Bowie Vision, a Monsummano una mostra dedicata al Duca Bianco

Grande progetto artistico nella cittadina termale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2021 15:50
Bowie Vision, a Monsummano una mostra dedicata al Duca Bianco
foto Mick Rock

L'edizione 2021 del progetto “David Bowie – L'Uomo che cadde su Monsummano Terme” curato da Officine della Cultura e dal Comune di Monsummano Terme, entra nel vivo.

Tra aprile e ottobre sono in programma mostre, proiezioni video, sfilate di moda e happening che faranno della città il cuore del Bowie pensiero e soprattutto dello Style.

Al centro di tutto gli spazi del Museo “Mac,n” e del Parco David Bowie che circonda la bellissima villa Martini.

Qui, sabato 17 aprile 2021 alle ore 11, sarà aperta, in maniera virtuale, la prima delle mostre internazionali dedicate ed ispirate al genio di London/Brixton, “Bowie Vision”, esposizione che nasce dal progetto Bowienext di Rita Rocca giornalista e regista RAI e appassionata fan del Duca Bianco, e curata da Mario Romani.

La mostra consente al visitatore di ripercorrere la vita artistica di Bowie a 360°, in un giuoco di specchi riflessi dove i mille volti del poliedrico artista s’intrecciano con le visioni della memoria.

Protagonisti gli artisti di A.I.R. (Aerografisti Italiani Riuniti) ed è una mostra unica nel suo genere quella a cui hanno dato vita. Dipinti ad aerografo si alternano alle riproduzioni dei manifesti dei suoi concerti più famosi e a grandi stendardi scenografici con le frasi più famose o emblematiche della filosofia bowiana. Tra gli artisti dell’aerografo presenti il grande maestro Renato Casaro, definito “l’uomo che dipinse il Cinema”, autore di oltre mille poster per l’industria del cinema e presente in mostra con l’opera originale del film Furyo, dove si coglie un ulteriore sfaccettatura di Bowie, quella di attore. Una vera e propria “chicca” da collezionisti, esposta solo in rarissime occasioni e che gli appassionati del “Duca bianco” non potranno perdere di ammirare.

All'interno dello spazio espositivo è previsto anche un percorso didattico con pannelli e oggetti decorati in varie applicazioni, attraverso cui si può conoscere l’aerografo, la sua storia, il funzionamento e le sue applicazioni attuali, sia artistiche che lavorative.

Parallelamente procede il viaggio del concorso Style & Vision per i giovani stilisti.

In questi giorni la commissione giudicatrice, composta da esperti del settore, sta visionando i 150 bozzetti arrivati da tutta Italia. Entro la fine del mese di aprile verranno comunicati i 16 selezionati che poi saranno protagonisti della sfilata prevista per la fine del mese di giugno.

Ma le sorprese non finiscono qui.

Il 3 maggio, sempre all'interno del museo Mac,n verrà inaugurata un'altra mostra dedicata all'universo Bowie, incentrata su uno degli incontri che senza dubbio hanno influenzato e orientato di più la crescita di Bowie come artista, rendendo unico uno dei suoi alter ego più amati: Ziggy Stardust. Nel luglio 1967 Bowie incontrò il grande ballerino, attore e coreografo Lindsay Kemp.

Kemp stava utilizzando una song tratta dal primo album solista di Bowie, la famosa ‘When I Live my Dream’, canzone che poi presentò proprio a Monsummano Terme due anni dopo. Qualche mese dopo Bowie si unì a Kemp e a Jack Birkett nello spettacolo Pierrot in Turquoise che andò in scena all’Oxford Playhouse; il rapporto tra i due divenne ancora più stretto, quando nel 1972 Kemp curò la coreografia del tour di Ziggy Stardust. Grazie sempre all'impegno di Rita Rocca e del progetto Bowienext a maggio verrà inaugurata una originale mostra fotografica curata da David Haughton e Daniela Maccari, con gli scatti di Richard Haughton, che ripercorre questo binomio e celebra la grandezza dei due artisti.

