“Contratto” per l’Italia di Lega e M5S: domani al voto anche in Toscana

Berlusconi: "Distante da Salvini". Polemica sulle dichiarazioni del responsabile economico della Lega Claudio Borghi su Banca Monte dei Paschi di Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 maggio 2018 14:51
“Contratto” per l’Italia di Lega e M5S: domani al voto anche in Toscana

Una consultazione sul cosiddetto "Contratto di Governo" tra la Lega di Salvini e il Movimento 5 Stelle, avrà luogo domani anche in Toscana. La  Lega, domani, allestirà appositi seggi elettorali dove potranno votare tutti i cittadini. Le consultazioni avverranno nella provincia di Firenze nei seguenti punti ed ai seguenti orari:

  1. Reggello Piazza della Repubblica sabato 19 dalle 9 alle 13 e domenica 20 dalle 9 alle 13;
  2. Impruneta Sabato 19 Piazza Buondelmonti dalle 09.00 alle 14;
  3. Greve in Chianti Sabato 19 loc.

    Pranzano Piazza Bucciarelli dalle 9 alle 13.

  4. Domenica 20 Piazza Matteotti dalle 9 alle 13;
  5. Campi Bisenzio sabato 19 Via Buozzi dalle 14 alle 19;
  6. Borgo San Lorenzo Via Oreste Bandini Sabato 19 dalle 15 alle 19. 
  7. Domenica 20 dalle 10 alle 13;
  8. Scandicci Sabato 19 Piazza Togliatti dalle 9 alle 14;
  9. Empoli Sabato 19 maggio dalle ore 9 alle ore 14 seggio ubicato presso i portici di via Del Giglio, intersezione via Ridolfi;
  10. Firenze sabato 19 maggio dalle ore 10:00 alle ore 12:30 in Piazza Dalmazia e domenica 20 maggio dalle ore 10:00 alle ore 12:30 in via Masaccio.

"Essendo interesse della Lega in questo momento così delicato per la storia del nostro paese e ascoltare la voce degli italiani, portare avanti le loro istanze e restituire soprattutto alle persino il diritto di poter tornare a disporre della possibilità di scegliere chi mandare a governare questo paese, non potevamo esimerci dal chiedere l'opinione della gente ". Dichiara il segretario provinciale della Lega di Firenze Alessandro Scipioni "In Italia da troppo tempo l'opinione delle persone non viene più ascoltata adeguatamente , per noi conta molto che ci sia una partecipazione in massa al voto.

Da sempre il nostro Movimento si è battuto per una democrazia diretta in questo paese, e sono ormai troppi anni che vediamo nascere governi non legittimati dalla volontà popolare. In questo storico momento l'opinione di ogni persona è importante, al fine di poter sperare di continuare con il massimo supporto possibile la nostra difesa degli interessi della nostra gente e della nostra terra".

"È stata da sempre volontà del nostro Movimento andare incontro alle necessità, ed ai desideri delle persone -aggiunge il segretario cittadino Filippo La Grassa- Vogliamo dunque ascoltare anche la voce dei campigiani, in questo momento così importante per la storia del nostro paese. Speriamo in una larga partecipazione della popolazione, chi sin da quando siamo tornati in piazza a Campi circa un anno fa si è dimostrata molto partecipativa, ed ha dato un grosso supporto al radicamento della Lega sul territorio di Campi Bisenzio".

L’allarme suscitato dalle frasi sull’uscita dall’Euro e sulla richiesta alla BCE di tagliare 250 miliardi del debito italiano si è appena affievolito leggendo le bozze successive, visto che, pur essendo stati espunti questi impegni, in tutto il documento aleggia uno spirito anti-europeo, una voglia di indicare nell’Europa non solo la causa dei problemi di oggi ma anche la responsabile dei fallimenti di domani. Insomma sia la Lega che il M5S – dovendo passare dalla propaganda alla prova del governo – si stanno attrezzando per dare in pasto al loro elettorato un nuovo “nemico” e lo hanno identificato nell’Europa.

