Conclusa con successo France Odeon

Un'undicesima edizione al top, tra star del cinema, film d'autore e un forte incremento di pubblico. Premiati i film Mon Chien Stupide, Camille, Les Miserables, La vie scolaire e Un divan à Tunis.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2019 19:44
Conclusa con successo France Odeon

Al Cinema La Compagnia di Firenze si è appena conclusa l’undicesima edizione di France Odeon (29 ottobre-1 novembre) che ha coinvolto un pubblico di tutte le età, addetti ai lavori, importanti ospiti internazionali e istituzionali in quattro giorni intensi di cinema francese di qualità. La giuria, composta da Conchita Airoldi (produttrice), Roberta Mattei (attrice), Massimo Ghini, Serafino Fasulo (documentarista) e il gruppo musicale Bowland, ha assegnato il Premio Foglia d’Oro Manetti Battiloro a Mon Chien stupide di Yvan Attal, con Charlotte Gainsbourg, mentre il Premio Foglia d’Oro della giuria è andato a Camille di Boris Lojkine.

L’ambito Premio Foglia d’Oro Giovani, che rappresenta l’orientamento dei giovanissimi spettatori in quanto assegnato da una giuria di studenti liceali, è stato vinto da Les misérables di Ladj Ly.

Il Premio Foglia d’Oro del Pubblico è andato a La vie scolaire, di Grand Corps Malade e Mehdi Idir.

Con l’intento di coinvolgere l’intero territorio regionale è stato costituito il Premio Regards Méditerranéens, un riconoscimento particolarmente significativo che sottolinea l’apertura della Toscana verso il “Mare Nostrum” simbolo di unione tra tutti i popoli che si affacciano sulle coste mediterranee. Il premio è stato consegnato dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Livorno Silvia Viviani alla regista Manele Labidi per il film Un divan à Tunis.

Inoltre nelle giornate di France Odeon 2019 sono stati assegnate due Foglie d’oro d’onore. La prima a Myriam Bru - consegnatale da Chiara Francini- per la sua straordinaria carriera che l’ha vista interprete d’importanti film italiani e francesi. La seconda foglia d’oro d’onore a Valeria Golino che l’ha ricevuta in occasione della presentazione del film Dernier Amour, di Benoît Jacquot. Mentre il premio L’Essenza del Talento assegnato in collaborazione con Ferragamo Parfums è stato attribuito a Zita Hanrot, in quanto astro nascente del cinema francese.

La cerimonia di chiusura ha visto protagonista sul palco del Cinema La compagnia “l’ambasciatrice” di France Odeon Benedetta Porcaroli, che assieme al direttore Francesco Ranieri Martinotti e il nuovo presidente Enrico Castaldi, ha dato appuntamento al numeroso pubblico all’edizione del prossimo anno.

Fra gli illustri ospiti del mondo del cinema e delle istituzioni che hanno assistito alle numerose proiezioni ci sono stati l’ambasciatore francese in Italia Christian Masset e l’ambasciatrice italiana in Francia Teresa Castaldo, con la loro presenza hanno ribadito il rapporto di stretta vicinanza fra i due Paesi dal punto di vista culturale e hanno sottolineato il ruolo del festival francese di Firenze nei rapporti tra le industrie cinematografiche dei due paesi.

Un interessante momento di riflessione e approfondimento è stato il simposio Il restauro DNA franco-italiano: dall’arte al cinema, che come ogni anno ha riunito importanti addetti ai lavori di entrambi i Paesi in un tavolo di lavoro e di discussione. Il tema è stato ispirato dai lavori di ristrutturazione seguiti al devastante incendio di Notre-Dame, effettuati anche con il supporto tecnico di esperti italiani. Nel corso della mattinata del 30 ottobre si sono susseguiti gli interventi di Gianluca Farinelli (Cineteca di Bologna), Manon Hansemann (Direttrice Istituto francese di Firenze), Ronald Chammah (Regista e produttore), Stefano Casciu (Direttore del Polo museale Toscana), Carlo Blasi (Architetto ed esperto in restauro impiegato nella ricostruzione di Notre Dame), Steve della Casa (giornalista di Hollywood Party) Francesco Ranieri Martinotti (Direttore del France Odeon), Enrico Castaldi (Presidente del France Odeon), Riccardo Zucconi (Presidente emerito del France Odeon).

Nel corso del dibattito l’architetto Carlo Blasi ha mostrato le impressionanti foto inedite dell’intricato intreccio di tubi fusi dell’impalcatura di Notre-Dame da dove presumibilmente è scaturito l’incendio. Lo smontaggio di questa struttura deformata rappresenta uno degli ostacoli principali all’avvio definitivo dei lavori di restauro della cattedrale.

Per quanto riguarda l’affluenza del pubblico il festival ha avuto un incremento del 20% di spettatori rispetto ai primi quattro giorni del 2018, con due proiezioni che hanno registrato un tutto esaurito.

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