Consorzi bonifica: procedure di affitto in commissione Sviluppo economico

Il presidente del Medio Valdarno riferisce su funzioni e compiti dell’ente tecnico-operativo e sulla nuova sede operativa a Firenze. La presidente Ilaria Bugetti: “Non sfugge a nessuno la qualità e quantità degli interventi fatti”. Il consigliere Marco Stella (Forza Italia): “Il Consiglio si è espresso chiaramente per il rinvio del contratto di affitto”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2021 23:50
Consorzi bonifica: procedure di affitto in commissione Sviluppo economico

Firenze Audizione in commissione Sviluppo economico, guidata da Ilaria Bugetti (Pd), del presidente del Consorzio di bonifica Medio Valdarno Marco Bottino. L’incontro segue quanto disposto dall’Aula lo scorso febbraio e riferito all’affitto della nuova sede del Consorzio presso l’ex palazzina della Regione in viale Toscana a Firenze che, “diversamente da quanto indicato dal Consiglio, non è stato sospeso” ha rilevato il capogruppo di Forza Italia Marco Stella, primo firmatario dell’ordine del giorno approvato all’unanimità.

“Non sfugge a nessuno la qualità e quantità degli interventi sul territorio che vengono realizzati e programmati” ha detto la presidente Bugetti in apertura di lavori ricordando anche la “delicatezza e l’importanza della manutenzione di tutta la rete idrica della nostra regione che contrasta il dissesto idrogeologico”. “Spesso - ha continuato - i piccoli corsi d’acqua non riescono ad essere manutenuti, ed è importante far capire ai cittadini che i Consorzi esistono proprio per arrivare in maniera capillare a tutto il territorio montano e non solo”.

Il presidente ha elencato funzioni e compiti del Consorzio di bonifica: ente tecnico-operativo obbligatorio tra proprietari immobiliari per la salvaguardia dei loro beni dal rischio idraulico e idrogeologico; effettua la manutenzione e la gestione dei corsi d’acqua e progetta lavori e nuove opere. L’attività ordinaria è finanziata dal tributo di bonifica e dai finanziamenti pubblici per le nuove opere. Con legge regionale (79/2012) sono state ridefinite funzioni, competenze e organizzazione territoriale in materia di bonifica.

Il Consorzio Medio Valdarno, ha spiegato Bottino, opera in base alle norme del proprio Statuto, approvato con delibera il 17 ottobre 2017. Interessa sei province (Firenze, Prato, Pistoia, Siena, Pisa, Arezzo) su un totale di 3mila 359, 44 chilometri quadrati.

Le attività del Consorzio sono programmate in uno specifico Piano che definisce i diversi interventi tra cui quelli riferibili alla manutenzione ordinaria del reticolo di gestione e delle opere di bonifica, le casse di espansione, la manutenzione straordinaria, le opere idrauliche, le attività di esercizio e vigilanza sulle opere di bonifica e quelle a supporto delle province, le nuove opere pubbliche di bonifica e idrauliche.

Il presidente ha relazionato poi sul percorso “assolutamente trasparente” di riassetto organizzativo delle sedi: “L’unico immobile che risponde alle nostre esigenze è l’ex palazzina della Regione in viale Toscana che tuttavia non compreremo anche per non gravare sui consorziati” ha detto Bottino specificando che il canone di locazione ammonta a 395 mila euro più iva, “non abbiamo ancora firmato” ha aggiunto. Tra le ragioni che hanno spinto l’ente ad una nuova collocazione, anche la volontà di ottimizzare compiti e funzioni dei dipendenti: “Molti sono collocati in sedi diverse ma per svolgere le proprie funzioni devono continuamente spostarsi” ha spiegato ancora il presidente aggiungendo: “dopo lo sfratto della sede di viale Verdi (l’affitto scade a fine maggio ndr), abbiamo pensato ad un Piano di razionalizzazione e riassetto organizzativo funzionale alle diverse attività e ai compiti che del personale impiegato”.

