Contenimento virus nei cantieri, intesa regionale in Toscana

Cerza (Cisl): “Questo accordo è il primo frutto del preliminare del ‘Patto per la responsabilità, la sicurezza e la ripresa’ condiviso con la Regione sabato scorso". Bartoli (Cgil): "Vigileremo per la corretta applicazione dell'Ordinanza e per il suo rispetto". Colangelo (Uil): "Indirizzo preciso ed omogeneo sul territorio regionale"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2020 10:48
Contenimento virus nei cantieri, intesa regionale in Toscana

I sindacati di categoria del settore edile, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Fenal-Uil, hanno condiviso con Regione Toscana, istituzioni locali e controparti datoriali una serie di disposizioni per le misure di contenimento del virus Covid-19, per la tutela della salute e sicurezza degli operatori nei cantieri temporanei o mobili, sia pubblici, sia privati.

L’accordo è in linea con il protocollo condiviso a livello nazionale tra governo e parti sociali il 14 marzo scorso e con quello del 24 marzo sottoscritto tra il ministero Infrastrutture e Trasporti e le parti sociali di categoria.“Come parti sociali del settore costruzioni insieme alla Regione - dice Simona Riccio segretaria generale Filca-Cisl Toscana - abbiamo dato prova di grande senso di responsabilità con la condivisione dell’ordinanza specifica per i cantieri regionali al fine di garantire la sicurezza e contenere la diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro.

Tutti i cantieri dovranno adeguarsi alle disposizioni e all’ordinanza in merito alle precauzioni igieniche, pulizia e sanificazione, sull’utilizzo dei Dpi e sull’informazione dei lavoratori che dovrà svolgersi con l’ausilio degli Rlst (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali) e dei nostri enti bilaterali per la formazione e la sicurezza (Scuole edili e Cpt).”

“Condividere i percorsi per definire le modalità di sicurezza per la ripartenza è la strada giusta – continua Riccio - e con questa ordinanza si migliorano le disposizioni previste dalla normativa vigente sulla sicurezza anti-contagio. Abbiamo sempre detto come Filca-Cisl che la riapertura dei cantieri deve essere graduale, organizzata, con disposizioni di sicurezza condivisi e soprattutto applicabili nei diversi tipi di cantiere e nelle diverse fasi lavorative.”

“Questo accordo – dice il segretario generale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza - è il primo frutto del preliminare del ‘Patto per la responsabilità, la sicurezza e la ripresa’ condiviso con la Regione sabato scorso, insieme alle altre parti sociali e all’Anci. E’ la dimostrazione che la responsabilità condivisa riesce, anche in momenti difficili come questo, a trovare soluzioni che vadano a vantaggio della comunità, mettendo al primo posto la sicurezza e la dignità del lavoro. Auspichiamo che si arrivi presto a intese simili in altri settori, per affrontare la ‘fase 2’ con al primo punto la sicurezza, in raccordo con il livello nazionale”.

"Esprimiamo un giudizio positivo sull'Ordinanza 40 della Regione Toscana 'Disposizioni per la tutela della salute degli operatori nei cantieri temporanei o mobili sia pubblici che privati - dice Giulia Bartoli segretaria generale Fillea Cgil - L'importanza dell'Ordinanza e dell'Allegato sulle Disposizioni applicative oltre che dare un indirizzo preciso ed omogeneo sul territorio Regionale rafforza l'applicazione dei Protocolli Nazionali e il Coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali di settore e delle RSU e il loro ruolo contrattuale nella gestione dell'organizzazione del lavoro, come definizione e modifica delle turnazioni, differenziazione entrate ed uscite, mense; maggiore importanza viene attribuita alla figura degli RLS/RLST che dovranno essere parte sostanziale dell'applicazione delle disposizioni sulla tutela dei lavoratori in questa fase emergenziale e ogni decisione dovrà essere valutata congiuntamente con loro.

Si sostanzia inoltre il ruolo degli Enti Bilaterali nella formazione e nell'informazione sulla Sicurezza prendendo a riferimento le Linee di Indirizzo prodotte dal Comitato Nazionale Paritetico.

