Coronavirus: 3 milioni della Regione per le società dilettantistiche

In Toscana previsti soldi per ogni associazione oltre alla sospensione di mutui, luce, acqua, gas

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 maggio 2020 17:26
Coronavirus: 3 milioni della Regione per le società dilettantistiche

Firenze – Un fondo di solidarietà e rilancio da 3milioni, a valere sul 2020, per le società dilettantistiche sportive della Toscana. È quanto prevede l'ordine del giorno presentato dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, e votato dall'aula, che impegna la Giunta anche a sospendere mutui e pagamento di servizi come luce, acqua e gas.

Il presidente ha presentato l'ordine del giorno per “completare” il pacchetto di misure a sostegno dello sport, ma anche per seguire quanto fatto nelle altre Regioni. Citando il fondo previsto in Emilia Romagna, Giani ha spiegato che “tre milioni per la Toscana sono in linea con le decisioni assunte nelle diverse assemblee. Ritenevo giusto esprimerci in tal senso anche perché ho potuto verificare sul campo, in qualità di delegato provinciale Coni di Firenze, le estreme difficoltà di società sportive chiamate a sostenere costi fissi nonostante l'assenza di attività”.Le misure richieste a sostegno delle associazioni rientrano in quel “diritto di fare sport” previsto all'articolo 41 dello Statuto della Regione e si inseriscono nelle proposte contenute nel decreto Rilancio quando si parla di “tutela per attività che operano in impianti pubblici” e “allungamento delle concessioni”.“Il patrimonio di società sportive dilettantistiche in termini di aggregazione sociale, prevenzione alla salute, contrasto al disagio giovanile, educazione ad una corretta attività motoria – si legge nel testo – esprime in Toscana circa 10mila 500 sodalizi iscritti al registro ufficiale Coni o rappresentati da enti di promozione sportiva con un numero di tesserati individuali superiori a 30mila”.Nell'ordine del giorno si prende atto dell'impegno portato avanti dal Comitato olimpico nazionale italiano sezione Toscana, Anci e comitati di società sportive che “si sono attivati per mettere al centro del rilancio economico e sociale la questione dello sport dilettantistico”.La sospensione dei mutui si intende per quelli accesi con Credito sportivo e altri istituti bancari per ristrutturazione, manutenzione e sviluppo del patrimonio impiantistico e delle relative attrezzature.

Il fondo da 3milioni dovrebbe trovare copertura nella previsione di bilancio 2020.

Inoltre è stata approvata in Consiglio regionale una mozione per il sostegno al mondo dello sport in Toscana, in conseguenza delle misure adottate per il contenimento dell’emergenza Covid-19.L’atto, che vede come firmatari Andrea Pieroni e Ilaria Bugetti (Pd), invita la Giunta a valutare un rafforzamento delle politiche regionali per il sostegno allo sport, a partire da un incremento delle risorse presenti allo scopo nel bilancio regionale. Inoltre, invita a valutare che “il mancato utilizzo delle risorse per sostenere le manifestazioni sportive possa essere utilizzato per il sostegno diretto alle società sportive, in particolare per quelle che sono impegnate per la gestione degli impianti” e a rendere prioritarie, per quanto riguarda le risorse destinate agli impianti sportivi, le domande presentate dai piccoli comuni; ad approfondire la possibilità di rivedere, sospendere o cancellare il canone di concessione degli impianti, d’intesa con Anci Toscana.

Ancora, si impegna la Giunta ad attivarsi in tutte le sedi per arrivare a una sospensione delle rate dei mutui accesi dalle società sportive, a valutare di estendere le visite mediche gratuite per il 2020 a tutti e di introdurre voucher per le famiglie in difficoltà, destinati “a sostenere le iscrizioni dei figli ai corsi e alle attività sportive nel 2020”."Il mondo dello sport in Toscana, soprattutto quello di base, soffre in modo molto pesante", ha spiegato Pieroni nell'illustrazione all'Aula.

"Insieme ad altri consiglieri ci siamo mossi per fare in modo che la Regione metta in campo misure utili a far ripartire il sistema. C'è il rischio che molte società, specie quelle che si basano sul volontariato non ce la facciano".

In evidenza