Direttiva Green, Confartigianato: 'No pasticci come il Superbonus'

Le aziende sono in crisi per crediti fermi. Mazzetti (FI): “Piano riqualificazione immobili sì ma niente imposizioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2023 18:56
Direttiva Green, Confartigianato: 'No pasticci come il Superbonus'

Direttiva green? Non è un no a prescindere ma un invito a non ripetere gli errori fatti con il Superbonus quello che arriva da Jacopo Ferretti, segretario generale Confartigianato Firenze, che conta circa 1500 associati solo del sistema casa, un segmento a forte trazione Mpi e Pmi. “Il Superbonus per l’efficientamento partiva da obiettivi giusti: stimolare la filiera delle costruzioni, rendere più salubri gli immobili, contribuire al risparmio in bolletta e ridurre le emissioni.

Completamente errato lo svolgimento, peggio ancora i correttivi. È stato distribuito in modo generoso, forse anche troppo, e soprattutto è stato concentrato in poco tempo; da ciò è nata – ricostruisce Ferretti – una ‘febbre dell’incentivo’ e, dunque, il rialzo dei prezzi dei materiali e alla carenza di manodopera. I reiterati cambi alla normativa hanno fatto il resto”. “Stante questo quadro, visto che sono almeno oltre i 3 milioni gli edifici su cui intervenire, a oggi il Paese non è in grado di sostenere i lavori che sarebbero richiesti dalla normativa UE, per di più moltissime imprese sono in crisi proprio per i crediti fermi del Superbonus”.

“La parola chiave – secondo Ferretti – quando si parla di sostenibilità ed energia, è programmazione”, che necessita di un “quadro normativo lineare e stabile, oltre che di risorse ingenti. La direttiva UE è una cornice, anche sensata, occorre riempirla di contenuto e di struttura”.

“Una preoccupazione comprensibile e condivisibile”, è il commento Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione, sui dati diffusi dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze secondo cui il 67,6% degli immobili in Toscana dovrebbe essere ristrutturato entro il 2030. “Un obiettivo – per la parlamentare FI – al momento difficile da raggiungere, non tanto per lo stato del patrimonio immobiliare ma per l’assenza di una cornice normativa chiara e di incentivi adeguati e soprattutto strutturali”.

“In Europa, ci batteremo per la revisione della direttiva green che così come è stata presentata non va bene. Le parole del Presidente Berlusconi e del Ministro Pichetto ma anche di tutta Forza Italia sono inequivocabili: l’Italia deciderà autonomamente il percorso verso gli edifici green, perché la casa è sacra”. “Per questo – prosegue Mazzetti – occorre porre il problema dell’efficientamento e del contrasto al rischio sismico al centro del dibattito. Dobbiamo predisporre un programma nazionale di riqualificazione del patrimonio immobiliare dal punto di vista energetico e sismico affinché il Paese proceda nel percorso già tracciato con i bonus, dando i giusti sostegni e in modo strutturale, con tempi necessariamente lunghi e una normativa chiara e non interpretabile.

Dobbiamo farlo – è la chiosa di Mazzetti – non perché ‘ce lo chiede l’Europa’ ma per il benessere e la sicurezza dei cittadini oltre che per l’ambiente”.

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