L’Empoli, nonostante la salvezza già acquisita si è dimostrata una squadra vera, che gioca al calcio e che, anzi, ha da recriminare per il rigore non concesso al 18’ della ripresa quando, dopo il fallo di Masina su Saponara, ha dato il vantaggio: la palla è arrivata a Croce (che era in fuorigioco) scaricandola in rete. Ma il gol viene annullato accompagnato dalle proteste dei giocatori dell’Empoli. La gara si è chiusa sul risultato di 0-0 confermando la tradizione che il Bologna non ha mai vinto al Carlo Castellani e che proprio in questo stadio ha raggiunto la sua salvezza, l’obiettivo che si era prefissata ad inizio stagione.
In avvio di gara l’Empoli parte meglio, mette in mostra tutta la sua forza del suo centrocampo che non ha molto da invidiare a quello di squadre più importanti. La gara si gioca su dei ritmi accettabili, senza tanti sussulti fino alla mezzora, quando Zielinski, liberato da Pucciarelli, si presenta solo solo davanti a Mirante con l’unico risultato di tirare la palla non a rete ma addosso a Mirante. Questa si può dire l’occasione più ghiotta di tutta la gara. Dopo quattro minuti il Bologna reagisce con Brienza che di destro sfiora il palo al limite dell’area.
Nella ripresa la gara si fa più vibrante dal momento che le due squadre giocano a viso aperto sfiorando più volte il vantaggio. L’Empoli si sarebbe guadagnato un calcio di rigore su Saponara, come ho detto prima, ma l’arbitro ferma il gioco. Anche il Bologna aumenta il ritmo sfiorando il gol, prima con Floccari, con un violento sinistro, fuori di poco, poi con Giaccherini, dalla distanza. Poi il ritmo cala in attesa di arrivare alla fine e festeggiare la permanenza in serie A di entrambe le squadre.
