Degustazione sotto le stelle a Poggio al Tesoro

La notte tra mercoledì e giovedì a lezione di costellazioni nella tenuta di Bolgheri "alla ricerca di Cassiopea"

Nicola
Nicola Novelli
16 luglio 2021 09:58
Degustazione sotto le stelle a Poggio al Tesoro
Fotografie di Luis Roca

BOLGHERI- Si può stare in equilibrio al vertice, oppure al vertice in equilibrio. In un caso si tratta di precaria eccezionalità, dall’altra invece dell’espressione stabile di leadership. A Bolgheri, in quel fazzoletto di pianura cinto da una corona di colline e acqua marina, si collocano alcune delle più celebri aziende vinicole italiane. Una di queste è Poggio al Tesoro.

Oltre 100 ettari di proprietà della famiglia Allegrini, in quattro appezzamenti tra i colli di Castagneto Carducci e il mare, contornati di vegetazione mediterranea, querce da sughero, corbezzoli e pini. Due vigneti realizzati lungo la Via Bolgherese, il più esteso in località Le Sondraie, il quarto nel comune di Bibbona.

La famiglia Allegrini, radicata in Valpolicella sin dal XVI secolo, alla fine degli anni ’90 intuì l’importanza di un territorio la cui specificità poteva essere ulteriormente valorizzata. I fratelli Marilisa e Walter scesero con entusiasmo in Toscana per acquistare un pezzetto di terreno per volta, un ettaro dopo l’altro, sino ad allora adibiti per lo più alla coltivazione di frutta e verdura. I poderi attuali sono vicini al mare, o più a ridosso della collina, diversificando il terroir e le colture. Nonostante la morte improvvisa e prematura del fratello, Marilisa Allegrini seppe dare forma a questo progetto, che negli ultimi 15 anni ha raccolto innumerevoli riconoscimenti internazionali.

“Questi vini esprimono un’eleganza intensa, ricchi di sensazioni olfattive” afferma orgoglioso Saverio De Luca, area manager di Poggio al Tesoro “La tenuta è valorizzata dalla scelta di coltivare, oltre ai tradizionali Cabernet Sauvignon e Merlot, anche varietà meno usuali nel bolgherese, come Cabernet Franc, Syrah e Vermentino”.

Il gruppo vinicolo veronese si caratterizza, in Toscana come in Veneto, per il rispetto dell’ambiente, l’armonia all’interno delle aziende agricole, e le scelte innovative nella coltivazione.

“Per i terreni di sabbie sono stati scelti vitigni come il Cabernet Sauvignon ed in particolare il Cabernet Franc -racconta l’agronomo Franco Dal Colle- Nei terreni argillosi e ricchi di minerali si coltiva invece il Merlot. Qui alle Sondraie è in uso l’inerbimento temporaneo (durante i mesi invernali-primaverili) con essenze di graminacee, per ottimizzare il rapporto fra temperatura e umidità”.

“L’eccezionale valore dell’area, unito alla nostra esperienza, ha dato forma a grandi vini, capaci di appassionare un pubblico cosmopolita, grazie alle loro identità, complessità e potenza” spiega a Nove da Firenze Claudia Callegari, marketing manager dell’azienda vinicola.

In attesa che sulla via Bolgherese venga completata la nuova guest-house, che nel 2022 proporrà un'ospitalità esclusiva con jacuzzi in camera, a Poggio al Tesoro si coltiva la relazione con clienti e wine-lovers anche grazie ad eventi come quello che si è svolto tra la sera di mercoledì e la notte di giovedì [a cui si riferiscono le nostre foto].

Sotto il cielo stellato, tra i filari delle vigne delle Sondraie, 100 persone hanno partecipato “Alla ricerca di Cassiopea”, un aperitivo astronomico, realizzato in collaborazione con l’Associazione Astrofili di Piombino. Appuntamento glamour di degustazione e divulgazione scientifica, che ha avuto per protagonisti la costellazione Cassiopea e il Cassiopea Rosato Bolgheri DOC, proprio tra i filari dei vigneti dove si produce.

C'è davvero bisogno di promuovere il territorio di Bolgheri? Se ti accontenti di affacciarti su una delle strade più famose del vino mondiale, la risposta è No. Ma se accanto hai il viale dei cipressi di Carducci, le dimore patrizie nascoste nella piana bolgherese e di fronte l'Arcipelago toscano, ti accorgi che questa terra pianeggiante ha un potenziale ancora non totalmente espresso. Il pubblico conosce Bolgheri, ma forse lo deve ancora scoprire. In fondo questa terra magica e ambita è diventata celebre solo da di pochi decenni.

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