Crisi e bollette non pagate: le insidie per chi ha degli insoluti

L’analisi del Movimento Consumatori Toscana. Il tema sarà al centro dell’assemblea generale l'11 settembre a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 2021 14:49
Crisi e bollette non pagate: le insidie per chi ha degli insoluti

Visto il periodo di crisi, molte famiglie non riescono a pagare le bollette di luce, acqua e gas o riescono a farlo solo con ritardo. Un fenomeno che nell’ultimo anno ha registrato un aumento del 30%, anche a causa dell costo dell’energia quadruplicato. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, segnalato con preoccupazione dal Movimento Consumatori Toscana che con il proprio Sportello dei Cittadini aiuta i cittadini a districarsi tra ricorsi e controversie.

Con quasi 1900 pratiche evase nel 2020, il Movimento e lo Sportello portano avanti servizi di informazione e assistenza legale a circa 4500 consumatori della Toscana. Proprio il tema delle bollette, accanto ad altre riflessioni d’interesse generale, saranno al centro dell’assemblea del Movimento Consumatori Toscana che si terrà il prossimo 11 settembre a Firenze.

«La prima problematica riguarda la data di scadenza del pagamento – spiega Armando Mansueto, portavoce dello Sportello dei Cittadini -. Se si chiede la rateizzazione prima della scadenza, nel 90% dei casi viene concessa. È molto importante però pagare le rate nei termini concordati e non fare altri insoluti, perché difficilmente saranno accordate altre rateizzazioni. È necessario tener conto del fatto che le aziende hanno la possibilità di accedere a banche dati dove sono registrati i cattivi pagatori e questo può influenzare negativamente una richiesta di un mutuo o di un finanziamento, oltre a eliminare la possibilità di cambiare gestore. Altra elemento che comporta l’esclusione dal mercato libero dell’energia e del gas è la variazione di 3 gestori in un anno».

Nel mercato dei gestori dell’energia e del gas sono previsti due protezioni a favore dei gestori: il “Cmor” e il “Mercato di Salvaguardia”. «Il Cmor è l’azione di recupero crediti che possono attivare i vecchi gestori, facendo inserire nella bolletta del nuovo fornitore gli importi delle fatture non pagate in precedenza. Il Mercato di Salvaguardia è invece guidato da un gestore che riceve tutti gli insolventi esclusi dagli altri gestori – chiarisce Benedetto Tuci, presidente del Movimento Consumatori Toscana-.

Questo significa prezzi più alti, servizi scadenti e pericolo di sospensione delle forniture con aumenti continui per i riallacci. Ma nel mercato di Salvaguardia, accanto ai ‘furbetti’ ci sono gli insolventi per indigenza: pertanto noi chiediamo alla politica di risolvere questo grande problema attraverso le strutture di assistenza sociale, per non lasciare famiglie con minori, con anziani o con malati senza dei beni primari come la luce il gas e l’acqua».

In occasione dell’assemblea si parlerà anche dell’avvento delle connessioni internet a banda larga, che ha dimostrato come maggior parte delle attività possono essere oggi svolte a ‘distanza’, on line. «Si è dimostrato che il ‘digitale’ è una realtà già accessibile e che offre la possibilità di vivere in maniera diversa, evitando il blocco delle attività quando la libertà di circolazione è interdetta spiega ancora Armando Mansueto -. Oggi con le nuove tecnologie trasmissive si apre una nuova e ulteriore stagione in cui più che le persone, internet implementerà la connessione tra persone e oggetti e soprattutto tra oggetti. L’internet delle cose, la robotica, l’intelligenza artificiale stanno aprendo scenari completamente nuovi (dalla guida assistita alla tele-chirurgia, all’agricoltura ‘intelligente’, ecc). Già da gennaio 2021 in Italia ogni servizio pubblico deve avere il suo ‘gemello’ digitale. Dobbiamo prepararci».

Altro tema che sarà approfondito a Firenze riguarda il rapporto consumo/tutela del lavoro. «Nella società delle piattaforme gli interessi del consumo sembrano avere il sopravvento su quelli del lavoro – commenta Benedetto Tuci -. Nei pochi casi di conflitto dei lavoratori nei confronti delle piattaforme la richiesta di solidarietà rivolta ai consumatori ha ricevuto scarsa attenzione. Come superare questa frattura? Una prima risposta passa dalla sensibilizzazione al consumo critico.

È una strada già percorsa in reazione alla globalizzazione, con la promozione di consumo equo e solidale, con comportamenti ormai consolidati soprattutto nel consumo di cibo e abbigliamento. Con i dovuti aggiustamenti, logiche analoghe stanno emergendo anche nelle piattaforme cooperative per la consegna di cibo a domicilio. Un altro percorso riguarda invece un tratto peculiare dell’economia di piattaforma: la gestione e valorizzazione dei dati prodotti (anche inconsapevolmente) dagli utenti delle piattaforme».

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