​E' venuto a mancare Sandro Mazzinghi

Il ricordo del Campione nelle parole del Maestro Boncinelli e di Ezio Sottili, presidente onorario dell’APF

Massimo
Massimo Capitani
22 agosto 2020 15:02
​E' venuto  a mancare Sandro Mazzinghi

La notizia l’abbiamo appresa dalla sua pagina Facebook ufficiale. Nel breve post della famiglia emergeva la tristezza, ma anche l’orgoglio “per l'uomo, l'atleta, il Campione e il padre che è stato”. Molti appassionati di Boxe seguono con regolarità quella pagina: accurata, ricca di foto, ricordi ed aneddoti del Campione, una sintesi perfetta per comunicare anche con chi non ha potuto conoscerlo e vederlo sul ring.

Ma se andate ancora oggi nella palestre, il nome di Sandro Mazzinghi salta sempre fuori. C’è chi ha visto il Campione combattere, chi lo ha conosciuto, chi ha visto i filmati e chi ci ha fatto i guanti, quest’ultimi ricordano il particolare come una medaglia appesa al petto. Ecco perché vogliamo ricordarlo con le parole di due grandi uomini di Boxe: Il  Maestro Boncinelli ed Ezio Sottili, prima pugile e ora presidente onorario dell’Accademia Pugilistica Fiorentina.

Maestro Boncinelli: "Era un Pugilato di altri tempi e Sandro ne era una delle espressione più alte. Allora si combatteva sulle 15 riprese e Mazzinghi veniva fuori dal 4° round in poi. Era un rullo compressore, in possesso di un fisico straordinario che gli permetteva di aumentare l’intensità quando gli altri erano in riserva di energia. Un guerriero del ring con una volontà di ferro.

Più volte campione mondiale, riconquistò il titolo contro il coreano Ki Soon Kim allo stadio San Siro di Milano, l’ho detto era una Boxe di altri tempi soprattutto in Italia. Match straordinario che gli permise di strappare il titolo ad un pugile che due anni prima aveva battuto Nino Benvenuti.

Un particolare che non tutti sanno, è che Sandro ha vinto prima il Mondiale e poi l’Europeo. La prima difesa del titolo continentale la disputò a Stoccolma contro il pugile di casa Bo Hogberg. Sandro vinse per KO alla 14° ripresa, il match fu così intenso che subito dopo il Pugilato fu abolito in Svezia.

Nel ricordare Sandro non posso che rammentare i suoi due Maestri, Alfiero Conti e Giovanni Nepi. Sono convinto che con il Maestro Nepi, Sandro abbia fatto quel salto di qualità che gli ha permesso di essere un Grandissimo del Pugilato mondiale".

Ho parlato diverse volte con Ezio Sottili di Sandro Mazzinghi. Ezio, che ha fatto attività in quegli anni, ha una grande stima per il pugile di Pontedera, ed ha visto molti dei suoi match, compreso il primo a Milano contro Benvenuti. Riguardo a quell’incontro, pur senza polemiche, Ezio mi disse che non era troppo convinto che Sandro avesse perso quel match.

Ezio, che era un pugile di stazza notevolmente inferiore a Sandro, mi ha detto che alcune volte ha fatto qualche ripresa di guanti insieme, sedute leggere di defaticamento perché con  Mazzinghi erano problemi anche per medio massimi e massimi.

Accanto ad Ezio ho visto il match Bundu VS Purdy, al termine dell’incontro, vinto da Leonard per KOT alla 12° ripresa, mi disse “era dai tempi di Mazzinghi che non vedevo un match così”.

Sia il Maestro Boncinelli che Ezio Sottili desiderano attraverso il nostro giornale esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia. 

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