Cassettai fiorentini ovvero l'origine dei gadget turistici

Sono 14 e hanno resistito alla tentazione di "svendere". Dalla cassetta all’impresa, i cassettai festeggiano 110 anni di attività e danno vita all’Associazione “Cassettai Storici Fiorentini”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2019 16:45
Cassettai fiorentini ovvero l'origine dei gadget turistici

Sono stati i primi a scendere in Piazza, almeno con l’idea di vendere gadget turistici ad inizio secolo (scorso!). E’ infatti dal 1909 che i cassettai fiorentini vendono nelle principali piazze storiche della città.

All’inizio lo facevano al Duomo, vestiti di tutto punto, e proponevano i laporelli, i tipici libretti a fisarmonica con le foto di Firenze, i bronzini, ovvero le riproduzioni dei monumenti, palazzi e chiese, e il mosaico bizantino ovvero i bracciali, pendenti, spille in lega di ottone in cui erano incastonati, a mosaico, frammenti di vetro colorato.

I cassettai esponevano i loro prodotti in un contenitore a forma di cassetta ed è proprio da quello che hanno preso il nome.

Da allora si sono succedute ben tre generazioni che hanno vissuto il Fascismo, la guerra, l’alluvione, e, più recentemente, il boom del turismo “mordi e fuggi”.

Oggi i cassettai sono 14, tutti titolari di attività e tutti fiorentini che finora hanno fortunatamente resistito alla tentazione di “svendere” la loro attività anche perché si considerano, a torto o ragione, ancora una risorsa per la città.

Non solo da un punto di vista commerciale, ma soprattutto in termini di presidio territoriale e di riferimento per i nuovi e assai consistenti flussi turistici (ognuno di loro “fornisce” oltre 400 informazioni al giorno!).

Oggi la nuova sfida dell’associazione, a cui hanno aderito naturalmente tutte e 14 le imprese del turno, con l’obbiettivo di far crescere questa “partnerschip”con la città e tutto quanto ci ruota attorno.

Tra i vari progetti quello di valorizzare i gadget e prodotti “Made in Italy”, favorire le iniziative a carattere sociale e sostegno onlus e no profit, sviluppare progetti di turismo sostenibile e accoglienza dei nuovi flussi.

Il gruppo dei cassettai fiorentini nasce nel 1909 e festeggia quest’anno, nel 2019, i 110 anni di attività. Un percorso condiviso e attivo; portato avanti da un gruppo di operatori che investe e crede nella crescita e nello sviluppo. – hanno affermato Massimo Lombardi Presidente dell’Associazione “Cassettai Storici Fiorentini” e Marcello Mini rappresentante dei cassettai e membro della presidenza Anva Confesercenti Firenze – Con la nascita dell’associazione si vuole rinsaldare il legame con la città; non dobbiamo dimenticare che i cassettai svolgono, anche, una funzione di assistenza e supporto ai turisti nonché di presidio territoriale”.

Tradizione, cultura, qualità e presidio del territorio sono solo alcuni dei termini che possiamo utilizzare per descrivere l’attività dei cassettai; che rappresentano un pezzo di anima della nostra città. – afferma Santino Cannamela Presidente Confesercenti Città di Firenze – La nascita dell’associazione segna un nuovo inizio e al tempo stesso il proseguimento di un lungo cammino. Confesercenti crede fortemente nelle imprese e negli imprenditori che rappresenta; ogni progetto che ha finalità di crescita e sviluppo è da sostenere in maniera attiva. Un ringraziamento va all’amministrazione comunale che è sensibile nei confronti della salvaguardia delle eccellenze della città”.

“I cassettai sono un emblema del commercio ambulante fiorentino, rappresentano una categoria storica che ha saputo tramandare un’attività tradizionale di generazione in generazione fino al giorno d’oggi. - dice Federico Gianassi, assessore comunale Commercio e attività produttive - Adesso, riunendosi in associazione, dimostrano entusiasmo, impegno e voglia di affrontare nuovi e importanti obiettivi. In uno scenario economico in costante evoluzione saper fare squadra diventa fondamentale, i cassettai ne comprendono l’esigenza e creano così una grande opportunità. Con loro come amministrazione vogliamo mantenere un rapporto proficuo e sinergico, dato il ruolo cruciale che rivestono nel tessuto cittadino e vogliamo assolutamente coinvolgerli e sostenerli”.

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