Don Santoro: campane a morto a mezzogiorno per la Gkn

La proposta del prete delle Piagge a sostegno dei lavoratori licenziati. Continua la solidarietà generale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2021 15:55
Don Santoro: campane a morto a mezzogiorno per la Gkn

Un invito alla Chiesa fiorentina, alle comunità religiose e alle parrocchie della Città metropolitana a suonare le campane a morto tutti i giorni a mezzogiorno. L’appello è stato lanciato dalla Comunità delle Piagge e da Alessandro Santoro, prete della periferia fiorentina, affinché tutti sappiano e realizzino dell'enorme crisi vissuta dai 422 licenziati della Gkn e di tutti coloro che perdono il lavoro senza alcuna giustificazione concreta, solo perché in mano ad una finanza speculativa e senza scrupoli.

Da sempre le campane segnano i momenti in cui le comunità si trovano in pericolo o sono chiamate a raccolta. Oggi è uno di quei momenti, pericolosi e rischiosi per la tenuta sociale di un territorio già in difficoltà per mille motivi, non ultimo l’aumento delle diseguaglianze causato da un sistema economico che mette al centro i profitti delle imprese e non la redistribuzione della ricchezza prodotta.

Di fronte a quanto sta accadendo, al di là delle apprezzabili reazioni delle istituzioni locali e della Chiesa fiorentina, e all'adesione sicura e dovuta alle eventuali iniziative di solidarietà nei confronti dei lavoratori, la Comunità delle Piagge, da sempre legata alle situazioni di disagio dovute anche e soprattutto alla precarietà del lavoro, invita così le parrocchie a dare un segnale forte contro la politica dello sblocco dei licenziamenti, della cancellazione dei diritti, della creazione di sacche di precarietà che mettono a rischio la vita di migliaia di persone.

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La Comunità piaggese auspica che vi sia una forte adesione alla proposta di battere tutti i giorni a mezzogiorno le campane a morto, restando naturalmente aperta al dialogo e alle altre proposte in solidarietà con i lavoratori della Gkn e di tutti coloro che subiscono questa crisi economica, politica e sociale.

Legacoop Toscana esprime solidarietà ai lavoratori di GKN ed apprezzamento per la mobilitazione unitaria dei sindacati confederali fiorentini che hanno proclamato per lunedì 19 luglio lo sciopero generale territoriale fiorentino.

“A fronte della proclamazione da parte di CGIL, CISL e UIL dello sciopero generale fiorentino di lunedì 19 luglio, contro il disimpegno produttivo della multinazionale GKN ed a sostegno della vertenza per evitare i licenziamenti di massa annunciati, Legacoop Toscana solidarizza con le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti ed apprezza la mobilitazione unitaria dei sindacati confederali fiorentini”.

La solidarietà dell’Auser Toscana verso i lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio licenziati con una mail e ora in presidio davanti all’azienda, si è concretizzata con la preparazione e consegna di pasti da parte di Auser Nuova Zambra. I volontari hanno immediatamente attivato la cucina dell’Auser Nuova Zambra di via Pasolini a Sesto Fiorentino, per la preparazione dei pasti. Sono stati quindi cucinati e consegnati ai lavoratoi della Gkn 170 pasti in due giornate: 50 lunedì scorso 12 luglio e 120 martedì 13 luglio. Questa mattina 14 luglio una delegazione dell’Auser Toscana composta dalla presidente Simonetta Bessi, dl vicepresidente Renato Campinoti si è recata a portare la solidarietà ai lavoratori della Gkn.

Alla delegazione si è aggiunta anche una rappresentanza dell’Auser Territoriale di Prato. “Abbiamo voluto concretizzare la nostra solidarietà ai lavoratori della Gkn con un gesto di vicinanza e sostegno alla loro battaglia. - ha detto la presidente dell’Auser Toscana Simonetta Bessi - sappiamo quanto sia difficile il momento che stanno vivendo gli oltre 400 lavoratori e le loro famiglie colpite da un gesto irrispettoso e inaccettabile quale quello usato dall’azienda per licenziarli. E sappiamo che oltre alla solidarietà servono anche fatti.

