Calcio Storico: Cappelli, Lapi, Petragallo e Valleri sul futuro della Tradizione

Abbiamo provato ad offrire alcuni spunti di riflessione per capire dove può arrivare il calcio Storico Fiorentino: adesso sentiamo cosa ne pensano i protagonisti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2015 15:17
Calcio Storico: Cappelli, Lapi, Petragallo e Valleri sul futuro della Tradizione

di Antonio Lenoci e Massimo Capitani

Istituzioni e categorie economiche sarebbero interessate a sviluppare le potenzialità del tradizionale evento fiorentino: opportunità non mancano e con il supporto tecnico tante idee allo studio potrebbero persino diventare realizzabili. Ampliare le tribune attuali o spostarsi da piazza Santa Croce ed avere spalti più capienti, fino ad aprire la competizione ad altre squadre e promuovere l'evento in modalità Social e Multimediale sono solo alcune delle strade percorribili. In fin dei conti, come ha spiegato a Nove da Firenze il presidente nazionale Fiavet, Jacopo De Ria, si tratterebbe di offrire al pubblico internazionale un prodotto locale ed ogni prodotto nuovo messo sul mercato necessita della opportuna presentazione, promozione e gestione.Ma Firenze vuole crescere? Per crescere occorre osare.

L'importante è non stravolgere il senso della tradizione, ma per quanto riguarda le prospettive sono in tanti a voler mettere in moto un nuovo ciclo di rinascita.Massimo Capitani, "occhi, cuore e voce" di Nove da Firenze per il Calcio Storico Fiorentino, con l'aiuto della splendida Monica Caleffi hanno provato a sondare il terreno incontrando alcuni tra i calcianti maggiormente rappresentativi dei 4 storici rioni. I "Colori" hanno accolto i reporter di Nove.Pietro Cappelli, calciante di parte Azzurra, ha raccontato di avere personalmente proposto, al Presidente Pierguidi ed a Belgiorno, presidente Palla grossa di Prato, di gestire una squadra per regione e dare vita ad un Torneo nazionale.

Dove? "Nell'ambito della chiacchierata è stata proposta, in alternativa alla piazza, la location delle Cascine. Il progetto però non è andato in porto", ma Pietro condivide l'iniziativa di Nove da Firenze e sarebbe disponibile a fare la sua parte per far crescere il Torneo cittadino.Fabrizio Valleri di parte Bianca ha detto "Il Calcio Storico ha potenzialità enormi, lo sappiamo benissimo noi calcianti che viviamo nei quartieri, pensate che il fotografo del Foto giornalismo Torrini, mi ha confidato che le vetrine del suo negozio, dove sono esposte le foto del Calcio Storico, sono una delle mete preferite dalle guide turistiche".Un passo concreto che il Comune di Firenze potrebbe intanto fare? "A noi Quartieri basterebbe che il Comune ci desse maggior autonomia degli spazi assegnati per favorire, con la partecipazione alle iniziative, l'aggregazione e la socializzazione, condizioni essenziali affinché il quartiere rimanga vivo".Pensare di poter fare anche altre partite? "Sono favorevole a delle esibizioni fra noi - che poi sono sempre partite molto sentite - che durante l'anno affianchino il Torneo tradizionale, come quelle che abbiamo fatto ad Urbino.

C'era stata anche la proposta di allargare ad altri quartieri, oltre ai quattro esistenti, ma sono dubbioso. Io il Calcio Storico l'ho conosciuto così e dovrei confrontarmi con gli altri. E poi.. è vero che si giocano solo tre partite l'anno, ma noi ci prepariamo per tre mesi con il carico di lavoro e lo stress che ne consegue. Quando smetterò di giocare la mia famiglia respirerà".Fuori da Santa Croce cambierebbe qualcosa? "Ci sono delle piazze altrettanto storiche dove si è già giocato, o comumque luoghi che pur non essendo piazze hanno visto lo svolgimento delle partite, come Boboli ad esempio.

Ci sarebbero anche le Cascine da prendere in considerazione. Allo Stadio Franchi secondo me perderebbe senso, verrebbe a mancare il contesto storico".Gianluca Lapi di parte Verde: "Il Calcio Storico a mio parere non deve lasciare le piazze storiche della città, per cui l'ipotesi dello Stadio è da escludere. Sarebbe possibile invece aumentare le partite delle vecchie glorie, dove - per via della forma fisica dei calcianti – la palla corre di più rispetto ai calcianti stessi.

In quelle partite si può comunque ritrovare l'essenza del Calcio Storico".Disputare più tornei in un anno? "Significherebbe, visto la preparazione che si deve sostenere per un singolo torneo, che i calcianti dovrebbero allenarsi per molti mesi l'anno e così diventerebbero semiprofessionisti".Squadre diverse? "Ho partecipato ad una partita di fight football, con regole più o meno simili a quelle del Calcio Storico, abbiamo giocato contro una rappresentativa di Roma.

È un'esperienza che si può ripetere, ma è un'altra cosa".Massimiliano Petragallo rappresentante di parte Rossa: "Il Calcio Storico deve rimanere nelle piazze storiche di Firenze, sarebbe bello se il Torneo si giocasse nella piazza della squadra che ha vinto il Torneo".Lo Stadio Artemio Franchi, quando la Fiorentina si trasferirà? "No, è improponibile, te lo immagini giocare con quello che vende le coca cola..".Giocare più volte l'anno? "Giocarsi tutto una sola volta l'anno rende tutto più bello, anche se quando perdi giocheresti il giorno dopo, certo bisogna tener conto che noi ci pensiamo un intero anno, oltre ad iniziare ad allenarci molti mesi prima".Allargare il torneo con squadre di altre città? "Se quest'anno si è giocato ed è andato tutto bene lo si deve più al buonsenso dei calcianti, più che alle nuove regole che poi non aggiungono niente alle vecchie. Il buonsenso viene dai calcianti di Firenze, che hanno a cuore che il Torneo sia regolare e che si veda il bel gioco.

Coinvolgendo altre squadre avresti nuovi “stranieri” che avrebbero più a cuore la loro immagine che il bene del Torneo e di Firenze".Essere seguiti dai network televesivi sarebbe un'opportunità? "Perderemmo la nostra autonomia. Se arriva il business, arrivano anche le regole, gli obblighi su quando e come giocare, un po' quello che succede nella serie A".Il presidente Michele Pierguidi, dopo aver sollevato le sorti del Torneo sembra motivato a fare ulteriori passi in avanti.

La riunione programmatica, come dichiarato a Nove da Firenze, può essere un punto di partenza per mettere in calendario i vari eventi che accompagnano la città al Torneo 2016.Protagonisti ed appassionati sembrano pronti non solo a raccogliere la sfida, ma anche ad impegnarsi affinché, come sottolineato a Nove da Filippo Giovannelli che ha preso in carico la gestione del Corteo Storico, Firenze possa riconoscersi sempre di più nella  Partita dell'Assedio che ha dato i natali alla manifestazione, coinvolgendo il più possibile i fiorentini della nuova generazione, non solo come figuranti ma anche come protagonisti di ogni singola figurina che compone uno splendido mosaico scenografico.Foto di Monica Caleffi

Foto gallery
In evidenza