Bundu, Obbadi e la Boxe dentro e fuori dal ring

A pranzo con Leonard: Pane e Pugilato

Massimo
Massimo Capitani
23 aprile 2019 07:20
Bundu, Obbadi e la Boxe dentro e fuori dal ring

La prima volta che ho intervistato Leonard Bundu era l’Ottobre del 2011, e dopo una settimana lui era il Campione d’Europa. Avevo un registratore ed un blocco per gli appunti e mi presentai con un’ora di anticipo. Oggi - 18 Aprile 2019 - sono in leggero ritardo e visto che non voglio aumentarlo, decido di non ripassare da casa a prendere il blocco, basta il cell per qualche appunto, in fondo gli ho detto “mangiamo qualcosa e facciamo due chiacchiere di Obbadi e della riunione - detto alla vecchia maniera - del 26 Aprile”.

Non siamo soli, lui è in pausa lavoro e con noi ci sono i partecipanti del corso Bundu Boxe.

Antipasto: “Parlami della preparazione in vista del match, dell'avversario e dei prossimi appuntamenti”:

- Moha ha fatto delle belle sessioni di guanti con Ferramosca e Ionescu, che deve combattere il giorno dopo il 26 Aprile, dice Leo.

- Non conosco Ferramosca, ma Ionescu l'ho visto sia da dilettante che da professionista, un bel pugile davvero, ogni tanto si ferma troppo davanti all'avversario e si espone ai colpi.

- Sì, dice che non sente i colpi, ma è sempre un rischio rimanere lì.

- Poi a quel peso, già ne trova di pugili con il pugno pesante.

Con Moha, continua Leonard, lavoriamo molto sulla tecnica, sulla strategia, sulla varie situazione che potrebbe trovare sul ring. Per questo ci concentriamo molto sui colpitori, sulle passate.

- C'è un aspetto su cui ti sei concentrato di più?

- I colpi in serie, ora anche nei pesi mosca i pugili sono dotati di fisicità importante ed è necessario mettere più colpi a bersaglio.

- Che mi dici del suo avversario, Jerson Larios?

- Ho dato un occhio su BoxRec e ad alcuni video, è un pugile giovane ed è inserito nella categoria dei mini mosca, troveremo un accordo per farli combattere a 52 chilogrammi, visto che è un incontro senza titolo in palio. Comunque Larios è un pugile combattivo, porta diversi colpi larghi, dovremo stare attenti in uscita.

- Hai parlato con Cherchi dei prossimi match di Moha?

- Dovremmo fare questo ed un altro incontro, poi disputare qualcosa di importante a livello internazionale. Moha è in alto nella classifiche mondiali, soprattutto per la sigla IBF, dove si trova in 6° posizione. È una categoria ricca di talenti, ma Moha ha le capacità per emergere e la voglia di tirarle fuori. Ora però pensiamo a Larios.

Primo o secondo: “la serata del 26 Aprile e la vita al di là delle corde di Leonard.

- A proposito di categoria ricche di talenti, ho visto la tua intervista con Torromeo sulla categoria dei pesi welter.

- E' stato un piacere parlare con Dario, e ti confermo che Spence è per me ora il più forte. Quando l'ho affrontato io, dopo aver combattuto con Thurman, credevo che quest'ultimo avesse qualcosa in più, ma ora punto su Spence.

- Thurman sta evitando il confronto, cerca il match con Pacquiaio, una grande borsa ed un avversario per quanto fortissimo, non più al top della carriera.

- Con Spence hai disputato un grande match Leonard, dice il ragazzo seduto davanti a noi.

- Un match coraggioso, poi tutti abbiamo visto chi è diventato Spence, gli faccio eco io.

- Un match difficile, sono partito bene con quello che mi ero prefissato, ma lui continuava a crescere ripresa dopo ripresa, conclude per il momento Leonard.

Cambiando discorso: - che mi dici di questa sodalizio fra Cherchi e la Matchroom? Gli dico io.

- E' una grande occasione per il pugilato italiano ed è un peccato che non sia arrivata quando combattevo io. Lo scorso Novembre è stata una serata di boxe internazionale, con match belli, anche quelli non valevoli per i titoli, ho provato un po' di amarezza a non essere sul ring, sono felice che il 26 Aprile ci sarò ad accompagnare Moha all'angolo.

- È un modo per reinventarsi, per tornare in gioco sotto un'altra veste e per continuare ad essere il motore della boxe fiorentina.

Alle mie parole Leonard chiude con un sorriso.

Dopo pranzo: “I saluti ad Obbadi ed agli altri pugili dell'Accademia Pugilistica Fiorentina”

Sono quasi le tre del pomeriggio e Leonard deve tornare in palestra per allenare Moha e visto che è diverso tempo che non lo saluto decido di passare anch'io dall'APF.

In palestra ci sono Moha, i gemelli Diani e Manuel Mazzanti. Moha si sta facendo i bendaggi con molta cura, inserendo della gomma piuma fra benda e benda, perché come mi spiegherà, in questi ultimi giorni si allena con i guanti più leggeri, quelli usati per il match e deve prendere tutte le precauzioni per evitare infortuni alle mani.

Nella borsa che Moha ha portato in palestra ci sono le maglie del suo Team, così decido che è arrivato il momento di fare una foto. Mi lamento del colore delle T shirt, che essendo bianco non aiuta ad assottigliare le forme morbide del mio addome, e meno male che a pranzo abbiamo saltato il dolce.

Quando torno a casa penso al pezzo ed al dessert, quello lo mangeremo tutti il 26 Aprile, per festeggiare la Grande Boxe che continua ad essere protagonista a Firenze.

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