I volontari Auser sono da sempre vicini a chi è in difficoltà e a chi difende il lavoro, in modo tangibile”. Auser Toscana si è resa disponibile per altre necessità a sostegno della lotta dei lavoratori. Venuti a conoscenza della mobilitazione del 19 luglio, Auser Toscana ha immediatamente dato la propria adesione all’iniziativa.

"Grande unità fra i lavoratori in presidio permanente ai cancelli della GKN dove ci siamo recati oggi pomeriggio per dare la solidarietà del M5S toscano." Lo scrivono le consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Irene Galletti e Silvia Noferi e il consigliere comunale di Prato Carmine Maioriello."Abbiamo appreso che i lavoratori a rischio di perdita del posto di lavoro sono molti di più dei 422 dipendenti diretti, a cui vanno aggiunti gli 80 lavoratori dei servizi in appalto - mensa, portineria, sicurezza - e i circa 200 dell’indotto della grande fabbrica alle porte di Campi Bisenzio.""Un numero importante di famiglie si troveranno improvvisamente in difficoltà economiche, ma questo potrebbe essere solo la punta di un iceberg se la norma sullo sblocco dei licenziamenti e la legge sulle delocalizzazioni non verranno modificate a breve termine.""Oggi i lavoratori della GKN con la loro presenza stanno garantendo che la fabbrica rimanga in sicurezza, evitando che una eventuale interruzione di energia elettrica possa fermare la depurazione delle acque reflue immesse nel canale attiguo, mostrando grande senso di responsabilità.""In attesa di giovedì 15 luglio, con il tavolo di contrattazione organizzato dalla sottosegretaria Alessandra Todde che verrà a Firenze per incontrare le parti, nel piazzale della GKN in via Fratelli Cervi si resiste e si spera che la proprietà venga a più miti consigli.

Quello che viene evidenziato dai rappresentanti sindacali è la mancanza di una motivazione industriale comprensibile perché il settore, quello dei semiasse, adattabili a tutti i tipi di macchine che siano a combustibili fossili o elettriche, non è certamente in crisi.""Il caso suscita una più attenta riflessione su tutte quelle multinazionali che vengono ad investire in Italia, viste come la panacea di tutti i mali, a cui finora sono stati fatti ponti d’oro, ma che in molti casi non hanno certo contribuito a consolidare il futuro produttivo su cui i lavoratori e il territorio possono contare per lo sviluppo e la prosperità economica."

Ieri intanto si è tenuta un’assemblea operativa dei Circoli di Arci Firenze e di Arci Prato per fare il punto sul tipo di aiuto da poter offrire alla protesta dei lavoratori, con l’organizzazione fin da subito di un primo atto concreto: è stato infatti predisposto un calendario in cui i Circoli, a turno, prepareranno e consegneranno la cena ai lavoratori e alle lavoratrici della GKN – circa 100 pasti al giorno – da oggi a domenica 25 luglio. Il calendario per i giorni successivi è in via di organizzazione: in tanti Circoli si sono detti disponibili a dare il proprio contributo – chi mettendo a disposizione la cucina, chi i volontari e le volontarie, chi proponendo fondi per acquistare la spesa, chi le macchine per trasportare il cibo, chi organizzando presidi di solidarietà di fronte all’azienda.

Prendere posizione in una situazione come questa è un atto irrinunciabile, e stiamo organizzandoci anche sulle modalità con cui Circoli; Case del Popolo e l’Arci tutta parteciperanno alla manifestazione di lunedì prossimo per lo sciopero generale proclamato dai sindacati” ha detto stamani a Novaradio Jacopo Forconi, presidente Arci Firenze: “Quello che sta avvenendo alla GKN di Campi Bisenzio – ribadisce – non è un caso particolare, ma l’esempio di un modello già visto troppe volte in passato, e di quello che potrebbe succedere ancora in futuro. E’ il segno della sudditanza, della timidezza della politica nei confronti del grande capitale, e dell’assenza di una vera politica industriale da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Anche per questo da Firenze deve arrivare un segnale forte contro questo modello"

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