Casa al mare, in molti hanno rinunciato, qualcuno ha colto l'occasione

 Sul totale delle località costiere il 15% dei comuni ha registrato una crescita del +13,7% delle compravendite a fine 2013

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2014 14:02
Casa al mare, in molti hanno rinunciato, qualcuno ha colto l'occasione

Il centro studi di Casa.it ha mappato i comuni costieri che hanno registrato un segno positivo nelle compravendite: il mercato delle seconde case in Toscana non è sicuramente uscito dalle secche della crisi. Dei circa 30 comuni costieri della Regione quelli che hanno registrato un segno positivo nelle compravendite sono stati solo 3, di cui uno localizzato sull’isola d’Elba. Forte dei Marmi, Marciana Marina e Monte Argentario compaiono dunque nella lista dei 68 Comuni costieri italiani che hanno fatto registrare segnali di ripresa nelle compravendite immobiliari.Spiagge insolitamente deserte, ombrelli aperti e ombrelloni chiusi: a giugno e luglio il panorama autunnale offerto da gran parte delle località costiere del nostro Paese ha guastato le ferie dei vacanzieri e seminato lo sconforto in quanti vivono di turismo e commercio.

La delusione per questa estate che stenta a decollare, però, non si riflette nel settore immobiliare, che in molte delle più rinomate località balneari negli scorsi mesi ha fatto vivere agli operatori una stagione di lavoro sopra le previsioni. Il cauto ottimismo che si respira nel mercato immobiliare trova conferma nei dati sulle contrattazioni dell’Agenzia delle Entrate per le oltre 600 località costiere italiane.

Il Centro Studidi Casa.it, il portale immobiliare numero uno in Italia, analizzando i dati, ha riscontrato che dopo anni di segnali negativi, in alcune delle regioni con un alto tasso di seconde case al mare gli scambi sono positivamente cresciuti; sul totale dei comuni costieri, infatti, il 15% circa (96 Comuni su 640) ha registrato a fine 2013 una crescita media delle compravendite del +13,7%. Il mercato sembra dare, quindi, qualche segnale di ripresa dopo un periodo di forte discesa degli scambi provocato dalla scomparsa della domanda che di conseguenza ha elevato il surplus di offerta e abbassato i prezzi di vendita

Come si spiega questa ritrovata vivacità?La variabilità dei risultati non offre una chiave di lettura univoca, lasciando intravedere, piuttosto, un mix di fattori specifico per ciascuna località” - dichiara Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it. “È indicativo, tuttavia, che nella maggioranza dei casi l’aumento negli scambi sia stato preceduto da un riallineamento verso il basso dei prezzi di vendita compreso in un intervallo fra il -18% e il -25%. Solitamente, nel momento in cui la domanda giudica i prezzi interessanti, infatti, ripartono le compravendite.

Focus sulla costa toscana

Il mercato delle seconde case in Toscana non è sicuramente uscito dalle secche della crisi. Dei circa 30 comuni costieri della Regione quelli che hanno registrato un segno “+” nelle compravendite sono stati solo 3, di cui uno localizzato sull’isola d’Elba. Forte dei Marmi, Marciana Marina e Monte Argentario compaiono dunque nella lista dei 68 Comuni costieri italiani che hanno fatto registrare segnali di ripresa nelle compravendite immobiliari.

In termini puramente numerici, Monte Argentario risulta il comune più attivo con 130 compravendite concluse e un aumento degli scambi del 20% con una diminuzione dei prezzi di vendita del 23% rispetto ai massimi. Seguono Forte dei Marmi con 111 e Marciana Marina con 21. Dal punto di vista della variazione percentuale, tuttavia, la località turistico-balneare elbana può ben sorridere, avendo fatto segnare un rotondo +32,7%.

La ripresa negli scambi in queste località sembra essere stata favorita dalla forte diminuzione nei prezzi di vendita, che in questi anni hanno visto il loro valore medio scendere quasi del 22%. A Forte dei Marmi alla fine dell’anno scorso le abitazioni scambiate hanno finalmente fatto registrare un aumento che non avveniva da 5 anni: gli scambi sono cresciuti del 17% a fronte di una discesa dei valori media del 20% rispetto al periodo “top” di mercato (metà anni 2000).

Nell’ultimo ano i prezzi del Forte hanno comunque ancora registrato una discesa di quasi 5 punti percetuali, il che significa che il processo di “repricing” non è ancora terminato.

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