Coronavirus: nove morti e 16.886 nuovi casi

L'età media è 37 anni. Nuove misure precauzionali anticontagio dal 1° gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 dicembre 2021 14:02
Coronavirus: nove morti e 16.886 nuovi casi

In Toscana sono 381.599 i casi di positività al coronavirus, 16.886 in più rispetto a ieri (8.789 confermati con tampone molecolare e 8.097 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono il 4,6% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,2% e raggiungono quota 299.741 (78,5% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 28.479 tamponi molecolari e 46.497 tamponi antigenici rapidi, di questi il 22,5% è risultato positivo. Sono invece 26.102 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 64,7% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 74.300, +28% rispetto a ieri. I ricoverati sono 712 (36 in più rispetto a ieri), di cui 76 in terapia intensiva (stabili). Oggi si registrano 9 nuovi decessi: 7 uomini e 2 donne con un'età media di 74 anni.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.

L'età media dei 16.886 nuovi positivi odierni è di 37 anni circa (19% ha meno di 20 anni, 34% tra 20 e 39 anni, 32% tra 40 e 59 anni, 13% tra 60 e 79 anni, 2% ha 80 anni o più).

Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (8.789 confermati con tampone molecolare e 8.097 da test rapido antigenico). Sono 108.458 i casi complessivi ad oggi a Firenze (5.821 in più rispetto a ieri), 32.806 a Prato (1.348 in più), 34.609 a Pistoia (1.210 in più), 19.295 a Massa-Carrara (686 in più), 38.227 a Lucca (1.679 in più), 43.839 a Pisa (2.047 in più), 28.386 a Livorno (1.008 in più), 34.871 ad Arezzo (1.404 in più), 24.739 a Siena (1.263 in più), 15.814 a Grosseto (420 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sono 8.758 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 5.041 nella Nord Ovest, 3.087 nella Sud Est.

La Toscana si trova al 11° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 10.333 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 10.098 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 12.367 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 11.924, Firenze con 10.863, la più bassa Grosseto con 7.259.

Complessivamente, 73.588 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (16.225 in più rispetto a ieri, più 28,3%).Sono 52.027 (245 in meno rispetto a ieri, meno 0,5%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 19.586, Nord Ovest 18.614, Sud Est 13.827).

Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 712 (36 in più rispetto a ieri, più 5,3%), 76 in terapia intensiva (stabili rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 299.741 (616 in più rispetto a ieri, più 0,2%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 299.741 (616 in più rispetto a ieri, più 0,2%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.

Relativamente alla provincia di residenza, le nove persone decedute sono: 3 a Firenze, 1 a Pistoia, 2 a Lucca, 1 a Pisa, 2 a Livorno.

Sono 7.558 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 2.418 a Firenze, 666 a Prato, 706 a Pistoia, 553 a Massa-Carrara, 716 a Lucca, 766 a Pisa, 441 a Livorno, 570 ad Arezzo, 385 a Siena, 239 a Grosseto, 98 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 204,7 per 100.000 residenti contro il 231,7 per 100.000 della media italiana (12° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa-Carrara (291,3 per 100.000), Prato (251,1 per 100.000) e Pistoia (243,2 per 100.000), il più basso a Grosseto (109,7 per 100.000).

A causa della recrudescenza dell’attuale andamento epidemico e del conseguente incremento dell'impatto assistenziale correlato alla maggiore diffusione della variante Omicron, su precise direttive della Regione Toscana, l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese adotterà ulteriori misure restrittive, oltre a quelle già in essere, per prevenire i contagi. Dal 1° gennaio è vietato l’accesso di visitatori e parenti ai pazienti ricoverati, fatte salve situazioni di particolare fragilità e vulnerabilità, indicate e autorizzate dal direttore del reparto.

I parenti che non possono accedere all’ospedale riceveranno comunque le comunicazioni sullo stato di salute dei ricoverati dai professionisti sanitari. L’eventuale accesso, qualora autorizzato, potrà riguardare esclusivamente i visitatori in possesso del “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti.

Tutti coloro che accedono all’ospedale devono indossare la mascherina FFP2, provvedere alla sanificazione delle mani e mantenere la distanza di un metro da tutti i soggetti che incontrano all’interno della struttura.

Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, sono confermate le disposizioni indicate nel DPCM del 24 ottobre 2020 e cioè: "è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e di accettazione e dei Pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto". E’ consentito solo agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), di permanere nella sale di attesa del Dipartimento d'Emergenza e Accettazione, in Pronto Soccorso e negli altri reparti (art. 44, comma 1, b, del decreto legge 105/2021) purchè muniti di “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti.

E’ possibile permanere in reparto al genitore/caregiver di minore ricoverato, previa esecuzione del tampone naso-faringeo per la ricerca di SARS-CoV-2 mediante test molecolare che dovrà essere eseguito nelle 48 ore precedenti l’ingresso in ospedale. Il genitore/caregiver potrà trattenersi presso il reparto di ricovero per tutta la durata della degenza del paziente ed il tampone dovrà essere ripetuto al settimo giorno. In caso di alternanza di accompagnatori valgono le stesse regole.

In Ostetricia rimane la possibilità per i padri, in possesso del “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti, di assistere alle fasi del parto, con adeguati dispositivi di protezione e seguendo sempre le indicazioni fornite dal personale di reparto. Dopo il parto potranno accompagnare il neonato e seguire le procedure di assistenza, e potranno continuare a fare visita alle neo mamme nel reparto di Ostetricia nella fascia oraria dalle 10 alle 19 per 60 minuti al massimo, evitando la contemporanea presenza di accompagnatori nella stessa stanza di degenza.

E’ sempre consentito agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104) prestare assistenza, anche nel reparto di degenza, purchè muniti di “Green pass rafforzato” oppure del “Green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti. I degenti saranno sottoposti al tampone prima dell’ingresso in ospedale, come accaduto fino ad ora, e ogni 7 giorni indipendentemente dallo stato di vaccinazione.

Il tampone naso-faringeo per la ricerca di SARS-CoV-2 mediante test molecolare verrà effettuato all’atto della dimissione se trascorsi più di 7 giorni dall’ingresso. Il tampone verrà effettuato anche in caso di trasferimento verso strutture residenziali socio sanitarie, socioassistenziali, di riabilitazione ed altri ospedali, indipendentemente dalla durata della degenza. I pazienti che si sottopongono a chirurgia ambulatoriale con ricovero in regime di day hospital o di day surgery, devono essere muniti di una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti.

Infine i pazienti ricoverati che non hanno ancora ricevuto la terza dose di vaccino, se ne faranno richiesta, potranno essere sottoposti alla somministrazione della dose booster direttamente in ospedale, prima della dimissione.

«Ci rendiamo conto - spiega il direttore generale dell’Aou Senese, Antonio Barretta - che avere un proprio caro accanto durante il ricovero, ricevere una visita, una parola di conforto o anche solo un sorriso familiare, sono momenti importanti e significativi ma, in questa particolare fase, non possiamo fare altrimenti. Chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini per osservare scrupolosamente le misure anticontagio, perchè solo con la collaborazione reciproca possiamo contribuire a mantenere in sicurezza l’ospedale e, quindi, tutta la comunità che può averne bisogno».

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