​Criptovalute: il bitcoin diventerà realmente il denaro del futuro?

In futuro si pagherà tutto con le monete virtuali come il bitcoin, o diventerà un bene rifugio come l’oro? Ecco un’anali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Giugno 2021 06:30
​Criptovalute: il bitcoin diventerà realmente il denaro del futuro?

Criptovalute: il bitcoin diventerà realmente il denaro del futuro?

In futuro si pagherà tutto con le monete virtuali come il bitcoin, o diventerà un bene rifugio come l’oro? Ecco un’analisi sul futuro delle criptovalute

Il bitcoin, la più nota delle monete digitali, è tornata ultimamente alla ribalta perché, a seguito della repressione cinese e dei tweet anti bitcoin del numero uno di Tesla, ha toccato il massimo della volatilità annua, dimezzando il suo valore.

I bitcoin sono monete virtuali, cioè non si posseggono fisicamente, e sono decentralizzate, ossia non controllate dalle banche. I bitcoin, dunque, nascono come alternativa al sistema monetario mondiale in cui ogni stato ha una sua valuta. Per possedere bitcoin, dunque, non è necessario avere un conto in banca, ma il loro scambio avviene su apposite piattaforme controllate, come ad esempio bitcoin loophole.

In ogni modo, la recente variazione di valore subita dal bitcoin ha aperto degli interrogativi a livello mondiale, la criptomoneta potrà mai diventare il denaro del futuro? Deve essere considerato un asset stabile contro l’inflazione come l’oro, o puramente speculativo?

Ecco un’analisi sul futuro del bitcoin, e cosa lo differenzia dalle valute reali.

Bitcoin e valute reali

Cosa conferisce al denaro che si utilizza quotidianamente valore? Il fatto che sia riconosciuta da tutti, milioni di cittadini che lo utilizzano e credono nella valuta, che altrimenti diventerebbe carta straccia.

I primi sostenitori di bitcoin sono partiti proprio da questo fattore, dalla paura che le valute reali siano destinate a fallire, oltre che spinti dalla possibilità di creare un nuovo sistema monetario in tutto il mondo, libero e decentralizzato levando, di fatto, il monopolio a banche e governi.

Nonostante una visione futuristica, però, la vera differenza tra le valute reali e le criptomonete risiede nel fatto che le prime, a differenza delle seconde, abbiano un valore intrinseco, perché sono riconosciute e supportate da stabili governi e dal sistema finanziario mondiale.

Secondi alcuni esperti di diritto, una sfiducia da parte della popolazione nei confronti della propria valuta può avvenire quando si arriva al fallimento economico di uno stato, come è successo in passato, ad esempio, al Venezuela.

D’altro canto, però, i bitcoin non hanno un valore intrinseco e non sono riconosciuti o supportati da nessun governo o istituzione.

Inoltre, il fatto che siano particolarmente volatili, cioè soggetti ad oscillazioni di mercato non li rende abbastanza stabili e adeguati ad essere utilizzati quotidianamente come denaro.

Se si aggiunge l’enorme dispendio di energia elettrica e i dubbi legati al facile utilizzo delle criptovalute negli affari illeciti, grazie all’anonimato garantito dalla tecnologia su cui è fondato, difficilmente è ipotizzabile che i bitcoin siano il denaro del futuro.

Ma, allora, il bitcoin potrà diventare l’oro digitale del futuro? Scopriamolo.

Il Bitcoin è il nuovo oro?

Secondo i maggiori sostenitori del bitcoin il fatto che la criptovaluta è stata progettata per arrivare ad un massimo di 21 milioni di unità può essere considerato come una risorsa dal valore stabile, simile appunto all’oro.

Tuttavia, il metallo giallo è considerato il bene rifugio per antonomasia da decine e decine di anni, e ancora oggi viene visto come uno degli investimenti più stabili. Questo è dovuto anche al fatto che l’oro, come le altre materie prime, sono asset poco inclini alle oscillazioni di mercato, quindi più stabili e meno soggetti all’inflazione.

Dunque, il presente porta a pensare al bitcoin e alle criptovalute principalmente come asset speculativi, cioè negoziabili a livello finanziario scommettendo sulle oscillazioni di prezzo, piuttosto che ad asset stabili e resistenti all’inflazione come, appunto, l’oro.

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