Bissoultanov scappato, partita la caccia all'uomo

Mandato di cattura internazionale per il ceceno condannato a 15 anni per l'omicidio Ciatti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2022 17:30
Bissoultanov scappato, partita la caccia all'uomo

GIRONA (SPAGNA) - Da qualche ora non si trova più, il ceceno di 35 anni condannato per l'omicidio del fiorentino Niccolò Ciatti nella notte tra l'11 e il 12 agosto 2017. Rassoul Bissoultanov doveva prendere parte a una udienza per la rideterminazione della sua pena avendo già scontato 4 dei 15 anni di prigione inflitti dal giudice spagnolo ma non si è presentato.

A carico di Bissoultanov, che si trovava a Girona in stato di libertà vigilata, pende adesso un mandato di arresto internazionale.

“Quello che, ahinoi, era ampiamente prevedibile -afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega- si è puntualmente verificato.” “Infatti -prosegue il Consigliere- il ceceno Bissoultanov, condannato a 15 anni di carcere per l’omicidio di Niccolò Ciatti, non si è presentato, quest’oggi, al tribunale spagnolo di Girona.” “Ha fatto perdere le sue tracce -precisa l’esponente leghista- ed ora ci auguriamo che il mandato di cattura internazionale possa portare ben presto ad arrestare chi ha commesso un atto terribile.” “Purtroppo -sottolinea il rappresentante della Lega- l’iter della giustizia in Spagna ha in qualche modo agevolato questa fuga ed immaginiamo lo sconforto della famiglia di Niccolò alla notizia dell’irreperibilità del condannato.” “Siamo vicini, dunque-conclude Giovanni Galli- a Luigi Ciatti ed ai suoi congiunti, nuovamente alle prese con una giornata terribile.”

Approfondimenti

"La fuga di Rassoul Bissoultanov, il ceceno condannato in Spagna per l’omicidio di Niccolò Ciatti, è l'ennesimo schiaffo nei confronti della famiglia del giovane fiorentino ucciso l'11 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar. Ricordiamo che il ceceno era già fuggito anche dall'Italia dopo essere stato arrestato in Germania ed estradato: la Corte di Assise di Roma lo aveva scarcerato il 22 dicembre scorso per un difetto di procedibilità.

La custodia cautelare sarebbe infatti stata emessa quando l'uomo non era ancora sul territorio italiano. Abbiamo messo più volte in guardia il governo sui rischi e chiesto uno sforzo per ottenere giustizia sul caso: ci domandiamo se sia stata fatta chiarezza su quella dinamica ed eventualmente se siano stati valutati provvedimenti nei confronti dei magistrati che hanno commesso quell'errore. Se tutto ciò non è stato fatto chiediamo che tutto ciò venga messo in atto immediatamente: abbiamo più di un dubbio sull'efficacia e la tempestività con le quali si sono mosse le nostre autorità".

Lo afferma in una nota il deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli.

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