Covid-19, Sant'Egidio: "Attenzione a chi fa il porta a porta"

Aumentate anche a Firenze le denunce di raggiri e truffe

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2020 16:54
Covid-19, Sant'Egidio:

Sono giunte telefonate alla Comunità di Sant'Egidio di Firenze che segnalano il passaggio in alcune case di persone che si presentano a nome della Comunità per richiedere soldi, vestiti o generi di prima necessità. La Comunità di Sant'Egidio non ha autorizzato alcuno a riguardo e invita a non dare seguito a richieste di questo tipo. Modalità di svolgimento di iniziative condotte da Sant'Egidio, come la sottoscrizione in atto a sostegno delle persone a maggior rischio di isolamento in questa stagione segnata dall'emergenza sanitaria, vengono comunicate preventivamente attraverso canali ufficiali e con persone accreditate. Per rispondere a una serie di necessità incontrate in questi giorni di vicinanza a chi, a motivo dell'emergenza sanitaria, rischia di restare più isolato, la Comunità di Sant'Egidio di Firenze ha lanciato una sottoscrizione per l'acquisto di alimenti e strumenti igienico-sanitari per proteggersi dal contagio (mascherine, salviette o gel disinfettanti, saponette, termometri) da portare a chi vive per strada, in alloggi provvisori o, ancora, in carcere. Con le risorse raccolte viene sostenuta anche la spesa alimentare per persone e nuclei familiari in difficoltà e si acquistano cellulari basic per rendere reperibile chi vive solo o per strada; sacchi a pelo, zaini, scarpe e biancheria da distribuire ai senza fissa dimora; smartphone e tablet da destinare agli anziani che sono soli o che vivono negli istituti (insegnando e agevolando le modalità per fare e ricevere videochiamate); schede sim e ricariche telefoniche. I riferimenti sono Comunità di Sant'Egidio - Firenze, Banca Intesa San Paolo, iban IT18B 03069 09606 10000 0072839, causale: emergenza coronavirus. Per informazioni: +39.055.2342712, santegidio_firenze@hotmail.com, cell.

+393776976098

“Pensate a questo mentre scorrete la vostra bacheca dei social durante questa quarantena forzata: una notizia su quattro è falsa, rientra nella odiosa categoria delle fake news. E la percentuale aumenta ulteriormente quando si parla delle app di messaggistica, come con le catene di WhatsApp o Telegram, giusto per citare i più usati. E gli sms che non provengono da contatti fidati sono quasi sempre ingannevoli o quantomeno da verificare”. A denunciarlo sono i referenti di Adoc Alta Toscana, Mauro Bartolini e Valentina Sparavelli, che evidenziano poi alcuni casi particolari capitati fra le mani dell’associazione consumatori in questo periodo: “Il fenomeno si è intensificato a dismisura durante le ultime settimane e siamo preoccupati della crescente disinformazione legata all’emergenza Covid19, in maniera diretta o indiretta.

Notizie che scombussolano le persone”. Ma veniamo ai casi concreti segnalati ad Adoc Alta Toscana anche negli ultimi giorni. “A essere più colpito sembra essere WhatsApp in queste ore – proseguono Bartolini e Sparavelli -. Si sfrutta il sistema della messaggistica che crea un rapporto ‘fiduciario’ con chi riceve l’informazione, magari a catena, da contatti che sembrano fidati, sfruttando la fragilità del momento. Girano link in cui si promettono buoni in denaro o spesa Coop, Conad e Carrefour a fronte di cessione di dati personali.

Tutti dirottano su siti fraudolenti che nella migliore delle ipotesi vogliono ottenere i vostri dati personali. Altrimenti arrivano pure a sottrarvi dei soldi. Passano attraverso sondaggi, simili a scatole cinesi e si diffondono come catene di Sant’Antonio. Il consiglio è sempre di accertarsi dell’attendibilità e di contattare le forze dell’ordine nel caso in cui si fosse vittima di frode”. Ma c’è una truffa ancora peggiore che si basa sui fondi messi a disposizione dal governo tramite il sito internet per chi si trova in difficoltà: “State attenti agli Sms che vi invitano a cliccare su un link per aggiornare la propria domanda Covid19 e inducono ad installare una app malevola.

E’ una campagna di malware, come ha segnalato Inps, che invita a attenersi solo a comunicazioni istituzionali e al portale www.inps.it”. Fra tante fake news, è Adoc a darne una vera e attendibile: “Arera ha prorogato fino al 3 maggio la sospensione dei distacchi delle utenze di luce e gas in caso di morosità con tutti i provvedimenti di ulteriori di rateizzazione e rinvio delle procedure di distacco a dopo tale data, dando così ulteriore tempo per sistemare le pratiche”.

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