Bonus edilizia, Filca-Cisl Toscana: “A rischio migliaia di lavoratori"

Protestano Feneal Uil e Fillea Cgil

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2023 19:56
Bonus edilizia, Filca-Cisl Toscana: “A rischio migliaia di lavoratori

“Il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura sui bonus edilizi, compreso il superbonus, mette a rischio migliaia di aziende e altrettanti posti di lavoro, anche nella nostra regione. La Toscana è stata infatti una delle prime regioni per l’utilizzo del superbonus con ricadute, positive sul numero di imprese e di lavoratori nel post pandemia. Eliminare in maniera brusca questo percorso con il blocco della cessione del credito e dello sconto in fattura vuol dire far collassare il settore delle costruzioni che, dopo anni di crisi, aveva visto la ripresa delle attività con una rigenerazione del patrimonio esistente.” A dirlo è la segretaria generale della Filca-Cisl Toscana, Simona Riccio.

“Le prime avvisaglie di forti criticità c’erano già state nelle settimane scorse – continua Riccio - perché molti lavoratori lamentavano il ritardo dello stipendio a causa della sempre meno disponibilità liquidità delle imprese. Ora con questa scelta il governo rischia di innestare una vera bomba sociale. Rischiamo di disperdere un patrimonio di professionalità che è fondamentale per il cambiamento del Paese e che è indispensabile per realizzare quanto previsto dallo stesso Pnrr. Bisogna trovare la strada perché parte di questo patrimonio di lavoratori possa essere garantita, anche trovando soluzioni di semplificazione normativa per accelerare le opere del Pnrr”.

“Il settore – aggiunge la segretaria generale Filca-Cisl Toscana – ha bisogno di politiche industriali e di lungo periodo che siano strutturali e non transitorie, e visto che c’è un governo politico è il momento di affrontare in modo strutturale le politiche del settore e dell’abitare. Bisogna rivedere i bonus garantendo i redditi più bassi e le classi energetiche più basse, considerando anche la densità abitativa dei luoghi di intervento e utilizzando strumenti emergenziali. Per questo – conclude Riccio – è bene che vengano convocati anche i sindacati del settore, perché c‘è bisogno di un confronto che tuteli un pezzo del lavoro strategico per il futuro del nostro Paese e della nostra Regione. Solo dal confronto e da un tavolo con le parti sociali, si possono produrre effetti per i lavoratori che rappresentiamo ed il nostro settore.”

Approfondimenti

Feneal Uil Toscana e Fillea Cgil Toscana esprimono grande preoccupazione rispetto a quanto emerso nel decreto legge di ieri sera dal Consiglio dei Ministri sul tema del superbonus in edilizia. Le due categorie sindacali toscane degli edili sottolineano “la mancanza di confronto con le parti sociali e la drammaticità dei continui cambi di rotta, dove si rischia di far naufragare le imprese e di conseguenza mettere in ginocchio i lavoratori coinvolti. Continui cambi di pensiero che denotano mancanza di visione da parte della politica, e che rischiano di aumentare le difficoltà del nostro Paese. In mancanza di risposte, siamo pronti alla mobilitazione”.

Così il Segretario Generale Feneal Uil Toscana Daniele Battistini: “Un salto nel vuoto, un’operazione sbagliata che rischia di far tornare indietro il settore e che può comportare il fallimento di migliaia di imprese e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Altro che ammodernamento energetico delle infrastrutture e messa in sicurezza del Paese. E’ un atteggiamento alquanto confuso, dove si va avanti a colpi di decreti legge anziché confrontarsi con le parti sociali.

La nostra Regione vuole essere protagonista di progetti di ammodernamento, il rischio è che in un clima di incertezza ci sia un blocco del settore. Attendiamo segnali di apertura e di possibile modifica rispetto a quanto emerso nel decreto legge, ponendo l’attenzione oltre che allo sblocco dei crediti fiscali anche sul nuovo codice degli appalti, strumento fondamentale per la tutela del lavoro e per la sicurezza dei lavoratori. Per noi la la priorità rimane il lavoro, se questo principio venisse meno siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni di lotta necessarie.

E’ inaccettabile che a pagare siano sempre i lavoratori, che rischiano la vita sui cantieri, per una mancanza di visione della politica sul tipo di Paese che vogliamo costruire”.

Così il Segretario Generale di Fillea Cgil Toscana Alessia Gambassi: “Un provvedimento preso sulla pelle dei lavoratori senza nessun confronto con i sindacati. Un decreto, quello sulla cessione dei bonus edili, che, unito al nuovo codice degli appalti con il depotenziamento dell’obbligo di applicazione dei contratti edili e la liberalizzazione dei livelli di subappalto, si può considerare un attacco senza precedenti al lavoro, ai lavoratori, alle imprese serie, al settore.

