Dedichiamo a Viorica un luogo di Firenze: il Comune ci pensa

Armentano (Pd) sulla ragazza senzatetto morta in una baracca per strada: "Possiamo non far finire così la sua storia..."

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2022 18:55
Dedichiamo a Viorica un luogo di Firenze: il Comune ci pensa

“Una storia molto triste quella di Viorica. Una ragazza di 45 anni, bella e sorridente, era arrivata a Firenze da una delle nazioni più povere d’Europa ed è morta in una baracca di legno, da povera, da ultima, da alcolizzata, sola. Affetta da cirrosi epatica, Viorica – ha ricordato il capogruppo del Partito Democratico Nicola Armentano – aveva scelto di vivere per strada, aveva però una laurea, aveva una grande cultura. Non ha avuto una vita facile. Ha avuto un’infanzia difficile, abbandonata dai suoi genitori era finita in un orfanotrofio, suo padre era morto alcolizzato e, probabilmente, anche sua madre era morta alcolizzata.

Ha avuto una vita con alti e bassi. Ad un certo punto però la vita era cambiata. Ha avuto un marito, una casa, un percorso nella nostra città, un lavoro con delle amicizie e delle relazioni ma la vita le ha riservato ancora una triste realtà. Un incidente stradale l’ha riportata a trovarsi fuori casa ed a vivere in una baracca dove ha trovato la morte, abbandonata da tutti. Era seguita dai nostri servizi sociali che avevano provato a toglierla dalla strada ma non è stato sufficiente. È morta abbracciata ad un peluche e in mezzo ai suoi gatti che le facevano compagnia.

Firenze ha dato da sempre prova del suo essere solidale, della capacità di aiutare gli ultimi e così ha fatto anche con Viorica. Ma non è bastato purtroppo. E allora possiamo non far finire così la sua storia. E’ vero che non possiamo riportare in vita Viorica ma possiamo però provare a renderla testimone dì quelle grosse ingiustizie e iniquità che in Europa e nel mondo ancora esistono. La sua storia resti per sempre nei luoghi della nostra città. Perché – ha concluso il capogruppo PD Nicola Armentano – di queste “Viorica” ce ne sono tantissime e ricordarne questa vita difficile dedicandogli un luogo, magari proprio dove ha passato l’ultima, triste, parte della sua vita può alimentare in tutti noi il bisogno dì avere occhi soprattutto per tutti coloro che sono in difficoltà”. 

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