Birra artigianale: sostegno a prodotti e attività toscani

Unionbirrai: "Dalla Regione segnale concreto per il futuro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 Luglio 2025 14:36
Birra artigianale: sostegno a prodotti e attività toscani

Firenze – Sì a maggioranza, con il voto favorevole del Pd e l’astensione di Lega e Fratelli d’Italia, alla proposta di legge “Diposizioni per la valorizzazione e la promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale”, di iniziativa consiliare, con primo firmatario il consigliere Mario Puppa (Pd) insieme con l’ex consigliere Massimiliano Pescini (Pd). L’atto è stato discusso e votato nella commissione Sviluppo economico e agricoltura presieduta da Gianni Anselmi (Pd).

“La norma – ha detto Puppa nell’illustrare l’atto – nasce dalla considerazione che il settore della birra artigianale è in crescita, ha un suo legame con le identità territoriali e con le produzioni agricole, molto spesso a carattere familiare, e ha bisogno di un piccolo sostegno per riuscire a restare allineato con il regime di concorrenza delle altre regioni”.

Con questa proposta di legge si vuole valorizzare la filiera brassicola toscana, sviluppando l'agricoltura locale, favorendo la biodiversità e l'utilizzo delle materie prime agricole regionali, con particolare riferimento al luppolo, ai cereali e alle castagne, e promuovere pratiche agricole sostenibili e rispettose dell'ambiente, oltreché il turismo legato anche indirettamente alla produzione birraria e alle sue tradizionali metodologie di lavorazione.

Nell’atto si prevede la concessione dei contributi, pari a 200mila euro l’anno, ai micro-birrifici e ai micro-birrifici agricoli aventi sede di produzione in Toscana. “Tali contributi – si legge – possono essere utilizzati per la ristrutturazione e l'ammodernamento degli impianti; l'acquisto di macchinari e di strumenti di dotazione, in funzione delle innovazioni tecnologiche, sia in ambito organizzativo che di processo produttivo, compresi i processi di certificazione di qualità; lo sviluppo della coltivazione e della lavorazione delle materie prime per la produzione della birra; il sostegno alla formazione degli operatori che svolgono attività di vendita e somministrazione”.

Si lascia al bando la scelta delle priorità per l’assegnazione dei contributi, restando fermi alcuni punti, come lo svolgimento dell’attività in Toscana, interventi in ambienti di lavoro idoneo, imprese a conduzione giovanile o femminile ed effettuare la produzione di birra in comuni con alta graduatoria di disagio.

Nell’atto, infine, si inserisce una clausola valutativa che riserva alla commissione, dopo un anno, la possibilità di verificare la ricaduta della norma sul tessuto dei birrifici agricoli e il quadro sul comparto per capire la crescita ed eventuali ricadute positive.

Un atto importante che trova il pieno sostegno di Unionbirrai, l’associazione di categoria dei piccoli birrifici indipendenti: “Questa proposta rappresenta un passo avanti decisivo per il riconoscimento del valore economico, culturale e ambientale della birra artigianale in Toscanadichiara Claudio D’Agnolo, referente regionale Unionbirrai –. Sostenere concretamente i microbirrifici significa investire su produzioni di qualità, sull’indotto agricolo regionale e su un turismo esperienziale che può contribuire allo sviluppo delle aree interne”.

La proposta di legge, presentata dal consigliere Mario Puppa insieme con l'ex consigliere Massimiliano Pescini, prevede l’erogazione di contributi fino a 200mila euro l’anno per i microbirrifici e microbirrifici agricoli con sede in Toscana. Le risorse potranno essere utilizzate per interventi strutturali, acquisto di tecnologie, certificazioni, formazione e sviluppo di materie prime locali come luppolo, cereali e castagne.

Abbiamo seguito e sostenuto questo percorso fin dall’inizio, lavorando in prima linea e offrendo, laddove possibile, il nostro contributoafferma Francesco Mancini, componente del direttivo Unionbirrai –. Il legame tra birra artigianale e filiera agricola è un patrimonio da valorizzare, e l'inserimento di criteri premianti come la conduzione giovanile o femminile e la localizzazione in aree disagiate è un’ottima scelta per favorire inclusione, sostenibilità e sviluppo diffuso”.

Unionbirrai sottolinea anche l’importanza della clausola valutativa prevista dalla norma, che prevede un monitoraggio dell’impatto dell’intervento dopo un anno. “Misurare i risultati è essenziale per costruire politiche efficaci e replicabiliconclude Vittorio Ferraris, direttore generale di Unionbirrai –. Come associazione di riferimento del comparto, offriamo fin d’ora la nostra collaborazione alla Regione Toscana per supportare la definizione dei bandi e la promozione e diffusione di buone pratiche. La birra artigianale non è solo un prodotto: è cultura, persone, innovazione e territorio”.

Si attende ora l’approvazione formale e definitiva da parte dell’Aula del Consiglio regionale toscano.

Notizie correlate
In evidenza