​Cassa integrazione, da Regione a Inps ossigeno per 15mila

In attesa di risorse restano altri 6200 lavoratori per ulteriori 1700 richieste avanzate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2014 15:08
​Cassa integrazione, da Regione a Inps ossigeno per 15mila

 La Regione trasmetterà all'Inps tutte le autorizzazioni di Cassa integrazione in deroga e mobilità concesse fino al 4 agosto 2014, data in cui sono entrate in vigore le nuove regole che discplinano questi ammortizzatori sociali.

"Grazie alla pressione esercitata dalle Regioni in queste settimane è stata emessa a una circolare del ministero del lavoro - spiega l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – che ci permette di trasmettere all'Inps oltre 6000 autorizzazioni di Cassa integrazione e 135 di mobilità in deroga, per un totale di 14.800 lavoratori. Si tratta di domande arrivate entro la data di entrata in vigore della nuova normativa. Ci auguriamo che l'INPS possa disporre delle risorse necessarie e mettere in pagamento le indennità per i lavoratori e le lavoratrici che le attendono da mesi ".

Resteranno in questa fase privi di autorizzazione, in attesa di nuove risorse o disposizioni ministeriali in merito, tutte le istanze che rientrano nell'ambito di applicazione della nuova normativa, che ammontano a 1700 richieste di Cig e Mobilità in deroga e coinvolgono oltre 6.200 lavoratori.

"E' urgente che a breve siano assegnati ai territori le risorse inserite dal Governo nello "Sblocca Italia" che permetterebbero di dare un'altra risposta importante. Ci auguriamo che quanto prima si possa arrivare ad una discplina uniforme per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali – prosegue l'assessore – in modo da non creare discriminazioni fra i lavoratori e rendere possibile una copertura universalistica per tutti. In tale direzione va una parte rilevante del Job Act presentato dal Governo, che potrebbe, se applicato superare una volta per tutte lo stillicidio sulle risorse e le lunghe attese dei trattamenti dovuti ai lavoratori, garantendo a tutti i dipendenti che operano in aziende che vivono periodi di crisi transitoria una risposta uguale al di là del numero degli addetti dell'azienda stessa"

In evidenza