Crisi del latte ovino in Toscana: i pastori si mobilitano

Assemblea regionale il 7 novembre a Grosseto con gli allevatori e l’assessore Remaschi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 ottobre 2019 19:12
Crisi del latte ovino in Toscana: i pastori si mobilitano

Dopo la profonda crisi del 2018 che ha colpito il settore e portato alla chiusura molti allevamenti ed aziende agricole; dopo i segnali negativi di queste settimane alla partenza della nuova campagna del latte ovino in Toscana, il mondo della pastorizia si mobilita per evitare un nuovo tracollo.

Per il rilancio del settore ovicaprino in Toscana si terrà giovedì 7 novembre a Grosseto – Hotel Granduca, Via Senese 170 – l’Assemblea regionale dei Pastori, organizzata da Cia Agricoltori Italiani Toscana e Cia Grosseto.

«Si prospetta un’altra campagna del latte ovino difficile in Toscana – commenta il presidente Cia Toscana, Luca Brunelli -, dopo i gravi problemi dello scorso anno con un prezzo del latte sottopagato e con allevamenti costretti a chiudere. Siamo molto preoccupati perché già ci sono segnali di un prezzo latte ovino che non permette la sopravvivenza delle nostre imprese e piccoli allevamenti Auspichiamo responsabilità da parte delle industrie di trasformazione e controlli da parte della Regione. Molte aziende hanno già chiuso i battenti, non possiamo permetterci altri errori. Il settore è già stremato da anni di crisi non facciamolo morire definitivamente».

«Non dobbiamo dimenticare – aggiunge il direttore Cia Toscana, Giordano Pascucci - i continui attacchi agli allevamenti da parte di ungulati e predatori che vanno ad indebolire il settore ovino toscano. Partiamo da Grosseto, con gli incontri con gli allevatori e con le istituzioni perché la situazione è preoccupante e non possiamo permetterci di arrivare ad un punto di non ritorno»

IL PROGRAMMA - Alle 10 apertura dei lavori a cura del presidente Cia Toscana Luca Brunelli ed introduzione del presidente Cia Grosseto Claudio Capecchi; quindi si terrà la discussione, intervento dell’assessore regionale Marco Remaschi e le conclusioni del vicepresidente Cia nazionale Mauro Di Zio. 

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