"Da settembre più di 1500 anziani nelle rsa toscane hanno contratto il virus"

Toccafondi (IV) lancia l'allarme: "E' il 12% del totale e 205 sono deceduti. Ministero e Regione pongano un argine". Stella e Giannelli (FI): "Preoccupante nuovo focolaio a La Cupolina. I protocolli in Toscana continuano a non funzionare"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2020 15:00

Firenze, 01 settembre 2020 – “Lascia sgomenti sui giornali ogni giorno leggere delle gravi difficoltà che le residenze per anziani stanno affrontando a causa della pandemia. Ospiti, operatori, familiari vivono con preoccupazione. Regione e Ministero della sanità si coordino con i gestori per trovare soluzioni”, così Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva.

“Nonostante il rispetto di tutte le indicazioni e i protocolli da parte dei gestori e del personale, nonostante la chiusura delle strutture con l’esterno, le Rsa sono in crisi e i numeri sono preoccupanti. Da settembre ad oggi, infatti, più di 1500 anziani presenti nelle residenze sanitarie hanno contratto il virus (il 12% del totale) e 205 sono poi deceduti”, prosegue il deputato.“È necessario che il Ministero e la Regione Toscana intervengano per porre un argine a questa situazione. Con questi numeri è doveroso cambiare strategia per garantire la corretta funzionalità delle resistenze ma soprattutto per consentire una sicura accoglienza per i nostri anziani” conclude Toccafondi.

Anche Forza Italia interviene sull'argomento. "Qualche settimana fa, dopo lo sviluppo dei primi focolai nelle Rsa toscane, avevamo fatto un comunicato stampa in cui denunciavamo che il sistema, come è strutturato ora, non funziona, e che la Regione Toscana, dati alla mano, non aveva fatto quanto sarebbe stato necessario in termini di dispositivi di protezione per il personale, organizzazione degli spazi interni con una netta separazione tra pazienti covid e no covid, e soprattutto adeguati protocolli a carattere regionale da osservare in tutte le Rsa; le vicende delle ultime settimane, e anche degli ultimi giorni, purtroppo, confermano i nostri timori".

Lo affermano il Presidente del Gruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e Giampaolo Giannelli, vice coordinatore provinciale del partito fiorentino."Oltre ai casi limite come quello di Villa Serena nell'Empolese, che già registra il drammatico numero di 28 decessi - proseguono Stella e Giannelli - anche negli ultimi giorni, nonostante il calo di contagi e di decessi sul territorio della nostra regione, i focolai nelle Rsa toscane continuano a divampare.L'ultimo, in ordine di tempo, che desta grande preoccupazione, è quello della casa di riposo La Cupolina di Firenze.

I primi casi accertati risalgono al 26 novembre e in cinque giorni a risultare positivi sono stati 41 anziani su 115 ospiti totali. L'Asl Toscana Centro ha comunicato che si attendono le risposte per altri sette anziani, e che i positivi si trovano sempre all'interno della casa di riposo dove è stata creata una bolla Covid"."Si tratta dell'ennesima situazione che crea allarme, sia nelle famiglie che nel personale che opera nella casa di riposo, visti i numeri alti dei degenti risultati positivi - aggiungono i due esponenti di Forza Italia -.

In un momento così avanzato della cosiddetta 'fase 2 del Covid', preoccupa e non poco lo sviluppo di questi focolai che investono i nostri anziani; è il segno evidente che anche l'ultimo piano regionale approntato per le Rsa non sta dando i frutti sperati. Occorre rivedere totalmente l'organizzazione delle Rsa e delle case di riposo, perché non possiamo permetterci di pagare di nuovo un alto prezzo in termini di vite umane. I nostri anziani sono la parte più fragile ed esposta della società, e occorre proteggerli e tutelarli in maniera adeguata".

“La situazione è difficile per tutti ma lo è particolarmente per gli anziani. Rappresentano in questo momento la fascia debole della popolazione, quella più colpita. E non dimentichiamo che la pandemia sta richiedendo un utilizzo enorme degli strumenti tecnologici per fare praticamente tutto. Anche comunicare a distanza. Ed è chiaro che è un fattore che aumenta le difficoltà per le persone più anziane. In questo momento dove la rete internet è lo strumento principale loro sono mediamente i più esclusi.

Quindi hanno questo duplice problema”. Lo sa bene Laura Menconi, presidente dell’Associazione per i diritti degli anziani, Ada, di Carrara e Fosdinovo, che ha dovuto limitare molto le proprie attività in questi mesi a supporto delle persone più fragili: “Anche le nostre attività sono molto limitate dalle restrizioni Covid19, almeno per quanto riguarda le iniziative in presenza. Ci stiamo attivando per supportare psicologicamente le persone più in difficoltà. Ad esempio durante il primo lockdown avevamo attivato uno sportello telefonico di supporto psicologico per le persone in difficoltà, grazie alla collaborazione di alcuni professionisti del settore.

Ma non mancano gli anziani che cercano di rivolgersi ai nostri uffici, tutti i giorni, per trovare risposte ai loro problemi concreti: le pratiche di invalidità, come ottenere le riduzioni sulle bollette e molto altro ancora”. In questo periodo difficile, gli anziani contattano l’associazione, anche tramite telefono, per sentirsi rassicurati e avere una voce di conforto: “Le domande che fanno sono tantissime. Vorrebbero capirne di più di che cosa sta succedendo. Vorrebbero riuscire a capire in maniera più chiara che cosa sia vero e che cosa sia una fake news perché ne circolano tantissime.

Perché quelle che si trovano sulla rete poi vengono riportate anche a loro. Ma soprattutto chiedono di tornare presto alla normalità. Per cercare di dare una risposta a tutte le loro domande stiamo pensando di organizzare una o più iniziative in diretta streaming, anche sui social, per aiutarli a conoscere meglio questo mondo e questi strumenti, per insegnarli a utilizzarli per tutto: restare in contatto con parenti e amici e informarsi in maniera corretta”.

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