Cultura e digitale: si può superare la logica della Netflix italiana?

Approvata senza voti contrari la risoluzione presentata da Sinistra Progetto Comune ed emendata dal Partito Democratico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2021 18:20
Cultura e digitale: si può superare la logica della Netflix italiana?

"Abbiamo trovato infelice l'espressione "Netflix italiana". Ci sembra indicativa di una logica concentrata sulla distribuzione e sulle grandi realtà di mercato, costruite su logiche del profitto che poco hanno a che vedere con la Costituzione e i principi riconosciuti anche in sede europea. Si investono 10 milioni dello Stato e 9 milioni di Cassa Depositi e Prestiti per una società dove il privato ha il 49%, nonostante un impegno minore (9 milioni, in cui è compresa la stima del valore dell'infrastruttura offerta). Il tutto con un riferimento alle grandi piattaforme di fruizione digitale, rispetto alle quali davvero non è possibile immaginare nessuna concorrenza, che pure rimane una logica da evitare". Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune.

"Il Consiglio comunale di ieri - proseguono -, senza voti contrari (con non voto e assenze dall'aula delle destre), ha chiesto al Governo di rivedere le sue decisioni. Abbiamo letto che il Maggio Musicale è coinvolto nel progetto che oggi ha anche un nome e una data di partenza: ITsART ha annunciato il 31 maggio come data in cui si aprirà il sipario.

Il nostro gruppo ritiene sbagliato il progetto ma, prendendo atto di come questo sia ormai in fase di avvio, confidiamo che il Ministro tenga conto di un segnale di attenzione che arriva da Palazzo Vecchio: il coinvolgimento della RAI come servizio pubblico e porre al centro dell'attenzione delle politiche pubbliche gli investimenti sui luoghi in cui si realizzano le opere, senza favorire i grandi protagonisti del mercato.

Ringraziamo il Presidente della Commissione 5 e chi è intervenuto nel merito del testo per aver permesso questo risultato, la nostra città è direttamente interessata dalle politiche culturali su cui lo Stato sceglie di intervenire, non solo per il Maggio", concludono Palagi e Bundu consiglieri comunali di Sinistra Progetto Comune. 

In evidenza