Anche Palazzo Vecchio condivide l'appello per liberare le ragazze sequestrate in Nigeria dal gruppo fondamentalista di Boko Haram: è stata infatti elaborata un’immagine che è stata diffusa sugli schermi del circuito ‘digital signage’ del Comune di Firenze (nel cortile di Palazzo Vecchio e in musei, biblioteche, infopoint, musei e teatri) e sui profili twitter @comunefi (con l’hashtag #bringbackourgirls) e facebook CittàdiFirenzeufficiale.La vicepresidente della Regione Toscana si unisce alla campagna promossa dal quotidiano Avvenire in favore di Meriam, la donna sudanese condannata a morte per apostasia. Lo scrive in un post sul suo profilo Facebook (https://it-it.facebook.com/stefania.saccardi.9) ricordando la storia di Meriam, moglie e mamma di un bimbo, incinta all'ottavo mese, condannata all'impiccagione dal tribunale di Khartum, in Sudan, perché cristiana e sposata ad un cristiano.
Essendo suo padre musulmano, il suo matrimonio è considerato adulterio. Il tribunale le aveva dato 3 giorni per aderire all'Islam, ma lei ha rifiutato e per questo è stata condannata a morte. "Nel mondo cresce la mobilitazione per salvarla - scrive la vicepresidente - e mi unisco alla campagna di Avvenire". Anche in Italia infatti è cominciata una raccolta di firme, promossa da Italians for Darfur (le sottoscrizioni si raccolgono online all'indirizzo http://www.italianblogsfordarfur.it/petizione/), da inviare al presidente sudanese Omar al-Bashir. Il quotidiano Avvenire si è fatto promotore di una campagna via Twitter con l'hashtag #meriamdevevivere e di una petizione alla quale si può aderire sul sito (http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/sudan-meriam-deve-vivere.aspx) o scrivendo all'indirizzo di posta meriamdevevivere@avvenire.it ."Meriam Yehya Ibrahim deve vivere.
La storia della 26enne sudanese incinta all'ottavo mese, e condannata all'impiccagione per aver abbracciato il cristinaesimo, mi ha scioccata e commossa. Meriam è in carcere da febbraio con l'altro figlio di 20 mesi. La loro unica colpa: nel Sudan fondamentalista, passare dall'Islam al cristianesimo è una colpa da punire con la morte. Deve crescere la mobilitazione internazionale, per spingere il governo del Paese africano a intervenire e restituire Meriam al marito e alla sua famiglia. Nel mio piccolo, dedicherò 10 secondi del tempo che avrò a disposizione nei dibattiti politici da qui alla fine della campagna elettorale, per lanciare un appello a favore di Meriam, e invito gli altri candidati a sindaco a fare altrettanto".
E' l'appello di Gianna Scatizzi, candidata sindaco di Ncd-Udc a Firenze.