(DIRE) Milano, 25 feb. - "Soli a gestire l'emergenza". Il sindacato di polizia penitenziaria, con il segretario Aldo di Giacomo, si rivolge ai prefetti di Torino, Milano, Padova, Bologna e Firenze, e ai presidenti delle Regioni direttamente coinvolte dall'epidemia per "sollecitare il ministro Bonafede e l'amministrazione penitenziaria ad attivare provvedimenti concreti per la salvaguardia del diritto alla salute dei poliziotti penitenziari e dei detenuti".
Di Giacomo ricorda che i detenuti stanno già rinunciando spontaneamente ai colloqui con i familiari, mentre "solo ieri all'ingresso di Milano-San Vittore c'erano almeno 500 persone in attesa dei colloqui". Il sindacalista ricorda poi che "ad oggi nessuna mascherina è disponibile per la polizia penitenziaria né tanto meno termometri laser" e che nel paese sono 2.600 i detenuti con più di 70 anni, la categoria di età più a rischio.
Di Giacomo mette infine in guardia chi pensasse a creare "uno spazio di isolamento per eventuali casi coronavirus". Chi avesse in mente questa ipotesi "farebbe bene a toglierselo dalla testa perché non solo non scongiurerebbe la diffusione del virus ma determinerebbe una situazione di panico tra i detenuti del tutto incontrollabile". (Mas/ Dire)