Chiude così la Provincia di Firenze, Barducci a testa alta

Il Presidente: “Si poteva avere più coraggio nel riformare le Province”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2014 13:12
Chiude così la Provincia di Firenze, Barducci a testa alta

Ultima assemblea consiliare nella sala Quattro Stagioni di Palazzo Medici Riccardi alla presenza dei sindaci della futura città metropolitana e del personale della Provincia

“La montagna della riforma ha partorito come risultato un topolino. Il legislatore poteva certamente avere più coraggio, cosa che da anni come amministrazione e consiglio provinciale abbiamo più volte sottolineato e proposto. Le uniche sollecitazioni in tal senso sono arrivate dai Comuni, in particolar modo quelli che sono riusciti ad arrivare, positivamente, ad un rinnovamento attraverso l’unione e la fusione”. Così il presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci nel suo intervento nell’ultimo Consiglio Provinciale che si è svolto questa mattina alla presenza dell’intera assemblea di Palazzo Medici Riccardi, ed a cui hanno preso parte anche molti sindaci del territorio fiorentino.

“Chi arriverà a gestire la futura Città Metropolitana, in particolar modo quei sindaci che siederanno nel futuro consiglio, deve sapere che avrà da gestire tre questioni: innanzitutto di adempiere il suo mandato in assoluta terzietà territoriale, perciò amministrare con capacità di sintesi autorevole, che non significa imporre decisioni; in secondo luogo dovrà rinnovare il sistema territoriale e spingere verso una ridefinizione che possa tendere verso l’area vasta; per ultimo, ridefinire e stabilire un rapporto con la Regione, necessario per non far soffocare, fin da subito, l’esperienza della Città Metropolitana”.

“Infine – spiega Barducci – voglio solo dire che concludo questa consiliatura con due certezze personali: di aver lavorato e portato a termine questa esperienza a testa alta e con dignità. Continuo, nonostante tutto, ad avere speranza per il futuro, magari non nostro, ma della classe politica che gestirà questo territorio”.

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