Crisi: la situazione dell'ESAOTE

Nocentini: "Regione pronta a sostenere le imprese del terziario". Il segretario IdV Toscana, Giovanni Fittante: “Di solo turismo la Toscana non può vivere. Fondamentale rilanciare la produzione industriale”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2014 23:25
Crisi: la situazione dell'ESAOTE

FIRENZE– “Dopo l'incontro di ieri, il dialogo fra ESAOTE e i sindacati deve continuare. Un'azienda ad avanzata tecnologia non può trasformarsi in hub di distribuzione elogistica” ha dichiarato Elisa Simoni. “Seda un lato sono apprezzabili gli investimenti che ESAOTE intende effettuare, specie nel settore sonde, dall'altro non mi è chiara la razionalità dietro il trasferimento della testa pensante dell'azienda via da Firenze. Trasferire circa 20 ingegneri giovani, preparati, significa spingerli a lasciare l'azienda”. “È chiaro che ogni investimento in questo momento è il benvenuto, ma se, come sembra, si investisse sulla logistica e sul customer care a discapito della ricerca tecnologica e lo sviluppo di nuovi prodotti, il territorio fiorentino ne risentirebbe.

Alla lunga, sarebbe una sconfitta anche per l'azienda che perderebbe competitività”. “Sono preoccupata dell'intenzione di ESAOTE di esternalizzare e di fatto cedere rami d'azienda importanti come quello legato alle macchine perla risonanza magnetica. Questo, mi sembra, indebolisce l'azienda e i lavoratori”. Lunedì mattina i sindacati organizzeranno una protesta davanti ai cancelli dell'azienda che vedrà la partecipazione dell'on. Simoni.

Anche il sistema di imprese del settore terziario è messo a dura prova dal protrarsi di una crisi economica e finanziaria durissima. Per questo la Regione Toscana ha attivato una serie di linee di finanziamento per sostenere le piccole-medie imprese, con una particolare attenzione ai settori del turismo, del commercio e della cultura. Un sistema di sostegno è in fase di attivazione già dall'anno in corso attraverso specifici bandi rivolti alle piccole e medie imprese del turismo, del commercio, del terziario e della cultura.

A queste misure sarà dedicato il 2 ottobre prossimo, presso l'Auditorium del Consiglio regionale a Firenze, uno specifico seminario di studio aperto a categorie ed operatori. "Attraverso questo incontro – sottolinea l'assessora regionale a cultura, turismo e commercio Sara Nocentini- ci proponiamo di presentare al mondo delle imprese toscane le opportunità di sostegno e di finanziamento che prenderanno avvio già da quest'anno e che ci accompagneranno fino al 2020. Sarà l'occasione per stimolare un confronto che riteniamo indispensabile alla creazione degli strumenti più adatti ed efficaci per rilanciare l'economia e l'occupazione in questi settori strategici per la nostra regione". Le principali linee di finanziamento saranno finalizzate a fornire garanzie per il sostegno alla liquidità e agli investimenti, prestiti rimborsabili a tasso zero, sostegno all'impreditoria giovanile e femminile, finanziamenti per settore congressuale.

Ulteriori risorse verranno poi destinate per consentire il finanziamento alle Pmi del settore terziario che si trovano nella graduatoria ancora aperta dal giugno 2013. Nella stessa occasione di incontro saranno anche presentate le linee di finanziamento previste dal programma operativo del FESR per il settore nel periodo 2014-2020.“Il turismo resta un elemento imprescindibile per l’economia e i livelli occupazionali della Toscana, ma di solo turismo non si vive. La Toscana deve saper coniugare ambiente e qualità di vita, bellezze naturalistiche e artistiche, con una necessaria presenza industriale evoluta.

Senza la quale non è possibile garantire lo sviluppo. Purtroppo in questi ultimi anni i nostri poli industriali sono andati incontro a un calo della produttività e dei livelli occupazionali a causa della crisi, ma anche per la mancanza di una politica mirata a favorirne la crescita. Dalla Lucchini alla Breda, solo per fare due esempi tra i più evidenti, sono tante le aziende che attendono di poter tornare a livelli produttivi accettabili. Che attendono risposte dai mercati ma anche dalla politica, e in questo il caso Breda appare evidente.

Ci sono i problemi che gravano sui nostri porti, sull’industria nautica, sulla metalmeccanica. Settori di cui non possiamo fare a meno e che risultano decisivi per garantire lavoro. Non a caso negli ultimi anni la situazione va meglio in quelle province a maggiore tasso turistico, mentre nelle altre si è avvertito un netto peggioramento”. Chiede di mettere in campo una politica regionale mirata al rilancio industriale, il segretario dell’IdV Toscana, Giovanni Fittante, per evitare che si metta in moto un pericoloso processo di deindustrializzazione. “Dobbiamo capire come attrarre capitali e nuove energie per favorire il rilancio delle nostre imprese e come aprire i confini per incentivare l’export anche per quelle imprese sottodimensionate, che da sole - prosegue Fittante - non riescono a posizionarsi sui mercati esteri.

Giusto offrire un aiuto economico sotto forma prestiti o garanzie, ma bisogna investire su chi dimostra di avere progettualità ed è pronto a ammodernare i propri processi produttivi. Perché dobbiamo ritrovare competitività. Le risorse pubbliche devono insomma essere investite con oculatezza e attrarre realmente altri capitali, altrimenti rischiano di andare disperse. Valutiamo dunque i progetti, le linee produttive, i mercati di riferimento, perché ogni impresa che ce la fa può diventare un traino per le altre, nell’idea di filiera che resta quella più valida”.Lunedì 22 settembre alle ore 15, presso l'Aula Magnadel Polo delle Scienze Sociali dell'Università di Firenze (Edificio D6 - Via delle Pandette 21), in occasione della pubblicazione dei volumi di Bruno Trentin, La città del lavoro (2ed.

FUP, 2014) e di Iginio Ariemma, La sinistra di Bruno Trentin (Ediesse, 2014), si svolgerà il Seminario di Studi "Il Novecento e la crisi di oggi: il progetto di Bruno Trentin".

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