Domenica prossima 27 settembre alle 17 alla Certosa di Firenze (località Galluzzo) si terrà una Lectio del professor Massimo Cacciari in occasione dei festeggiamenti per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri che cadranno il prossimo anno 2021 (Dante nacque a Firenze nel 1265 e morì a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre 1321).
Il titolo della Lectio è: 'DANTE ALIGHIERI. Ragione. Politica. Profezia'.
Cacciari, 76 anni, notissimo filosofo, politico, accademico e opinionista italiano, ex sindaco di Venezia, è un profondo conoscitore del poeta fiorentino. Ne ha parlato e ne parla sempre con grande profondità nei suoi libri e attraverso gli altri mezzi di comunicazione.
Questa la modalità di accesso e partecipazione: PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA INVIANDO UNA MAIL CON I NOMI PER ESTESO DEI PARTECIPANTI A: certosanews@gmail.com
Massimo Cacciari terrà la lezione in particolare sulla forza rivoluzionaria di Dante, tra ragione, politica e profezia. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le Opere di Santa Croce e Santa Maria del Fiore, la stessa Certosa e l’Arcidiocesi di Firenze.
La Divina Commedia illumina Firenze di Domenico di Michelino, conservato nella Cattedrale di Firenze, è la celebre immagine pittorica scelta dagli organizzatori per promuovere l’iniziativa. “Dante può ancora illuminare la nostra contemporaneità - sottolinea don Alessandro Andreini vicepresidente dell’Opera di Santa Croce e membro della Comunità di San Leolino, a cui è affidata la Certosa del Galluzzo - L’invito è a interrogare Dante senza alcuna paura, a leggerlo nella sua asprezza senza indulgenze, a eleggerlo come interlocutore delle nostre domande più profonde e vere”.
È una profezia, quella di Dante, che non teme di proporre al proprio tempo - e da allora anche a noi - una visione nuova sia della politica che della religione. “Dobbiamo pensare quale forza rivoluzionaria abbia avuto la Commedia nella cultura del tempo di Dante, per l’affermazione di nuove esigenze religiose e politiche – sostiene Massimo Cacciari nelle sue riflessioni - L’immagine che più volte Dante ci propone come modello positivo è sempre un’unità fatta di tante singole individualità che non perdono la loro distinzione ma si compongono in nuova armonia”.
Cacciari rileggerà l’avventura umana, letteraria e spirituale dantesca utilizzando tre chiavi di lettura: la ragione, la politica e la profezia. “Dante è già al cuore della soglia critica della modernità, figura di crisi e di passaggio - sottolinea don Andreini - lo smarrimento del protagonista della Commedia, infatti, è quello dell’uomo che già coltiva le domande che faranno esplodere la grande e ben ordinata visione del mondo antico, nella quale il cristianesimo si è inserito nel modo più lineare e compiuto. Un uomo in dubbio su tutto quello che è reale, alla ricerca, appunto, di una nuova idea di ragione, una ricerca, verrebbe da dire, ancora tutta da compiersi”.