Bottino ha infine aggiunto che nel Piano è inserita anche la nuova sede consortile di Pistoia ancora da individuare.

"I Consorzi di Bonifica, e il Consorzio Medio Valdarno nel caso specifico, non possono fare operazioni immobiliari, tanto meno con i soldi delle bollette che chiedono ai toscani, bollette che continuiamo a ritenere illegittime. Per questo chiediamo che le operazioni immobiliari che il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno ha intenzione di portare avanti, vengano bloccate sul nascere". È quanto chiedeva il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, in un ordine del giorno che porta la sua prima firma, approvato tre settimane fa all'unanimità in aula. "Purtroppo, dall'approvazione dell'ordine del giorno - osserva Stella - nulla è cambiato.

Il CdB Medio Valdarno ha intenzione di prendere in affitto da una fiduciaria una sede nel Comune di Firenze, per un costo di 395.000 euro annui. Il Consorzio ha anche immobili di proprietà, tra cui la sede di Pistoia". "Vogliamo capire la strategia relativa agli immobili e alla motivazione che spinge a prendere in affitto una sede del valore di 395.000 euro - sottolinea il capogruppo di Forza Italia -. Serve estrema chiarezza sulle procedure. Prima di prendere in affitto una nuova sede, dobbiamo verificare la reale esigenza e se l'affitto in questione è congruo con i prezzi di mercato".

Al presidente il capogruppo di opposizione ha chiesto quali sedi esattamente si intende lasciare e se il Consorzio ha rapporti in essere con la società Sogest spa. Su questo ultimo punto il presidente ha rassicurato: “Non abbiamo nessun tipo di rapporto. Il contratto di locazione è complesso e per evitare di commettere errori ci siamo avvalsi della consulenza di professionisti”. Per meglio rispondere ai quesiti posti dal consigliere Stella, Bottino si è reso disponibile ad inviare una documentazione dettagliata.

Federica Fratoni (Pd) ha ricordato la legge di razionalizzazione dei consorzi “voluta per seguire un principio semplice: ogni euro deve essere speso per le funzioni che questi enti svolgono”. Sulla nuova sede operativa la consigliera ha precisato che un acquisto, invece di una locazione, avrebbe “patrimonializzato i beni del Consorzio”. L’operazione, definita “discutibile”, non trova in definitiva d’accordo la consigliera che ha aggiunto: “Non capisco perché si decide ora di lasciare immobili di proprietà per una sede faraonica a Firenze. È un’operazione da ripensare. Terremo alta l’attenzione sul punto anche in rispetto di una legge che indica precisi compiti” ha aggiunto rilevando anche che la sede operativa di Pistoia “è rinviata senza termine. Un presidio è assolutamente necessario. Vorrei sapere – ha aggiunto - se i contribuenti pistoiesi per chiedere informazioni su una cartella debbano rivolgersi a Novoli”.

Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia) ha ricordato le funzioni di indirizzo e controllo della Regione sul Consorzio: “In qualità di presidente della commissione Controllo mi riservo di acquisire tutta documentazione riferita alla nuova sede fiorentina. Mi colpiscono le dichiarazioni del presidente Bottino quando ha puntualizzato che l’immobile in Viale Toscana era già in disponibilità della Regione e quindi l’operazione dovrebbe essere, per questo, del tutto tranquilla”. Sulla locazione Capecchi ha espresso dubbi: “La rata mensile potrebbe coprire quella di un mutuo” e ha chiesto anche informazioni su eventuali altri immobili esaminati.

“L’attività dei consorzi è molto importante e forse sfugge alla percezione dei cittadini” ha detto Anna Paris (Pd) augurandosi che nel Piano di riorganizzazione entri di diritto anche il territorio senese. Rassicurazioni sul punto sono state fornite da Bottino che ha parlato di “impegni costanti soprattutto in Valdelsa”.

Marco Niccolai (Pd) ha chiesto approfondimenti sulle funzioni amministrative nel territorio pistoiese ma anche su quelle più operative del Consorzio stesso.

Notizie correlate
In evidenza