Circoli ricreativi: scoppiano polemiche

Andrea Del Sarto e Arci di Castello: le posizioni di Lega, Fratelli d'Italia, presidente Quartiere 5 e SPC

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2021 17:20
Circoli ricreativi: scoppiano polemiche

“Apprendiamo dalla stampa – affermano i consiglieri Bussolin, Draghi, Chelli e Sirello – che la Direzione Patrimonio del Comune di Firenze, con provvedimento dirigenziale n. 05163 del 27 agosto 2021 ha ordinato al Circolo S.M.S. Andrea Del Sarto di rilasciare immediatamente, e comunque non oltre trenta giorni, l’immobile di proprietà comunale posto in via Manara n. 12 in cui da sempre esercita la propria attività, a causa del mancato pagamento dell’indennità di occupazione per un importo di oltre un milione di euro e di un accordo sulla concessione che da ben cinque anni, da quando cioè il Comune ne ha acquisito la proprietà del demanio, non è mai arrivato”

“Siamo felici che finalmente – continuano – l’Amministrazione abbia aperto gli occhi e si sia deciso ad intervenire. Peccato che, non molto tempo fa, portavamo alla luce un’altra situazione, quella del Circolo Arci di Castello, occupante senza titolo di un’immobile di proprietà comunale, mai decisosi a pagare l’indennità di occupazione di circa ottomila euro annui. L’11 giugno 2021, in risposta ad una interrogazione dei consiglieri Chelli e Sirello, la Direzione Patrimonio aveva sostanzialmente ribadito, per l’ennesima volta, che la sottoscrizione della concessione con il Circolo per la regolarizzazione della sua posizione era subordinata al pagamento dei canoni pregressi (oltre quaranta mila euro) ovvero all’impegno ad un loro pagamento rateizzato”.

“Chiediamo quindi con forza che il Comune si decida ad intraprendere la propria azione anche nei confronti della Casa del Popolo di Castello. I circoli ricreativi hanno fortemente sofferto i mancati introiti dovuti alle restrizioni negli ultimi tempi, ma questa situazione va avanti da molto tempo, da prima ancora che la pandemia portasse i suoi effetti. Non possono esistere associazioni di serie A e di serie B in base all’ideologia. Diritti e doveri uguali per tutti”.

“Trasecolo nell’apprendere di nuove dichiarazioni dei consiglieri Federico Bussolin e Matteo Chelli della Lega e di Angela Sirello di Fratelli d’Italia. Nel caso del circolo Arci di Castello, in maniera chiara e trasparente – replica il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli – come già risposto attraverso atti ai consiglieri, l’amministrazione comunale, attraverso l’opera dell’assessore al patrimonio Alessandro Martini, la direzione patrimonio ed il Quartiere 5, e anche grazie alla disponibilità del circolo, è arrivata a precisare, in maniera conforme, l’attuale stato normativo e regolamentare ed a chiarire in modo netto la legittimità del circolo a permanere con la sua attività nell’immobile.

Non si riesce a capire l’ostilità – prosegue il presidente Balli – nei confronti di un circolo che ha intrapreso la strada del rispetto delle regole e si è dimostrato serio e affidabile relativamente al percorso fatto con l’amministrazione perfezionatosi alcune settimane fa”.

Anche Sinistra Progetto Comune prende posizione: “Il Consiglio comunale ha votato un impegno a favore delle realtà associative, culturali e mutualistiche che sono nate sul nostro territorio anche prima della nostra Repubblica: sono storie del nostro territorio sopravvissute al nazifascismo.L’Andrea Del Sarto – ricordano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu con i consiglieri di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 2 Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli ed il consigliere di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 5 Vincenzo Pizzolo – non fa parte del circuito ARCI, ma ecco che le destre chiedono di “pensare” alla realtà storica di Castello: due spazi trasformati in Case del Fascio da chi ha trascinato il Paese nella seconda guerra mondiale e nel nazifascismo.Al centrosinistra vogliamo dare tutte le responsabilità che ha, non per polemica, ma perché rischiamo di vedere sparire parti importanti della nostra città e occorre che la politica non resti in timido silenzio.La crisi di queste realtà viene da prima della pandemia Covid-19? Certo.

Infatti le responsabilità di chi non ha saputo aiutare chi pratica la solidarietà e la socialità dal basso – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – vengono da altrettanto lontano. Però è chiaro che questa crisi sanitaria rende più difficile qualsiasi soluzione. Storicamente è curioso che edifici sottratti dallo stato fascista vengano oggi “reclamati” dalla parte pubblica, senza adeguata sensibilità e consapevolezza di ciò che è stato.Per questo depositeremo una mozione, che impegni la Giunta a trovare soluzioni che garantiscano all’Andrea Del Sarto la possibilità di rimanere un circolo e non trasformarsi in altro, ribadendo un indirizzo già espresso da Palazzo Vecchio, a favore di tutte le realtà simili.

Non si può “aprire una crisi” senza offrire soluzioni.Giù le mani dai circoli e dalle case del popolo. La socialità fuori dalle logiche del profitto non piace? Non deve essere un problema di chi generosamente la pratica, ma anzi – concludono Palagi, Bundu, Palandri, Gengaroli e Pizzolo – dovrebbe avere sostegno costante e quotidiano”.

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