I cantieri in corso devono quindi adeguarsi alle disposizioni della Regione entro sette giorni dalla pubblicazione dell'ordinanza, altrimenti dovranno interrompere i lavori; anche per quanto riguarda i nuovi cantieri, quelli sospesi e quelli la cui consegna dei lavori avverrà durante lo stato di emergenza, dovranno rispettare le nuove norme, in caso contrario non sarà possibile la ripresa dell'attività.

Da questa scelta fatta dalla Regione Toscana e condivisa da tutte le Parti Sociali di Settore ci aspettiamo comportamenti conseguenti, più coinvolgimento dei lavoratori e più contrattazione con le OOSS a partire dall'applicazione degli accordi nazionali, dalla definizione di protocolli aziendali specifici e dalla costituzione dei Comitati Aziendali. Sarà inoltre indispensabile definire sanzioni per coloro che non rispettano gli obblighi contenuti nell'Ordinanza, nell'Allegato e nei Protocolli richiamati e che ne sono parte integrante, sanzioni che dovranno essere previste (per i nuovi appalti e lavori) nei bandi di gara e nei contratti, dalla sospensione dei cantieri, alla rescissione dei contratti se ci sono reiterazioni o gravi inadempienze che ledono l'integrità e la salute del lavoratore. Tali comportamenti devono riguardare tutta la filiera del cantiere, subappaltatori compresi.

Non ci devono essere fughe in avanti per la riapertura dei cantieri ma, in linea con le decisioni del Governo, occorre essere pronti quando sarà deciso.

In sostanza, se vogliamo riaprire i cantieri occorre farlo decidendone congiuntamente le modalità non solo tecniche ma di rispetto dei Contratti nazionali, dei diritti e delle norme sulla sicurezza, solo chi lo fa potrà lavorare.

Per quanto ci riguarda vigileremo per la corretta applicazione dell'Ordinanza e per il suo rispetto. Siamo convinti che ora più che mai è indispensabile aver la più alta attenzione possibile al rispetto delle norme nella responsabilità di tutti per il contenimento del'epidemia", conclude Giulia Bartoli.

“Non possiamo che essere soddisfatti per l’ordinanza della Regione Toscana sulla riapertura dei cantieri edili che fissa i criteri e le modalità di ripartenza dei cantieri garantendo la sicurezza ai lavoratori”. Queste le parole del Segretario Generale FenealUil Toscana, Roberto Colangelo, sull’ordinanza della Regione Toscana su “Disposizioni per la tutela della salute degli operatori nei cantieri temporanei o mobili sia pubblici che privati”. “In particolare siamo soddisfatti del fatto che attraverso l’ordinanza si dia un indirizzo preciso ed omogeneo sul territorio regionale rafforzando l'applicazione dei Protocolli Nazionali e il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali”, aggiunge Colangelo.

La FenealUIL Toscana dà un giudizio positivo anche sul coinvolgimento delle RSU, sui percorsi differenziati di entrata e uscita per quanto riguarda cantieri e mense, del ruolo più efficace svolto da RLS/RLST.

“In questa fase emergenziale ci aspettiamo che anche le aziende facciano la loro parte per contenere il virus e garantire al sicurezza dei lavoratori - spiega Colangelo - I sindacati restano gli interlocutori privilegiati nella gestione di una situazione così delicata. La salute e la sicurezza dei lavoratori non può mai andare in secondo piano rispetto a qualunque decisione che verrà presa. E l’ordinanza della Regione Toscana va in questa direzione. Ci aspettiamo quindi che chi non manterrà le linee guida espresse nell’ordinanza regionale sarà fatto oggetto in sanzioni certe che dovranno essere definite il prima possibile per dare incisività a quanto previsto. Sanzioni che dovranno riguardare tutta la filiera dell’edilizia, fino ai subappaltatori”.

“Faremo di tutto per vigilare e monitorare affinché l’ordinanza sia rispetta alla lettera - conclude Colangelo - Serve un grande senso di responsabilità da parte di tutti e il sindacato, come sempre, farà la sua parte”.

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