Bar e locali di Firenze: per assunzione conta la professionalità

Le associazioni di categoria fiorentine prendono le distanze dalle offerte di lavoro discriminatorie.

Antonio
Antonio Lenoci
08 aprile 2014 15:10
Bar e locali di Firenze: per assunzione conta la professionalità

Offerta di un contratto a tempo indeterminato come banconiere a patto di non ricevere il curriculum da parte di stranieri o gente del sud, a riflettere sull'accaduto sono anche le categorie coinvolte. Mentre si allontana l'eco sull'accaduto, non vale lo stesso sulla ricerca di chi possa aver pubblicato l'annuncio.    In rete i lettori hanno provato ad investigare cercando di risalire al locale attraverso la foto delle bottiglie di pregiato Sassicaia ed uno sfondo elegante, ma sobrio.

Dove sarà il locale? Questa la domanda che è ricorsa spesso tra i commentatori. C'è chi ha parlato di "Pesce d'aprile" ritardato, ma anche chi ha risposto al volo all'annuncio prima che fosse eliminato dai portali che per ben 4 giorni lo hanno tenuto in pagina senza che nessuno si accorgesse delle parole utilizzate. Possibile che chi inserisce un annuncio di lavoro non sia poi rintracciabile? Possibile che uno spazio talmente delicato sia aperto all'uso improprio di chiunque e che gli organi competenti possano agire solo su richiesta della parte lesa? Domande legittime.La velocità imposta dal web ha impedito di scovare i colpevoli? Può darsi, ma ha anche permesso di parlare dell'accaduto anziché colpire il colpevole di turno.

Per fare cosa: applicare una sanzione, fare una rappresaglia, mettere in atto un'azione punitiva? Non ci è pervenuta notizia di utenti che abbiano ricevuto risposta all'invio del curriculum. L'occasione ha suscitato la curiosità dei lettori che ci hanno indicato altri annunci pubblicati in rete dove la provenienza diventa un requisito per la partecipazione alla selezione. Questo il punto, uno dei tanti. Siamo pronti per l'Europa?

Abbiamo incontrato Aldo Cursano, vicepresidente vicario nazionale Fipe Confcommercio e presidente Fipe Toscana : "Non appartengono al nostro mondo certe posizioni, noi cerchiamo professionalità, predisposizione, capacità e sorriso questi sono i valori per una ottima accoglienza. La provenienza non ha mai avuto un valore, a tal proposito in molti esercizi vi è una rappresentanza multietnica di grande riguardo. Ritengo che quelle dichiarazioni uscite siano frutto di operatori improvvisati che nulla hanno a che fare con un luogo di socialità dove la differenza è un valore aggregativo.

Discreditano chi le ha fatte non certo la categoria a Firenze".Cosa può fare la categoria per controllare il fenomeno? "La scelta imprenditoriale è legata alla propria responsabilità, stiamo attenti. Noi normalmente guardiamo alla formazione ed anche all'aspetto estetico perché per certe funzioni è necessaria la presentazione al pubblico, ma ci sono ruoli che non sono al pubblico e lì non ci sono giustificazioni in tal senso. Pensare che la provenienza sia un vincolo è sbagliato e inaccettabile, prendiamo grande distanza e rigettiamo tutti coloro che in questa professione la pensano in questo modo".

Alla vigilia di importanti elezioni europee e con il semestre che ci spetta di dover governare, l'Italia si trova a fare i conti con gli studi dello IOL l'Istituto francese che ha svolto sondaggi in merito lavorativo indicando nel nostro Paese un tasso di discriminazione non indifferente sulle assunzioni di lavoro subordinate a requisiti che discriminano i soggetti. Mantenere alta l'attenzione è dovere di noi tutti, affinché sia proprio l'opinione pubblica a rigettare anche solo l'idea di poter pubblicare simili annunci o mettere in piazza comportamenti distanti dall'essere umani.

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