città. L’assessore ha anche espresso amarezza a proposito del fatto che la Regione Liguria abbia autonomamente convocato un tavolo regionale fra tutte le parti, nonostante la presenza di un tavolo nazionale presso il Ministero dello Sviluppo economico.Poi in Consiglio comunale l'assessore Gianassi ha fatto una comunicazione sulla vertenza Esaote, alla presenza dei sindacati e dei lavoratori dell'azienda.

Il Consiglio ha approvato un ordine del giorno su cui si ritengono soddisfatti i consiglieri comunali Pd della Commissione Lavoro: "Resta alto il livello di allerta: il comportamento della regione Liguria non ci è sembrato corretto e crediamo sia necessario che il Ministero riattivi un tavolo per gestire complessivamente la vertenza. Per quanto ci riguarda, Firenze non vuole rinunciare al comparto sviluppo e ricerca, che rappresenta una valore aggiunto per il nostro territorio. E non solo: crediamo sia necessario che ripartano gli investimenti generali per potenziare la progettazione e la produzione delle sonde.

Esaote infatti rappresenta un'eccellenza del nostro territorio. Non vogliamo perderla, e tantomeno vogliamo rinunciare ai tanti posti di lavoro che produce. Nello stabilimento fiorentino infatti lavorano oggi più di 200 persone".“La nostra preoccupazione è che quello di Firenze possa essere considerato uno stabilimento sacrificabile, ipotesi che come Fiom, assieme ai lavoratori, non intendiamo minimamente considerare. 

Per questo chiediamo che la discussione torni al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico”, dichiara il Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze che accompagnerà la delegazione.

Saranno 9 i lavoratori che a seguito della chiusura dello stabilimento Selex di via Barsanti a Firenze, perderanno il loro posto di lavoro.Si tratta di lavoratori che effettuavano il servizio di pulizia all'interno dello stabilimento fiorentino Selex ormai da diversi anni; a niente sono serviti i tentativi fatti dalle organizzazioni sindacali per cercare, con la committenza, soluzioni condivise al fine di scongiurare i licenziamenti. La Fisascat-Cisl Firenze e Prato ha chiesto la possibilità di reinserire questi lavoratori all'interno dello stabilimento Selex di Campi Bisenzio che di fatto ha registrato e registrerà un inevitabile incremento di lavoro.

Approfondimenti

L'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini si è incontrato oggi con i vertici dell'azienda Sims di Reggello, con le organizzazioni sindacali, i rappresentanti della Città metropolitana di Firenze e del Comune di Reggello. All'ordine del giorno la ripresa dell'attività dell'azienda, che produce principi attivi per la farmaceutica e conta oltre 130 addetti. La Sims negli ultimi mesi del 2014 aveva dovuto sospendere la produzione in attesa di una nuova autorizzazione da parte dell'Aifa.

Autorizzazione che è arrivata i primi di dicembre, sbloccando la situazione. "Prendiamo atto – ha detto Simoncini – del nuovo avvio dell'attività dopo l'arrivo delle certificazioni a seguito dell'adeguamento alle prescrizioni Aifa da parte dell'azienda. Condividiamo tuttavia le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sulle prospettive di medio e lungo periodo e la necessità di investimenti che favoriscano un recupero delle quote di mercato perdute a causa del blocco e, in una strategia di più lungo respiro, il consolidamento di produzioni di qualità che possano rilanciare la competitività e conquistare nuovi mercati". La Regione e le istituzioni si sono dette disponibili a seguire ancora la vicenda, sia per quanto riguarda il ricorso ad ammortizzatori sociali, sia per una rapida riconvocazione del tavolo ove necessario.

L'assessore ha preso inoltre l'impegno a riconvocare un incontro fra un mese.Le OO.SS. e la RSU del Cesvot denunciano l’abbandono del Tavolo di trattativa da parte della Dirigenza del Cesvot. La rottura è avvenuta sulla mancata disponibilità del Cesvot ad introdurre un momento di confronto successivo alle prime fasi dell’accordo che dovevano riguardare eventuali esodi volontari. I lavoratori del Cesvot chiedono un momento di verifica che possa prendere in considerazione sia il numero di dipendenti disponibili a lasciare volontariamente la struttura, sia la possibilità di ulteriori risparmi sui costi accessori del personale. I lavoratori invitano la Dirigenza Cesvot a non dimenticare quanto già sottolineato dalla Regione Toscana nelle persone del Presidente Rossi e dell’Assessore Simoncini, che hanno considerato il Centro servizi, con i suoi diciotto anni di attività, “un punto di riferimento nelle politiche regionali inerenti le organizzazioni di volontariato”, esprimendo preoccupazione per la crisi che lo coinvolge e per cui veniva auspicata una soluzione positiva e condivisa per salvaguardare anche il personale dipendente. I lavoratori del Cesvot esprimono infine forte preoccupazione per il così detto “piano smaltimento straordinario ferie residue” comunicato dalla Direzione il 30 gennaio u.s.

che prevede per i mesi di febbraio e marzo il calendario ferie, a cui il personale dipendente dovrà attenersi, e che intaccherà il normale svolgimento delle attività del Centro in un periodo di notevole impegno lavorativo comportando gravi disservizi per le associazioni di volontariato toscane. Le OO.SS. e la RSU del Cesvot invitano la Dirigenza Cesvot ad un attento ripensamento affinché la preoccupante situazione che si è venuta a creare possa essere ricomposta con una proficua e attenta valutazione delle questioni trattate. 

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