Molti militari, tanti civili dell'Istituto Geografico Militare di Firenze “stretti” attorno al ricordo dei colleghi scomparsi: Leonardo Sensitivi e Tiberio Ghelardini, due delle tre vittime dell'incidente accaduto il 15 giugno scorso a Ventimiglia, mentre erano in servizio. Nell'occasione, si registrò anche il ferimento di un altro tecnico dell'ente fiorentino.
Per non dimenticare, al fine di onorare la memoria, questa mattina l'Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori ha celebrato la Santa Messa all’interno della Basilica della Ss.ma Annunziata.
Nell’omelia proclamata, il Cardinale ha sottolineato il valore sociale dell'impegno e del lavoro dei membri dell'Istituto che è ente dell’Esercito Italiano: “Sta a voi segnare con chiarezza i confini, descrivere con esattezza la natura dei luoghi e le loro connessioni: un grande sforzo per dare figura alla verità dei territori e quindi un significativo contributo alla conoscenza e all’identità delle comunità che li abitano, un apporto decisivo a definirle in sé stesse e nel rapporto con la natura, con la cultura, con la storia. Ve ne deve essere grata la società italiana e dovete essere fieri del contributo che offrite alla sua comprensione e più ampiamente alla verità”.
Le parole del prelato, che sono risuonate in un clima di commozione, hanno rimarcato tutto il senso di solidarietà e condivisione: “il vostro è un impegno che quindi va al di là anche della sua dimensione di prestazione di lavoro e vi coinvolge come persone, nella vostra collocazione nella società. Un impegno della persona che è giunto fino al sacrificio nel caso dei vostri colleghi Leonardo e Tiberio, caduti in servizio nell’incidente occorso a Ventimiglia il 15 giugno scorso. Li ricordiamo al Signore perché li accolga nella sua pace”.
In conclusione, il riferimento al valore del dolore: “il dolore unisce, perché ci richiama tutti alla nostra fragilità, ma chiede che la stessa unità venga sperimentata ogni giorno nei nostri rapporti umani e va indirizzata verso il compimento del bene. Sento di potervi spronare a continuare a vivere così il vostro servizio, nella consapevolezza dell’appartenenza all’Istituto Geografico Militare e, in prospettiva più ampia, alla nostra comunità nazionale, a cui è indirizzato il vostro lavoro”.
Il Generale di Corpo d'Armata Massimo Panizzi, Comandante dell’Istituto Geografico, ha ringraziato il cardinale per i concetti espressi e per la vicinanza dimostrata all'istituzione.
fonte: diocesi di Firenze