Il co-presidente del Gruppo Greens/Efa Philippe Lamberts e la co-presidente dell'European Green Party Monica Frassoni commentano: "Siamo molto preoccupati per quel che riguarda la formazione del Governo italiano. Le politiche che i due partiti sbandierano sono potenzialmente molto pericolose per l'Unione Europea nel suo complesso. Essere contro lo status quo non può giustificare che il Movimento 5 Stelle entri in questa alleanza. Colpisce che uno dei partner della coalizione sia l'unica forza politica italiana a negare la realtà del Cambiamento Climatico.

Dal punto di vista geopolitico, il nuovo Governo vorrebbe che l'Europa si sottomettesse al bullismo della Russia. Sulle migrazioni, tema sul quale l'Italia è stata abbandonata dagli altri Stati Membri, la risposta starebbe nella Riforma del Trattato di Dublino come già avanzato dal Parlamento Europeo. Ma entrambi i partner della coalizione si sono opposti a questa ambiziosa riforma."

Intanto oggi Berlusconi si dichiara distante dalla Lega: "Salvini non ha mai parlato a nome della coalizione ha sempre soltanto parlato a nome proprio e della Lega. La coalizione con un programma comune è altra cosa e non ha nulla a che vedere con il Movimento 5 Stelle". Così il presidente di Fi Silvio Berlusconi.

“Ci sconvolge l’analfabetismo istituzionale che ha prodotto il patto per il governo. Almeno la metà dei punti del contratto tra i grillini e gli amici leghisti, che pure si saranno sforzati di incidere ragionevolmente sull'accordo, è palesemente incostituzionale”. Così il deputato forzista Giorgio Silli commenta l’accordo che in queste ore si va componendo per far nascere il nuovo esecutivo. “Dal divieto agli indagati di fare parte del governo - che vanifica la presunzione di innocenza - alla riduzione dei parlamentari, passando per il divieto del cambio di casacca e le ‘purghe’ nei confronti degli appartenenti, alla luce del sole, alla massoneria.

Tutta materia regolata dalla Carta. Per non parlare del gran consiglio del fascio-grillismo: il sedicente comitato di conciliazione nazionale mi fa dubitare della mia fiducia nel parlamento come luogo naturale della conciliazione e del dibattito”. Silli chiarisce che le sue buone speranze sono già azzerate: “Tifo per il Paese, ma non posso essere a favore di un governo a vertice grillino che ha un destino segnato, quello di portarci alla catastrofe”.

“Il contratto di governo sottoscritto da Lega e Movimento Cinque Stelle e le recenti dichiarazioni del responsabile economico della Lega Claudio Borghi su Banca Monte dei Paschi di Siena hanno già prodotto effetti nefasti che risparmiatori e lavoratori Mps hanno potuto toccare con mano. Davvero uno strano modo di considerare Mps “Patrimonio dal Paese da salvaguardare”. Fino a ora le uniche azioni concrete per rimediare a errori del passato, sono quelle svolte con serietà dal Governo a guida Pd e dal ministro Pier Carlo Padoan, che ha consentito un impegno diretto, una ripartenza e il rilancio dell’istituto senese.

Spero che tali sforzi non vengano compromessi con improvvisazione e irresponsabilità da giocatori di risiko. C’è chi ha lavorato per la stabilità e il rilancio e chi in pochi minuti ha provocato una discesa pesantissima. Mi auguro che gli elettori ne tengano conto, come hanno già fatto nella fiducia accordata a Padoan a Siena durante le precedenti elezioni politiche, nelle scelte per le prossime amministrative”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera ha commentato le recenti dichiarazioni del responsabile economico della Lega Claudio Borghi su Banca Monte dei Paschi di Siena al centro anche del “contratto” per l’Italia di Lega e M5S.

Massimo Cacciari è intervenuto stamattina ai microfoni di ECG, il programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano: "Per Salvini e Di Maio è questione di vita o di morte. Faranno il governo per forza, altrimenti crepano. Poi vedremo come si comporteranno. Una cosa è conquistare il principato, una cosa è farlo durare. Che abbiano la capacità di durare è molto dubitabile. Il loro programma è tutto appeso al cambiamento radicale di politiche economiche e finanziarie europee. E' come se io facessi il programma per casa mia sulla base dei soldi che mi dà il papà. Se il papà mi dà i soldi riesco ad attuarlo, se mi manda a quel Paese non posso fare nulla".

