EMPOLI – Domenica 19 ottobre 2025, alle 17.15, allo stadio Carlo Castellani di Empoli si giocherà la ottava partita del campionato di Serie BKT tra Empoli e Venezia, a porta chiusa da 288’; ultima rete incassata da Mangraviti al 72’ di Venezia-Cesena 1-2, lo scorso 20 settembre. Arbitro della gara sarà Ivano Pezzuto alla sua quarta presenza in serie B quest’anno.
Nella sala stampa Antonio Bassi della Computer Gross Arena è stato presentato il nuovo allenatore dell'Empoli Alessio Dionisi. Queste le dichiarazioni sue dichiarazioni: “Empoli per me è un ambiente nuovo ma non nuovo, rappresenta un passo in avanti. Sono contento perché conosco questa realtà: qui si fa calcio, è stata semplice la decisione di tornare. Non voglio pensare a quello che è stato sul campo nell’anno della promozione, pur essendo stata una stagione indimenticabile.
Dispiace che non sia finita bene con la gente, ci sono state delle incomprensioni, avevo meno esperienza e nella comunicazione qualcosa si è frainteso per mia responsabilità. Al tempo stesso ho grande rispetto di Empoli e dei suoi tifosi, che in quella stagione stagione hanno condiviso solo in parte il nostro percorso. Fu una stagione particolare per il Covid, ricordo bene il post gara con il Cosenza, la partita della promozione, con i tifosi fuori dallo stadio: è un ricordo indelebile.
Sono qui perché l’ho voluto, come il presidente Corsi ed il direttore Gemmi. I matrimoni si fanno in due, in questo caso in tre visto che c'era anche un 'altra società coinvolta. L’ambiente lo conosco e per me è stata la carta vincente”.
“All’Empoli le squadre vengono costruite con logica e seguendo un’idea di gioco, è un gruppo mediamente giovane. C ’è margine per fare bene e crescere partendo da quello che è stato fatto. Lavoreremo su cose che già venivano fatte mentre altre le cambieremo, è normale che un allenatore porti le sue idee. Penso che il gruppo debba crescere in personalità, autostima e consapevolezza: questo è un gruppo giovane con del potenziale. Cresceremo con l’aiuto di tutti. I numeri dicono qualcosa ma non tutto. Lavorare sulla compattezza, sulla lunghezza della squadra, serve unità d’intenti. Sarà importate recuperare dei giocatori per la squadra, saranno determinanti per il gruppo”.
“Questa è la prima volta che subentro a stagione in corso. Torno dove sono già stato. Tra l’altro posso lavorare nella mia regione essendo toscano, in una società in cui conosco tanti dirigenti ed amici. Tornare in un ambiente che conosco ha significato un quid in più per subentrare. Lavoreremo sulla continuità, su quello che stavano facendo. Cercheremo di partire dalle qualità dei ragazzi, che hanno del potenziale. Domani ci aspetta una gara difficile, il Venezia è tra le squadre più accreditate.
Ce la possiamo giocare con tutti compreso con il Venezia. L’esperienza serve anche se ti invecchia…. (sorride, ndr) speriamo mi possa aiutarmi nella gestione. L’obiettivo è ragionare sul risultato, noi non abbiamo tempo di aspettare che arrivi. Se l’Empoli vuole fare l’Empoli deve distinguersi. Dobbiamo essere determinati, vogliosi e tirare fuori le qualità. Questa è una piazza diversa, quando abbiamo ottenuto la promozione in Serie A abbiamo festeggiato con una maglia con scritto 7: sono tante le promozioni per di più in gran parte concentrate negli ultimi trent’anni.
Spero di essere all’altezza dell’Empoli”.
“Venezia? Gara importante, abbiamo avuto tempo di prepararla. Da giovedì ho iniziato a lavorare con i ragazzi, la squadra ha delle qualità. Anche il Venezia le ha e come noi è retrocesso dalla Serie A. Spesso in Serie B le retrocesse perdono di vista quello che sono: siamo da Serie B, non pensiamo a quello che eravamo. Il Venezia ha una idea di gioco e l’ha espressa. Noi battaglieremo e venderemo cara la pelle. Dobbiamo avere voglia di dimostrare e di arrivare. Ho trovato un gruppo molto molto disponibile.
Quando il direttore Gemmi mi ha chiamato sono partito da due cose: un club che conosco, l’ambiente, dirigenti con cui ho legato come con tante persone. Altra cosa: sapevo che avrei trovato disponibilità, valore ed età giovane della squadra. Ho trovato quello che mi aspettavo ed un gruppo unito. Il campionato di Serie B è bello, chi è dentro vive sulle montagne russe. Serve equilibrare gli umori, in Serie B ci sono sempre sorprese positive e negative. Parliamo dell’unico campionato dove la retrocessa a volte lotta per salvarsi e la neopromossa per salire.
Succede solo in Serie B”.
Queste le dichiarazioni del direttore sportivo azzurro Roberto Gemmi: "Abbiamo scelto Alessio Dionisi perché ha dimostrato grande voglia di tornare, c’è stata da subito grande empatia. Penso che sia stata la scelta migliore, conosce l’ambiente e qui ha fatto molto bene. Siamo fiduciosi e contenti per il prosieguo del campionato. Il cambio in panchina? Non è stata una decisione semplice, è stata difficile e dispiace prenderla. Dopo un’analisi profonda abbiamo reputato che si dovesse migliorare il trend, che non era preoccupante sotto il profilo dei risultati, ma a livello generale ci siamo posti delle domande.
Empoli ha un metodo di lavoro consolidato e redditizio, portato avanti da tanti anni. La nostra metodologia è diversa da quella mister Pagliuca, che non vuol dire che la sua sia sbagliata, ma c’erano delle divergenze che alla lunga avrebbero portato dei problemi. So che è anomalo un esonero dopo una vittoria fuori casa ma lo si fa per migliorare la situazione. Ecco il motivo della scelta. Tempistiche? Abbiamo provato a chiudere prima ma non è stato possibile per i tempi della burocrazia.
Non abbiamo deciso di cambiare allenatore subito dopo la vittoria col Sudtirol, abbiamo preso dei giorni per ponderare bene cosa fare”.
“L’Empoli deve fare l’Empoli, dobbiamo lavorare per crescere ed avere l’umiltà di capire l’importanza del risultato gara per gara: l’obiettivo è il miglioramento quotidiano del gruppo e della società. Per quanto riguarda il gruppo, è competitivo e sono orgoglioso della squadra che ho costruito. L’unico difetto può essere quello di avere una rosa numericamente ampia ma avendo alcuni calciatori reduci da infortunio si doveva allungare il gruppo. Sono orgoglioso dei ragazzi umanamente e professionalmente”.