Dalla Cina come turisti ma lavorano a nero per pagarsi il viaggio

Costo del servizio: 14.000 euro da ripagare lavorando

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2015 16:22
Dalla Cina come turisti ma lavorano a nero per pagarsi il viaggio

Traffico internazionale di cinesi: due arresti a Prato

Una complessa attività investigativa svolta dalla Polizia di Stato pratese ha permesso di far emergere l’esistenza di un articolato traffico internazionale di cinesi, per il quale due cittadini cinesi residenti a Prato, rispettivamente un trentanovenne e una quarantaquattrenne regolarmente soggiornanti sul T.N., costituivano i principali referenti nel capoluogo pratese.

L’indagine, che ha portato all’emissione dell’Autorità Giudiziaria di provvedimenti di carcerazione a carico dei due, a cui è stata data esecuzione il 29 dicembre scorso, ha permesso di dimostrare come la cifra pagata da ciascuno per essere portato dalla madrepatria fino a Prato era di 14.000 euro, somma che gli orientali si impegnavano successivamente a restituire una volta giunti in Italia, lavorando a nero nelle ditte cinesi della zona.

Base operativa dell’organizzazione erano due abitazioni di via Marianna Nistri, nel centro storico pratese, dove coloro che giungevano in Italia con visto turistico attraverso la Polonia, venivano condotti e ospitati finché non trovavano lavoro, con gli appartamenti allestiti quali affittacamere abusivi, tanto che, al momento dell’ingresso degli Agenti erano ben 19 in quel momento gli ospitati.

In questo contesto matura anche la grave condotta delinquenziale della coppia di kapò cinesi poi tratti in arresto, i quali rapinano e tentano di estorcere a un loro connazionale 5.000 euro, quale residuo del corrispettivo dovuto per l’avvenuto suo ingresso illegale in Italia.

In evidenza