Bolkestein: la normativa non toccherà i mercati rionali?

Ciuoffo: “La Regione in difesa dei piccoli ambulanti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 luglio 2016 18:38
Bolkestein: la normativa non toccherà i mercati rionali?

FIRENZE- Cresce l'attenzione sugli effetti pratici della Direttiva UE sul commercio di strada, dopo la manifestazione organizzata dai commercianti ambulanti martedì pomeriggio a Firenze. La preoccupazione degli esercenti permane, nonostante le rassicurazioni che la professionalità acquisita nell'esercizio dell'impresa concorrerà come fattore positivo nell'assegnazione delle concessioni sulla base di linee guida regionali destinate ai Comuni per l'organizzazione delle gare previste a maggio e luglio del 2017.

“Nell'applicazione della direttiva Bolkestein la Regione Toscana si è sempre mossa in difesa dei piccoli ambulanti e l’ “Intesa” raggiunta nel 2012 dalla Conferenza Unificata con Regioni, Anci e Categorie rappresenta un punto di adeguata risposta e salvaguardia delle esigenze dei lavoratori del settore. La Regione Toscana ha provato a sostenere la non applicabilità della disciplina comunitaria nel settore del commercio ambulante con una legge regionale nel 2011 ma dovette soccombere dopo sentenza avversa della Corte costituzionale del dicembre 2012.

In conseguenza di ciò abbiamo lavorato insieme alle altre Regioni per creare un percorso condiviso per arrivare a questa scadenza a salvaguardia del piccolo commercio”. L'assessore regionale al commercio, Stefano Ciuoffo, commenta “Con il regolamento regionale per l’impostazione dei nuovi Bandi per le concessioni – ricorda l'assessore – abbiamo voluto salvaguardare l'occupazione dei piccoli ambulanti. Chi dimostra di gestire direttamente la propria impresa è salvaguardato e il subaffitto contrastato: è il nostro modo di mantenere in essere una tradizione toscana e non solo che qui da noi è forte di oltre 14.000 licenze, per agire contro la rendita di posizione e la speculazione in un settore che vogliamo tutelare e che negli ultimi tre anni in Toscana è cresciuto del 6,4%”.

"La direttiva Bolkestein -rende noto il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli- è l'ennesima dimostrazione di come l'UE intervenga sulla vita dei cittadini italiani soltanto in maniera punitiva. Noi stiamo dalla parte di chi lavora e di chi chiede soltanto di voler continuare a lavorare a Firenze".

“La Bolkestein sarà un’occasione per tutelare il lavoro tramite la riorganizzazione del mercato ambulante fiorentino. L’amministrazione comunale – spiegano il Capogruppo PD Angelo Bassi ed i due Vice Capogruppo Andrea Ceccarelli e Francesca Paolieri – ha ben presente l’importanza dell’entrata in vigore della direttiva Bolkestein e sta lavorando affinché la nuova normativa sia l’occasione per riqualificare i nostri mercati e migliorare la qualità dei prodotti venduti. Lo abbiamo detto, lo abbiamo ribadito, oggi lo diciamo con ancora maggior forza: questa normativa non toccherà gli ambulanti dei mercati rionali.

L’impegno di questa amministrazione è di crearne di nuovi: più offerta e nuovi posti di lavoro. Con il nuovo Piano per il commercio valorizzeremo i mercati rionali che danno servizi ai cittadini e valorizzeremo quelle postazioni del centro storico che avanzeranno proposte sulla qualità dei prodotti e dei banchi. Nella redazione del bando per le concessioni di suolo pubblico, in applicazione della direttiva Bolkstein, che uscirà sicuramente prima della fine dell’estate, sarà tenuto in considerazione lo stato di disoccupazione e l’età anagrafica unitamente a tutti quei requisiti previsti nell’accordo della Conferenza Stato Regioni del 5 ottobre 2012; sarà quindi riconosciuta l’anzianità d’iscrizione al registro delle imprese, tutelato chi avrà il “titolo in mano” al momento della decadenza del 5 maggio 2017 e determinato la tipologia merceologica in vendita.

Questo bando sarà l’occasione per lavorare insieme agli ambulanti ed a ridisegnare – concludono il Capogruppo PD Bassi con i Vice Capogruppo PD Ceccarelli e Paolieri – una città più funzionale, che non abbia nei banchi del centro storico l’emblema della “rendita di posizione” e dia la possibilità in un lasso di tempo da 9 a 12 anni di ammortizzare un investimento che possa trasformare i classici banchi in elementi di tradizione e fiorentinità di un elevato livello estetico”.

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