Elezioni europee e amministrative in Toscana, IdV con un nuovo nome

Nuovo simbolo, nuova stagione e nuove facce per rappresentare la società civile. L’Italia dei Valori si prepara così alla campagna per le elezioni amministrative e Europee

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2014 19:27
Elezioni europee e amministrative in Toscana, IdV con un nuovo nome

Nuovo simbolo, nuova stagione e nuove facce per rappresentare la società civile. L’Italia dei Valori si prepara così alla campagna per le elezioni amministrative e Europee. “Alle Europee abbiamo deciso di correre con il nostro simbolo e con una nostra lista costruita con un processo di selezione delle candidature affidato alla community, cioè attraverso una sorta di primarie interne che ci hanno permesso di portare avanti un processo di condivisione di valori e obiettivi in cui crediamo fermamente.

Adesso stiamo preparando una serie di incontri tra i candidati e i nostri sostenitori, uno dei quali è già fissato per domani sera, così da confrontarsi sulle linee da seguire e le proposte da portare avanti. Con questo teniamo a ricordare che l’IdV è stata l’unica forza politica che ha permesso all’Alleanza dei liberali e democratici europei (ALDE) di essere presente in Italia. E confermiamo l’appartenenza politica e culturale a questa famiglia europea”. Così il Segretario Regionale IdV Giovanni Fittante, in vista dell’ormai imminente scadenza elettorale. “Per quanto riguarda le amministrative, sono 210 i Comuni toscani che andranno al voto nel 2014.

In 173 di questi l’amministrazione uscente è espressione del centrosinistra. L’Italia dei Valori - dice ancora Fittante - ha già avviato una campagna per far sapere che si presenterà con il proprio simbolo rinnovato e propri candidati almeno in ogni Comune con popolazione superiore ai 15mila abitanti, lavorando per costruire una nuova coalizione di centrosinistra dove poter portare il proprio contributo. C’è bisogno di alzare il tiro e pretendere di più dalla classe politica. E dobbiamo essere noi politici per primi ad accorgercene.

Così come c’è bisogno di figure di amministratori in grado di trovare soluzioni alla domanda di trasparenza, di riduzione della pressione tributaria, di qualità dei servizi pubblici e tutela dei diritti civili che arriva dai cittadini. Oltre ad adoperarsi per individuare ogni forma di possibile contributo che ci permetta di far fronte ad una crisi economica che sta impoverendo le famiglie. Sono questi i temi su cui l’IdV intende lavorare”.

Il gruppo regionale dell’Italia dei Valori modifica ufficialmente il suo nome in Italia dei Valori-ALDE (Alleanza dei Liberali e Democratici Europei).

Questa integrazione al nome attuale indica in maniera ancora più forte l’appartenenza dei tre consiglieri del gruppo regionale alla famiglia liberaldemocratica europea. “E’ un atto di chiarezza politica verso i cittadini-elettori in vista delle elezioni europee del 22-25 maggio in questo momento di confusione nella vita pubblica – spiegano i consiglieri -. Con questo atto intendiamo sottolineare con forza il nostro sostegno alla candidatura di Guy Verhofstadt alla presidenza della Commissione europea di cui condividiamo il progetto politico di cambiare profondamente l’Unione europea”. Secondo Gazzarri, Manneschi e Fedeli i problemi della Toscana, dell’Italia e dell’Europa non si risolvono chiudendosi in piccole patrie locali o blindando le frontiere né tantomeno uscendo dall’euro e dall’Unione europea. “Proponiamo una rivoluzione democratica e federalista per l’Unione europea – sottolineano Gazzarri, Manneschi e Fedeli -.

Non vogliamo difendere l’Unione europea così come la conosciamo oggi, vogliamo invece cambiarla dando all’Europa un governo federale in grado di proporre un Piano straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione, sull’esempio di quello adottato dagli Stati Uniti per uscire dalla Grande Crisi nel 1929”. “Pensiamo ad un vero e proprio mercato unico – concludono Gazzarri, Manneschi e Fedeli - in quei settori ancora troppo nazionali, come quello dell’energia, pensiamo ad un’unica fiscalità europea per riuscire a contrastare la piaga dell’evasione, pensiamo ad uno spazio europeo dove sia possibile fare ricerca ed impresa senza ostacoli burocratici, dove vi sia piena mobilità per i liberi professionisti, pensiamo ad un’Europa che offra opportunità per tutti i giovani non solo agli studenti, pensiamo ad un’Europa dove la tutela dell’ambiente sia una priorità anche in economia.

Crediamo in un’Unione europea che voglia riformare e non abbandonare il modello sociale europeo”.

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