Caos traffico: rimborsare gli utenti colpiti dai disservizi?

Le aziende dell’alimentare danneggiate dalla situazione di autostrade e superstrade

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2021 23:40
Caos traffico: rimborsare gli utenti colpiti dai disservizi?

Un traffico sempre più soffocante caratterizza molte strade toscane. Vi sono i lavori in corso sulla Fi-Pi-Li, i cantieri sulla A1 del tratto Firenze Sud e Firenze Scandicci con il casello di Firenze Impruneta chiuso.

Solo per fare qualche esempio sulla A11 Firenze-Pisa nord, nelle due notti consecutive di lunedì 19 e martedì 20 luglio, con orario 22:00-6:00, sarà completamente chiusa la barriera di Pisa nord, in entrata e in uscita, per consentire programmati lavori di manutenzione agli impianti.

E per consentire programmati lavori di pavimentazione, in orario notturno, sarà chiusa la stazione di Capannori, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

-nelle due notti consecutive di martedì 20 e di mercoledì 21 luglio, con orario 22:00-6:00, in uscita per chi proviene da Firenze;-dalle 22:00 di giovedì 22 alle 6:00 di venerdì 23 luglio, in entrata verso Firenze.

Ma code chilometriche, rallentamenti e blocchi caratterizzano anche la viabilità alternativa a questi percorsi, in particolare quella cittadina di Firenze e Prato, l’Autopalio Firenze Siena, la Bientinese, l’A11 Firenze Mare e la Tirrenica.

Molti i disagi per le persone che restano intrappolate nel traffico, ma anche per le imprese.

Massimo Peruzzi, presidente di Confartigianato Pasticceri Toscana, che svolge la sua attività a Prato sottolinea che: “Tutte le imprese del settore alimentare, come le pasticcerie, che consegnano i prodotti con mezzi a temperatura controllata, sono gravemente danneggiate. Il trasporto degli alimenti freschi è svolto su gomma- continua Peruzzi- e attività come i catering per gli eventi e le cerimonie, la ristorazione o quelle che forniscono pasti consegnando al cliente stanno subendo perdite sensibili. Attività come la mia che devono consegnare un prodotto fresco al cliente in due o tre ore – evidenzia l’esponente di Confartigianato Imprese Toscana-, a causa della situazione, non possono rispettare i tempi di consegna perché i mezzi sono bloccati nel traffico. I ritardi nelle consegne mettono a rischio anche la qualità dei prodotti acquistati dai consumatori”.

Massimo Peruzzi poi parla dei maggiori costi che le imprese del settore alimentare devono sostenere a causa della situazione del caos traffico: “I camion o i furgoni a trasporto refrigerato, che rimangono in fila per ore al caldo di questi giorni, sono soggetti a maggior usura, consumano più carburante e vi è il rischio che i compressori e i frigoriferi vadano sotto pressione e che si guastino, con la conseguente perdita della merce. In alcuni casi, a causa dei blocchi alla circolazione, le autorità hanno ordinato lo spegnimento dei motori dei mezzi e quindi le aziende hanno perso interi carichi”.

“Noi imprenditori ci siamo trovati improvvisamente a subire le conseguenze di questa situazione senza poter fare nulla. Le istituzioni e chi ha la responsabilità diretta sulle infrastrutture, avrebbero dovuto informarci per tempo e prevedere i gravissimi disagi, anche economici, che stiamo affrontando” conclude Massimo Peruzzi.

"Il disservizio fatto registrare da Autostrade per l’Italia nei pressi di Firenze, con oltre 16 chilometri di coda, è inaccettabile per gli utenti e merita una riflessione approfondita tanto più dopo l’ingresso della società concessionaria nell’alveo delle società di Stato. Va poi detto con chiarezza che è giunta l’ora che le autostrade rimborsino automobilisti e camionisti quando il ritardo supera un certo periodo di tempo a causa di lavori mal programmati, come ad esempio accade con le Ferrovie dello Stato, anch’esse pubbliche". Lo afferma il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli.

"Recentemente si leggono di frequente notizie in cui Autostrade per l’Italia annuncia nuovi fantomatici e avveniristici servizi, distraendosi dal compito che lo Stato ha loro affidato e che è quello di manutenere e sviluppare la rete e le sue infrastrutture. - aggiunge - Servono meno chiacchiere e più manutenzioni di ponti e viadotti, meno annunci e migliore gestione delle tratte senza bloccarle a causa di lavori mal programmati e mal gestiti".

"Proprio mentre gli automobilisti e i camionisti erano imbottigliati in 16 chilometri di coda, - sottolinea Donzelli - Autostrade per l’Italia lanciava su Instagram un video pubblicitario a pagamento di una nuova società denominata 'Free to X' che dovrebbe gestire i rimborsi agli automobilisti. Speriamo di non aver capito bene, ma pare proprio che Autostrade sarà l’unica società al mondo che per rimborsare il consumatore anziché accreditargli i soldi sul sistema di pagamento utilizzato lo costringerà a scaricare un app apposita con l’intento di acquisire i suoi dati per poi proporgli altre iniziative commerciali, come le polizze Rc auto, i pacchetti per la manutenzione ed altro.

E' come se dopo aver comprato uno smartphone sul sito della Apple o della Samsung ed averlo restituito nei termini previsti per il recesso, anziché accreditare il rimborso sulla carta di credito utilizzata per il pagamento si chiedesse al consumatore di scaricare un'apposita app della società produttrice fornendogli tutti i propri dati. La società concessionaria dello Stato, che da qualche mese è essa stessa di proprietà pubblica, non dovrebbe distrarsi in attività estranee alla concessione, - conclude Donzelli - ma concentrarsi sulla sicurezza e fluidità della rete".

In evidenza