Elezioni regionali 2015: le cose da sapere prima di andare a votare

Costituiti regolarmente i seggi elettorali in Toscana. Iacopo Ghelli scrive a Renzi e presenta le dimissioni da membro dell'assemblea nazionale PD

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2015 22:36
Elezioni regionali 2015: le cose da sapere prima di andare a votare

FIRENZE– La Toscana va al voto. Domenica 31 maggio 2015 si elegge il presidente della Regione e i 40 consiglieri che comporranno la futura assemblea regionale. E' la decima volta dal 1970 e sono quasi tre milioni gli elettori coinvolti. A differenza di cinque anni fa si vota solo domenica, dalle 7 alle 23. Subito dopo inizierà lo scrutinio, che i toscani potranno seguire in tempo reale sul sito di Nove da Firenze. L'ufficio elettorale della Regione ha comunicato che nel pomeriggio tutte le 4.007 sezioni elettorali allestite in Toscana si sono regolarmente insediate.

I Comuni hanno usato con successo e per la prima volta il sistema di immissione dei dati tramite internet, utilizzato quest'anno al posto dei vecchi fax. Sono 24 mila gli elettori impegnati nelle sezioni elettorali: poco più di 16 mila scrutatori, 4.007 segretari ed altrettanti presidenti di seggio. A ciascuno sarà corrisposta un'indennità di 120 euro (150 per i presidenti) per i due giorni di lavoro comprensivi della notte dello scrutinio.

Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato alla rielezione, si recherà a votare al seggio presso il quale è iscritto, ovvero Scuola Materna "Nencioni", Via Montebello 78, Firenze. Anche Tommaso Fattori, candidato presidente alla Regione Toscana per Sì – Toscana a Sinistra andrà a votare presso un seggio elettorale a Firenze. Giovanni Lamioni, candidato presidente della Regione Toscana Lista Passione per la Toscana, si recherà a votare nel seggio elettorale allestito nella scuola di via Garigliano a Grosseto.

Alla vigilia della tornata di elezioni regionali, secondo quanto riporta l'Agenzia di Stampa Quotidiana Agipress, il membro dell'assemblea nazionale del Partito Democratico Iacopo Ghelli presenta le sue dimissioni dall'assemblea. E lo fa attraverso una lettera indirizzata al segretario del PD Matteo Renzi e al presidente dell’Assemblea Nazionale del PD Matteo Orfini. "Ritengo infatti di non condividere più gran parte dei nuovi obbiettivi del PD nazionale e del suo linguaggio - si legge in apertura della lettera - molte delle ragioni del mio impegno in un ruolo nazionale ritengo si siano sciolte una ad una".

Tra le sette regioni che il 31 maggio andranno al voto, solo la Toscana gestirà in completa autonomia anche la raccolta e pubblicazione dei dati dello scrutinio. In tempo reale. Un onere e un vanto. Ma farà anche di più: l'ufficio elettorale e un gruppo di funzionari del settore giuridico garantirà assistenza a Comuni e presidenti di seggio prima, durante il voto e nel corso dello scrutinio che inizierà subito dopo le 23. Una task force di informatici sarà in servizio, anche la notte della domenica, per far fronte a qualsiasi evenienza o imprevisto.

E poi i giornalisti di Toscana Notizie, che è l'agenzia di informazione della giunta regionale toscana che garantirà una diretta (on line e social) ininterrotta, e ancora tecnici, amministrativi, uscieri e commessi tutti a disposizione a Palazzo Strozzi Sa crati a Firenze, dove è stata allestita una sala stampa dove si sono già acreditati in oltre centoventi, con la presenza di testate regionali ma anche nazionali. Da oggi a domenica notte lavoreranno, non in contemporanea, una quarantina di dipendenti regionali.

Nelle 4007 sezioni elettorali in cui è ripartita la Toscana saranno mobilitati oltre sedicimila scrutatori, poco più di quattromila segretari (uno per sezione) ed altrettanti presidenti. Per l'impegno garantito a ciascuno di questi elettori sarà garantito un rimborso da 120 a 150 euro, per due giorni e una notte di lavoro. E poi in servizio ci sono i dipendenti dei Comuni.

Regioni autonome

E' dal 1999 che le leggi per le elezioni regionali sono di competenza ripartita tra Stato e Regioni. Lo Stato fissa i principi fondamentali, il resto tocca agli enti locali: sistema elettorale compreso. La Toscana ha adottato una sua legge dal 2005, modificata qualche mese fa, e da allora è diventata responsabile anche dell'intero procedimento elettorale: dall'organizzazione dei seggi alla stampa delle schede e la campagna di informazione fino alla diffusione dei risultati dello scrutinio. Che naturalmente, rimangono risultati ufficiosi in attesa della lettura dei verbali delle 4007 sezioni elettorali da parte dei tribunali e la successiva proclamazione degli eletti ad opera della Corte di appello. Che avverrà probabilmente nei primi dieci giorni di giugno ed è l'unica lettura che fa fede.

Dai fax alla pubblicazione dei dati dello scrutinio in tempo reale

I dati dovrebbero arrivare più velocemente di cinque anni fa, anche se stavolta lo scrutinio sarà più lungo per la presenza delle preferenze degli aspiranti consiglieri. Gli ultimi a chiudere nel 2010, a dodici ore dall'inzio dello spoglio, fu una sezione del comune di Chitignano in provincia di Arezzo. Voti di lista, voti ai presidenti e ai consiglieri saranno comunicati in contemporanea e i Comuni li immetteranno nel sistema a blocchi: subito la prima sezione scrutinata, quindi il 20 per cento dei seggi e via via per ulteriori step. Ci saranno tre comunicazioni obbligatorie per i comuni più piccoli e cinque o sei, a discrezione, da parte di quelli più grandi. Tra l'immissione e la pubblicazione non ci sarà alcuno iato. Solo a scrutinio completato apparirà, sempre on line, la proiezione dell'assegnazione dei quaranta posti in Consiglio regionale e la loro ripartizione tra le forze politiche che si sono presentate agli elettori.

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