Distanziamento sui treni: contraddittori i DPCM del Ministro Speranza

In Toscana pendolari preoccupati. L’On. Erica Mazzetti, il Capogruppo a Palazzo Vecchio Jacopo Cellai, il Vicecoordinatore Giampaolo Giannelli: “Piroetta che danneggia passeggeri e aziende. Governo faccia chiarezza su regole”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 agosto 2020 15:07
Distanziamento sui treni: contraddittori i DPCM del Ministro Speranza

Firenze 3 agosto 2020– La Regione "riesamina" il via libera al 100% dei posti sui treni locali. Dopo l'ordinanza del ministro alla Salute Speranza che ha riportato al 50% la disponibilità dei posti sui treni dell'alta velocità, sembra che la Toscana cambierà la scelta dello scorso 16 luglio, quando decise che sui treni dei pendolari si viaggiasse a pieno carico per i posti a sedere, eliminando di fatto il distanziamento, e con obbligo della mascherina, ma senza controlli?

Il comitato pendolare Valdarno Direttissima aveva subito criticato la scelta del presidente Rossi, preoccupati per i rischi e chiedendo almeno che da settembre fossero garantiti più treni negli orari di punta, per evitare gli "assembramenti", e controlli rigorosi sull'obbligo della mascherina: "Nessuna risposta.dalla Regione -commenta il portavoce Maurizio Da Re- Adesso il presidente Rossi rimarrà ancora silente o avrà il coraggio di smarcarsi dai suoi colleghi della Lombardia, della Liguria e dell'Emilia Romagna?"

“Ennesima incredibile piroetta del Governo, con ripercussioni pesanti su passeggeri ed aziende” attaccano l’On. Erica Mazzetti, il Capogruppo a Palazzo Vecchio e Coordinatore Fiorentino Jacopo Cellai e Giampaolo Giannelli, Vicecoordinatore Provinciale. “Ricordiamo, infatti, che Trenitalia e Italo avevano deciso di eliminare il distanziamento sui treni in quanto si sarebbero realizzate le condizioni poste dal Dpcm del 14 luglio approvato dallo stesso ministro Roberto Speranza, che consentiva di tornare a 100% di utilizzo dei posti disponibili”.

“Ma ecco che il 1 agosto, con un’ordinanza con cui smentisce sé stesso, proprio Speranza ha ripristinato la misura di distanziamento sui treni. Una situazione imbarazzante, ennesima dimostrazione di pressapochismo e superficialità di questo Governo. Le misure – rimarcano gli azzurri – che permettevano di andare in deroga rispetto al distanziamento sono state approvate anche dal ministro della Salute Speranza. La decisione quindi di ripartire con la capienza al 100% sui treni non era stata una autonoma decisione di Trenitalia e di Italo, ma si fondava su precise linee dettate dal DPCM”.

“Ci troviamo ora – aggiungono Mazzetti Cellai e Giannelliad una discriminazione per il treno rispetto ad altri mezzi di trasporto che possono viaggiare a capacità piena, treno che presenta condizioni migliori rispetto ad altri mezzi come ad esempio l’aereo. Premesso che la tutela della salute è prioritaria, ci permettiamo di osservare che se c’è un’emergenza ed è necessario il distanziamento la regola deve valere per tutti. Chiediamo semplicemente chiarezza e regole che non creino squilibri tra i diversi mezzi di trasporto”.

“Ricordiamo anche – concludono Mazzetti Cellai e Giannelliche si è venuto a creare non solo un danno economico per Trenitalia ed Italo, ma anche una situazione di forte disagio per i viaggiatori che si troveranno a dover ottenere voucher, rimborsi e quant'altro, per biglietti acquistati e che non potranno utilizzare. Un vero e proprio caos che poteva essere benissimo evitato, semplicemente con maggiore chiarezza da parte del governo. Ma si sa, l'abuso dei troppi DPCM crea confusione non solo nei cittadini, ma anche in chi li emana”.

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