Firenze , 16 marzo 2021 - Negli ultimi anni la Corte Costituzionale è già intervenuta a contrastare le proroghe automatiche, o comunque estese oltre le scadenze previste dalle normative europee, delle concessioni balneari. Nessuna esigenza di garantire l’ammortamento degli investimenti effettuati da privati può contrastare con la finalità della direttiva europea “servizi” , finalizzata proprio a favorire il libero mercato, nell’interesse di tutti, in primis i cittadini, affinché le prestazioni a loro garantite siano le migliori e rendano il maggiore introito possibile agli enti locali.
“Quello delle concessioni demaniali marittime è un tema che interessa tutto il Paese e da vicino la Toscana. Alla mozione presentata dalla Lega come gruppo del Partito Democratico abbiamo proposto degli emendamenti perché riteniamo la questione rilevante. Gli emendamenti danno atto sia di un impegno messo in campo da tempo della Regione in sede di Conferenza Stato Regioni, sia delle direttive e delle circolari approvate dalla Giunta regionale per l’applicazione della legge 145/2018, che estende al 2033 le concessioni.
Ricordo, inoltre, l’impegno del Governo ‘Conte due’ che ha risposto in maniera perentoria e netta alla lettera di messa in mora che l’Unione Europea ha inviato a dicembre scorso. Azioni e impegni sui quali il Partito Democratico è fortemente motivato affinché la questione delle concessioni demaniali marittime venga nuovamente esaminata, non come una cambiale in bianco ma con l’impegno che anche questo Governo credo debba assumersi per far sì che la proroga delle concessioni sia legata a una riforma del demanio marittimo.
Una riforma non più rinviabile”. E’ quanto dichiara Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd intervenendo ieri in Aula per illustrare gli emendamenti alla mozione in merito alla lettera di messa in mora ai danni dell’Italia da parte dell’Unione Europea per le norme contenute nella Legge 145/2018 relativa alle concessioni degli stabilimenti balneari, della Lega.
“Sul tema delle concessioni demaniali marittime l’Italia ha da vantare non solo una storia e una tradizione, ma un impatto economico rilevante, dato dal fatto che il 96 per cento delle nostre coste sono balneabili. In Toscana sono circa mille le aziende che operano nel settore della balneazione che danno lavoro a migliaia addetti – continua Pieroni - Nello specifico con la mozione approvata dall’Assemblea toscana chiediamo alla Giunta un impegno al fine di difendere in sede europea l’estensione della durata delle concessioni marittimo-demaniali previste dalla legge 145/2018, avviando la contestuale riforma del demanio marittimo senza la quale non è possibile stabilire i termini di applicazione della Direttiva Bolkestein al comparto balneare.
E di attivarsi presso il Governo per una negoziazione con la Commissione europea al fine di applicare la Direttiva Bolkestein alle concessioni marittimo demaniali rispettosa delle peculiarità del comparto balneare italiano, e a salvaguardia della continuità delle imprese balneari italiane, del loro valore economico, sociale e della tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”.
"Tutto il Consiglio regionale, ad eccezione del Movimento 5 Stelle, votando la mozione n.70 della Lega ha contribuito ad alimentare false aspettative negli operatori del settore, magari spingendo i concessionari ad effettuare ulteriori investimenti per poi dover, comunque, cedere il passo alle gare d’appalto che anche l'Italia dovrà necessariamente svolgere. Sì, perché la competenza in materia di concorrenza appartiene oltretutto in maniera esclusiva allo Stato -spiegano Irene Galletti e Silvia Noferi, Consigliere regionali del Movimento 5 Stelle Toscana- Tutto questo senza considerare che l’Italia è stata messa in mora dalla Commissione Europea, e che ogni giorno di sanzione per non ottemperare significa soldi pubblici spesi inutilmente per tenere in vita un meccanismo che non ha futuro.
Significa non rendersi conto del denaro che, grazie ad un sistema ormai superato, ha privato e priverà gli enti locali, e quindi i cittadini, di enormi entrate: rimettere le concessioni a gara significa garantire migliori servizi, trasparenza, e maggiori introiti da spendere per la collettività.
Si pensi al caso del Comune di Forte dei Marmi che ha recentemente assegnato con bando pubblico la gestione della piccola spiaggia di levante per il corrispettivo annuo di oltre 70 mila euro, denaro che verrà travasato nelle casse dell'ente locale e dello Stato, quando mediamente le altre concessioni versano un canone di circa 7 mila euro l'anno e si moltiplichi questa cifra per le innumerevoli concessioni presenti sul nostro litorale.
Il Movimento 5 Stelle in Regione Toscana è l’unica forza politica che si è espressa in modo contrario al miraggio di una proroga impossibile e contraria agli interessi dei cittadini, e questo lo rivendichiamo con orgoglio"..