In occasione della Liberazione dai nazi-fascisti avvenuta nel settembre 1944, il Quartiere 1 e il Quartiere 5, in collaborazione con le sezioni A.N.P.I. Brozzi, Enriques Agnoletti, Peretola, Rifredi e Rigacci, organizzano una serie di attività per tutto il mese di settembre.
In occasione dell’anniversario della liberazione di Sesto Fiorentino, Lorenzo Tombelli, presidente di ANED Firenze, ha lanciato un appello urgente. “Difendere la memoria della Resistenza significa difendere la democrazia antifascista, la Costituzione nata dal sacrificio di donne e uomini perseguitati dal fascismo”.
Il presidente ha denunciato le derive autoritarie dell’attuale Governo che “attacca la magistratura, limita i diritti dei migranti e calpesta i principi fondamentali della nostra Repubblica”. Ha condannato inoltre l’invio di armi ai paesi in guerra, sottolineando come questa scelta “significa alimentare il fuoco dei conflitti, contribuendo a sofferenze e ingiustizie”. In questo senso, ha lodato la decisione della Germania di sospendere l’invio di armi a Israele, un gesto di responsabilità che dovrebbe essere d’esempio per tutti.
Particolarmente grave, secondo Tombelli, è la persistenza di legami politici e culturali con il Ventennio fascista. “È preoccupante constatare come certi esponenti politici non riescano a recidere i legami con un passato fatto di oppressione, violenza e negazione dei diritti fondamentali. La Costituzione antifascista non può oggi essere messa in discussione da chi, direttamente o indirettamente, richiama quei tragici anni”.
Ricordando il ruolo delle donne nella Resistenza, ha celebrato la figura di Teresa Mattei, espulsa da scuola per aver contestato le leggi razziali, poi protagonista nella Costituente. “È questo il volto vero della nostra democrazia”. Tombelli ha quindi rimarcato che la Costituzione è stata scritta “da chi ha rischiato la vita per liberare l’Italia, non da chi fa fatica a riconoscere la matrice fascista delle stragi e difende le fiamme nei simboli di partito”. Un monito forte per chi, ancora oggi, non riesce a recidere le radici fasciste della propria storia politica.
Infine, ha rivolto un appello ai giornalisti, riconoscendo il loro ruolo fondamentale come “presidio insostituibile della democrazia” e invitandoli a fare “luce dove c’è ombra”. Ha sottolineato con forza come l’uccisione dei giornalisti a Gaza rappresenti un attacco diretto alla libertà di informazione e alla verità, sintomo evidente di una deriva autoritaria e disumana. Per questo, ha esortato la stampa a garantire al Paese “un’informazione libera, coraggiosa e onesta”, perché solo attraverso una narrazione veritiera e indipendente sarà possibile continuare a custodire la memoria e il significato profondo della Resistenza.
Una giornata di memoria e valori condivisi per rinnovare l’impegno a favore di libertà, pace e democrazia. La Città di Fiesole ha celebrato oggi l’81° anniversario della Liberazione (1° settembre 1944 – 1° settembre 2025) con una serie di iniziative dedicate alla memoria e alla difesa dei valori fondanti della Repubblica nati dalla Resistenza.
La celebrazione si è aperta con la Santa Messa in ricordo dei caduti nella Chiesa di Santa Maria a Primerana. Successivamente, da Piazza Mino è partito il corteo con deposizione delle corone al Parco della Rimembranza e davanti al Palazzo Comunale.
Nel suo intervento, il sindaco Cristina Scaletti ha sottolineato la necessità di rinnovare ogni giorno i valori di libertà, democrazia, pace e rispetto della dignità umana, soprattutto in un momento storico come l’attuale, segnato da troppe guerre e tragedie.
All’evento hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di Signa, Pelago, Pontassieve, Lastra a Signa, ANPI Fiesole, Questura e Prefettura di Firenze, nonché dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.