Fondazione Mps: collocamento del 12%

Il presidente della Provincia Bezzini: “Passo decisivo per salvare l’ente e mettere in sicurezza il patrimonio”. Il segretario provinciale del Pd senese Guicciardini: “Un grande risultato”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2014 14:27
Fondazione Mps: collocamento del 12%

La Fondazione Mps ha comunica ieri, su richiesta della Consob, di aver effettuato la vendita “a mercato chiuso” di 1,4 miliardi di azioni della banca senese, pari all’11,98% del capitale. Con le vendite effettuate sul mercato martedì 18 marzo e nei giorni precedenti, la quota detenuta in Mps è ora pari al 15,07 per cento. “La storia di questi anni consiglia grande prudenza nel commentare a caldo l'esito di operazioni finanziarie complesse, ma credo di poter dire che la cessione avvenuta ieri da parte della Fondazione Mps guidata da Antonella Mansi rappresenti il passo decisivo nel percorso di messa in sicurezza del suo patrimonio residuo.

Grazie a questa operazione sarà possibile uscire dall'indebitamento e rafforzare la capacità di onorare i debiti di natura istituzionale verso enti e associazioni, mantenendo una partecipazione significativa nel capitale di Banca Mps. Nei mesi scorsi in molti consideravano ormai morta la Fondazione Mps e invece si stanno creando i presupposti per ridare un futuro a questo ente”. Con queste parole il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini commenta l’operazione compiuta ieri “Questa operazione - continua Bezzini - pone le basi per portare avanti, in via assolutamente prioritaria, un percorso di ricostruzione e differenziazione del patrimonio che nel medio-lungo termine potrà consentire alla Fondazione Mps di tornare a svolgere la propria mission a servizio del territorio.

In questi mesi sono stati affrontati passaggi delicatissimi in un quadro di instabilità e di fragilità delle istituzioni nazionali e abbiamo assistito a una forte dialettica tra la Fondazione e la Banca. Non sono mancati momenti di tensione, ma credo che i fatti delle ultime ore confermino la validità dell’autocritica compiuta a suo tempo e delle scelte di radicale rottura e cambiamento fatte negli ultimi due anni e mezzo, a partire dal forte investimento sui principi di autonomia e professionalità”.

“Adesso - continua Bezzini - l’auspicio è che l'aumento di capitale di Banca Mps abbia successo. La revisione in positivo delle stime degli analisti avvenuta in questi giorni é un segnale importante per il lavoro di riposizionamento dell'azienda portato avanti in questi anni”. “Con la cessione del dodici per cento di Banca Monte dei Paschi, la Fondazione Mps è riuscita a compiere un’operazione importante e molto difficile. Un’operazione sulla cui buona riuscita, nei mesi scorsi, molti avevano espresso dei dubbi.

Il lavoro di Antonella Mansi, invece, è riuscito a cogliere il risultato, stando al quadro emerso, di poter azzerare il debito, mantenendo una quota in Mps e dunque tutelando il patrimonio della Fondazione, cosa che consente oggi di guardare alle prossime sfide con maggiore serenità e fiducia. É un passo avanti importante”. Con queste parole Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Partito democratico senese, commenta la vendita del 12 per cento del pacchetto azionario di Banca Mps, da parte di Palazzo Sansedoni.

“Molti – continua Guicciardini – consideravano totalmente impraticabile la possibilità di vendere azioni a un valore superiore a 0,14/0,16 euro. Un valore che avrebbe messo a repentaglio la sopravvivenza dell'ente. Oggi ci troviamo a commentare un risultato insperato frutto di un lavoro caparbio e coerente portato avanti dalla Fondazione. A gennaio quando avevo affermato che il 2014 sarebbe stato un anno decisivo, mi riferivo proprio al passaggio stretto che avrebbe dovuto attraversare la Fondazione per tutelare il proprio patrimonio, azzerando il debito e mettendo, così le basi per poter ripensare con serenità e determinazione al nuovo ruolo che la Fmps potrà giocare per Siena.

Fin dall’inizio, il Pd di Siena ha espresso con chiarezza le proprie idee nel perimetro delle competenze e dell'autonomia. Oggi mi trovo a sottolineare l'efficacia del lavoro portato avanti da Antonella Mansi fin qui, stando alle ultime notizie. Il 2014 continuerà ad essere determinante, perché le sfide sono ancora molte e dure e adesso c'è da affrontare un aumento di capitale consistente che la Banca si impegnerà a portare avanti nel migliore dei modi. Il nostro auspicio è che, tra pochi mesi potremo guardare al futuro, sia pure in un quadro generale di difficoltà economica e nel mutato ruolo di Banca e Fondazione, da una situazione consolidata che consenta di lavorare affinché la Banca sia elemento di sviluppo per il territorio e il Paese, proseguendo nel difficile lavoro di rilancio.

Mentre la Fondazione possa consolidare il proprio patrimonio e ridisegnare in positivo e con coraggio il proprio ruolo per la Provincia di Siena”. "Risalire la china e guardare avanti è sempre complicato, ma dopo le pesanti vicende, gli errori di questi anni, la cessione del 12 per cento delle proprie azioni di Banca Mps, e il recupero di risorse da parte della Fondazione è una buona notizia. Ci sono stati mesi caratterizzati da incertezza, tensione, e certo i problemi non sono risolti. Tutti abbiamo provato anche in quei momenti, per quanto possibile a dare una mano, ad attivarci affinché non si interrompesse il dialogo tra Banca e Fondazione, pur nel rispetto dei ruoli e delle reciproche indipendenze tra i due enti, e per tenere aperto un canale di attenzione anche da parte delle istituzioni nazionali.

Il mio auspicio è che si possa continuare, anche in vista dell'aumento di capitale, sulla strada del rilancio e del mantenimento di un legame solido e virtuoso con il territorio senese". Con queste parole Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico alla Camera, commenta la notizia della vendita del 12 per cento del pacchetto azionario di Banca Mps, da parte della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

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