Info. Officine della Cultura segreteria@bowiemonsummanoterme.it Tel. 0575.27961

La voce dei protagonisti

Elena Sinimberghi Assessore alla Cultura del Comune di Monsummano Terme

Covid o non Covid noi ci siamo. Il progetto “L’uomo che cadde su Monsummano Terme”, dedicato al Duca Bianco, dopo il grande successo del 2019 e nonostante le interruzioni a causa della diffusione del virus, ha continuato il suo percorso attraverso “David Bowie Style and Vision” concorso nazionale che rappresenta un’occasione importante per i giovani stilisti per esprimere la loro creatività, ispirandosi all’inconfondibile stile del grande artista londinese. Oggi partiamo con Bowie Vision, un evento di alto profilo che, in questo periodo di enormi difficoltà, rappresenta davvero un importante obiettivo raggiunto da Monsummano Terme, città che non ha mai rinunciato a lavorare per la cultura, anche in tempo di pandemia.”

Massimo Ferri Presidente Officine della Cultura

L’occasione delle celebrazioni della prima venuta in Italia di David Bowie, afferma Massimo Ferri presidente di Officine della Cultura, ci ha dato l'opportunità di dare vita ad un progetto multisettoriale che abbraccia la musica, l’arte, la moda, il turismo e la multimedialità. Seguendo le orme della carriera di David Bowie, artista senza confini né limiti, il nostro gruppo di lavoro, specializzato nella produzione e nella promozione culturale, con la collaborazione di Fabrizio Raffaelli, ha trasformato quella che poteva essere una semplice ricorrenza, in una opportunità straordinaria cross culturale. Il cuore del progetto 2021, conclude Massimo Ferri, saranno la moda, lo stile ed il design legato a Bowie e la mostra Bowie Vision ne è il primo passo.

Mario Romani curatore mostra Bowie Vision

Gli artisti di A.I.R., dichiara Mario Romani curatore della mostra, hanno vissuto questo progetto con lo stesso spirito di Bowie, che dipingeva con le note delle sue canzoni: hanno dipinto la sua musica e la sua vita, “suonando” l’aerografo come uno strumento musicale, al ritmo delle sue note e dipingendo con il flusso di aria e colore ciò che il suo mondo ci ha ispirato. Ciò che mi rende orgoglioso, è il fatto che si tratta della prima mostra mai organizzata in Italia, in cui le opere sono tutte realizzate con questa tecnica, che finalmente, attraverso l’ispirazione di Bowie può a pieno titolo elevarsi a tecnica artistica di prim’ordine”.

Tra i soci di A.I.R. ci sono grandi professionisti, conosciuti in tutto il mondo, artisti, allievi e studenti. Ognuno di loro ha dato un contributo significativo e degno di essere ammirato. E per molti questa mostra è un sogno che si avvera: poter esporre in un Museo, dopo aver realizzato lavori ispirati ad una star mondiale e vedere le proprie opere accanto a quelle di artisti conclamati a livello planetario.”

Rita Rocca – BowieNext

Ho aderito con entusiasmo al progetto di Monsummano, afferma Rita Rocca giornalista a capo del progetto multimediale Bowienext, ideato già nel 2016 subito dopo la scomparsa del Duca Bianco. Bowienext è un tributo multimediale e multidisciplinare ispirato e dedicato a Bowie che ha visto la realizzazione di un docu-film per Rai5, di un libro pubblicato da Arcana Edizioni che ho scritto con il critico musicale Francesco Donadio e della David Bowie Glam Night, poi è arrivata la mostra BOWIE VISIONE grazie alla collaborazione con il M° Mario Romani che ha riunito il meglio degli artisti di A.I.R.

- Aerografisti Italiani Riuniti. Quella che presenteremo a Monsummano è una collezione vasta con tante nuove opere realizzate dagli artisti in questo anno di pandemia. Da questo percorso emerge chiaramente la grandezza artistica di David Bowie, ma anche la sua umanità e le sue fragilità. David Robert Jones, questo il suo vero nome, considerato quasi come un “alieno” era invece “umanissimo”, ma con delle potenzialità straordinarie che gli hanno permesso di trasformare in arte tutto ciò che ha toccato.

Io credo che il più grande insegnamento di Bowie sia proprio questo: tutti abbiamo le potenzialità per fare qualcosa di straordinario, di bello e d’importante, ma dobbiamo credere in noi e impegnarci a fondo per farle emergere. Lui è partito dalla periferia londinese e ce l’ha fatta! Certo, non tutti diventeremo delle pop star internazionali come Bowie, però nel nostro piccolo possiamo esserlo. E possiamo essere eroi – perché no – tutti quanti.”

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