Il Governo, con il decreto sulla cessione dei crediti per i bonus edili, oltre a mettere a rischio posti di lavoro e la sopravvivenza di imprese serie rende l’accesso ai vari bonus quasi impossibile per i redditi bassi. Per noi invece è strategico mantenere la politica degli incentivi per ridurre consumi energetici e mettere in sicurezza il patrimonio edile più vecchio. Per tutto questo, in mancanza di un cambio di direzione da parte del Governo e dell’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, siamo pronti alla mobilitazione fino allo sciopero”.

“L’edilizia rischia il collasso. Se il Governo non interviene quanto prima per sbloccare almeno i crediti relativi ai lavori in corso per il Superbonus ci troveremo di fronte a una situazione emergenziale per quanto riguarda sia le famiglie, che si trovano a convivere con un cantiere aperto e dovranno mettere mano al portafogli oltre le aspettative, sia per le imprese, con il rischio di veder moltiplicati i contenziosi. ANCE ha già lanciato da tempo un segnale chiaro di allarme, ma ad oggi non ci è stata data sufficiente attenzione e ora con il blocco delle cessioni del credito e dello sconto in fattura tutto il settore potrebbe andare incontro alla paralisi. Stiamo parlando di 15 miliardi di euro crediti maturati incagliati che mettono a rischio almeno 90.000 cantieri delle case delle famiglie italiane, 25.000 imprese private di liquidità, che non sanno più come far fronte a spese già anticipate e diventate insostenibili e 130.000 posti di lavoro”.

Così il presidente di Ance Firenze, Pierluigi Banchetti, dopo l’approvazione del decreto legge in materia di bonus edilizi che di fatto cancella la possibilità della cessione dei crediti e chiude quella finestra che sembrava potersi aprire sull’intervento degli enti locali per l’acquisto dei crediti maturati per i lavori già avviati.

“In materia di Superbonus - prosegue il presidente di Ance Firenze - ci siamo nel corso degli ultimi mesi trovati di fronte a una serie di modifiche che hanno reso complicato anche orientarsi. C’è la necessità di una normativa chiara e definita guidata da un piano industriale a lunga durata, perché questa è nata come una preziosa opportunità di riqualificazione del nostro patrimonio immobiliare ma potrebbe trasformarsi di una debacle per il sistema paese, proprio quando l’Europa apre a un’ancora più profonda rivoluzione per l’edilizia ai fini della sostenibilità e del risparmio energetico tramite la direttiva EPBD di prossima emanazione”.

Le novità previste dal Decreto Legge n. 11/2023, appena approvato dal Governo, pur cercando di porre rimedio al caos dei bonus edilizi generano forti incertezze per il futuro di imprese e cittadini. La norma prevede il blocco di tutte le cessioni dei crediti da bonus fiscali; blocco dal quale sono pero ’esclusi i crediti a fronte di interventi di ristrutturazione già avviati.

Per Luca Giusti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana:” Si tratta di un provvedimento che crea forte incertezza, non tanto per la situazione attuale quanto per le prospettive future delle imprese. Secondo alcune stime sono circa 15 miliardi i crediti incagliati ma nonostante questo dato a questo problema non si trovano soluzioni, pur bloccando la possibilità di applicare lo sconto in fattura e di cedere i crediti. Sono migliaia in Toscana le imprese della filiera edile a rischio fallimento, perché con i crediti incagliati non hanno la liquidità per pagare i fornitori.

Si rischia il blocco di tanti cantieri, anche dei tanti che stanno ancora aprendo, con danni ingenti per i committenti. A rischio migliaia di posti di lavoro nel comparto”. Conclude poi Luca Giusti: “Le imprese sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni, magari ricorrendo a finanziamenti bancari. Occorrono immediate soluzioni per tutelare i committenti e le imprese dalle conseguenze di questa situazione e confidiamo nell’incontro che nei prossimi giorni si terrà tra il Governo e le categorie economiche”.

“L’approvazione del decreto che impone lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura relativo al superbonus rappresenta un colpo di mano del Governo che metterà in ginocchio le famiglie e le piccole e medie imprese toscana e italiane. Si tratta di una scelta immotivata, un cambio di rotta sbagliato nei modi e nei tempi che rischia di condannare centinaia di lavoratori a perdere la propria occupazione. Dicono di voler trovare soluzioni e risposte concrete alle necessità e bisogni dei cittadini, ma l’unica cosa che riescono a fare è aggiungere problemi che colpiranno in primis le fasce più deboli” dichiara Valentina Mercanti, candidata alla Segreteria regionale toscana del Partito Democratico.

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