Elezioni regionali: imminente il candidato ufficiale della sinistra

Lista Schmidt: "Anche su data del voto Giani piega democrazia a interessi di partito, ma non gli basterà"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 Luglio 2025 19:30
Elezioni regionali: imminente il candidato ufficiale della sinistra

"Il Pd Toscana è impegnato da mesi, coinvolgendo la segreteria regionale e tutte le aree del partito, a costruire - in accordo con Pd nazionale e coerentemente col mandato delle primarie - un percorso programmatico condiviso con tutti i livelli territoriali e un’alleanza progressista per le elezioni regionali. È un obiettivo di tutte le forze politiche del centrosinistra, e dopo aver verificato un’unità di intenti siamo al lavoro per renderla concreta, come condiviso con il gruppo dirigente del partito.

Siamo una comunità impegnata in modo unitario su questo, consapevoli che la sfida regionale sia importantissima. I prossimi giorni saranno cruciali e lavoreremo perché si arrivi prima possibile a definire la coalizione e conseguentemente la candidatura a presidente" dichiara il segretario dem della Toscana Emiliano Fossi.

"In Toscana c'è la necessità di cambiare ora. Non solo di cambiare le facce ma soprattutto i metodi e i modi. C'è bisogno di mandare in archivio un modo di gestire la cosa pubblica di cui Giani è l'emblema negativo: un modo vecchio e autoreferenziale, nel quale l'interesse dei cittadini passa in secondo piano rispetto a quello del partito, di un partito. Ancora una volta l'attuale partito di maggioranza tenta di piegare i tempi e i modi della democrazia al suo piccolo interesse di fazione.

Sì, ha ragione Alessandro Tomasi, un buon sindaco, nel dire che quello di Giani è un comportamento non all'altezza delle istituzioni. In Toscana c'è bisogno di cambiare perché c'è un problema morale prima ancora che politico. Ma si sta scoperchiando il vaso di Pandora e certi sotterfugi non basteranno a Giani. Noi daremo il nostro contributo al cambiamento" affermano, in una nota, i consiglieri comunali Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini della Lista civica Eike Schmidt.

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Di fronte al terremoto politico che ha travolto la città, con le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti e il commissariamento ormai alle porte, colpisce il silenzio assordante degli alleati del Partito Democratico. Movimento 5 Stelle e Sinistra Unita Prato che comprende Alleanza Verdi Sinistra, Sinistra Civica Ecologista e Socialismo XXI dopo aver condiviso per anni giunta, atti e responsabilità con il PD, oggi tacciono. Nessuna presa di posizione, nessuna richiesta di chiarimenti, nessun atto politico a difesa dei cittadini pratesi.

Un comportamento che Claudiu Stanasel, Vice Presidente del Consiglio Comunale e Capogruppo della Lega, non esita a definire «un atto di codardia politica». «Il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, insieme ai loro compagni di sinistra, si erano presentati come l’alternativa morale, quelli delle “mani pulite” e del giustizialismo militante. Oggi, invece, quando il PD affonda nella vergogna e la città viene commissariata, si chiudono nel silenzio più opportunista. Una scelta che puzza di calcolo politico e convenienza».

Il Vice Presidente del Consiglio sottolinea come questi partiti abbiano sostenuto la giunta Bugetti senza esitazione fino all’ultimo, partecipando attivamente al governo cittadino: «Non erano solo spettatori: erano protagonisti di questa maggioranza. Hanno condiviso atti, visione e decisioni politiche. Eppure, oggi che la nave affonda, fanno finta di non esserci mai saliti. Una fuga dalle responsabilità che i cittadini non dimenticheranno».

Per Stanasel, è ormai chiaro che la narrazione dell’“alternativa al sistema” si è completamente sgretolata: «Chi predica legalità e trasparenza non può tacere davanti a uno scandalo del genere. Chi per anni ha chiesto le dimissioni degli altri per una semplice indagine, oggi si nasconde quando l’indagine colpisce il proprio campo. È la fine di ogni credibilità politica. Altro che alternativi: sono parte integrante del sistema di potere del PD, da cui dipendono e a cui non sanno dire di no».

Il Capogruppo della Lega chiude con un appello diretto: «Noi abbiamo denunciato da tempo le distorsioni di questo sistema. La Lega è stata coerente e presente, senza ambiguità. Ora è tempo che i cittadini sappiano chi ha davvero a cuore Prato. Chi tace è complice. E chi si proclama alternativo, ma resta in silenzio davanti a uno scandalo, non è alternativo: è solo pavido».

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