L'ex magistrato Antonio Di Pietro ha commentato gli aspetti legati alla giustizia del contratto discusso tra M5S e Lega: "Ci sono alcune cose interessanti. L'aumento delle strutture carcerarie, l'espiazione della pena per quanto riguarda i condannati, la rivisitazione completa dell'istituto della prescrizione, la riforma del CSM, il fatto che i magistrati quando vanno a fare politica non devono tornare nella magistratura.

Di questo programma è una delle poche cose a cui si può dare la sufficienza, ci sono ancora molte cose da fare, ma è meglio fare poco che non fare nulla. Non mi piace la pace fiscale, che è un condono. Mi sento preso per i fondelli, penso a quei cittadini che pagano tutto e a quelli che prima hanno fatto i furbi e che ora invece potranno pagare la metà. Il fatto che i Ministri si dovranno dimettere per un avviso garanzia? A me capitò, avevo ragione io, ma mi sono dimesso per il rispetto dell'istituzione che non deve avere nessuna occasione per essere criticata.

Dimettersi davanti a un avviso di garanzia è un gesto di responsabilità. Questione intercettazioni: ci sono tipi di criminalità che devono essere affrontati con tipi di investigazione. Ai miei tempi facevamo i pedinamenti, oggi purtroppo non si muovono da casa, usano computer e telefono, per capire cosa fanno devi fare le intercettazioni. Se non ammodernizzi il sistema di contrasto alla criminalità, la criminalità vince sempre. Se tu sei in buonafede e sei una buona persona, non hai nulla da temere".

Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la notizia”, condotta da Gianluca Fabi e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò CusanoSulla parte del contratto M5S-Lega dedicata alla Massoneria. “Nel contratto c’è scritto che non possono essere ministri della Repubblica le persone che fanno parte della Massoneria.

E’ una pericolosa deriva liberticida. Si comincia con la Massoneria e poi non si sa dove si va a finire. Questo ricorda le leggi fasciste, in particolare la legge del 26 novembre del 1925 che era contro la Massoneria. Da lì in avanti finì la libertà di tutti. Perché si vuole impedire a dei cittadini che la sera vanno al tempio massonico di dare il proprio contributo alla loro comunità? Il M5S ci vuole mettere fuori dalla vita pubblica, ci accomuna a mafiosi e corrotti, persone che hanno commesso reati gravi e questo non lo possiamo condividere.

Questo è dovuto all’ignoranza, non conoscono la storia della nostra Nazione che la Massoneria ha contribuito a costruire. Noi continueremo a fare il nostro lavoro, abbiamo fiducia nel Presidente della Repubblica affinché garantisca la libertà di partecipazione di tutti”.

“Quello che sta avvenendo è in linea con la tradizione dei 5 Stelle, il fatto di mettere il contratto a disposizione di tutti e di poterlo votare è una novità assoluta –ha dichiarato De Masi, sociologo e docente universitario-. E’ la prima volta che due partiti, uno in modo moderno con la piattaforma, l’altro in modo un po’ arcaico con i gazebo, si fanno approvare il programma dalla base. Questi aggiustamenti della democrazia, un senso di maggiore contatto con la base sono il futuro, tutti i partiti tra 10 anni faranno questo perché esistendo strumenti di misurazione del consenso in tempo reale ci ripropone la condizione dei greci antichi, quando si votava su qualunque legge.

Non si può continuare a gestire la politica come se non esistessero le tecnologie moderne che consentono di sapere cosa pensa la gente minuto per minuto anziché aspettare 5 anni. Questi sono piccoli conati, resteranno nella storia come i primi tentativi che si sono fatti per qualcosa. E’ possibile interpellare il popolo senza essere populisti. Se uno studia bene le origini della parola populismo ci sono tutti i significati, dal più spregiativo al più esaltante. Io credo che in questo caso non bisogna perdere di vista la funzione che hanno i partiti, che dovrebbe essere prevalentemente pedagogica.

Il partito dovrebbe educare gli iscritti per fare in modo che le loro risposte siano mature e non di pancia”.

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