ZTL on line: un servizio gratuito di interesse pubblico

Le informazioni utili per accedere alle città controllate con strumenti di controllo automatico delle infrazioni, grazie a un sito internet a livello nazionale e una App (attualmente per Android)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 febbraio 2014 22:29
ZTL on line: un servizio gratuito di interesse pubblico

Quante volte davanti ad un cartello di divieto di accesso ad una ZTL ci si chiede come comportarsi? In un qualunque paese normale di fronte ad un tale cartello ci si fermerebbe e si prenderebbe una strada diversa, in Italia no perché non sempre queste regole sono chiare e trasparenti. Esistono le ZTL ambientali che permettono l’accesso solo ai veicoli caratterizzati da una specifica classificazione Euro, variabili dal tipo di alimentazione. Esistono le ZTL stagionali attive solo in alcuni mesi dell’anno mentre i cartelli stradali restano identici anche quando non sono attive.

Esistono le ZTL orarie che sono attive solo in determinate fasce orarie Per ultime stanno arrivando le ZTL merci nelle quali il divieto si riferisce solo ai veicoli merci. Di fronte a questo coacervo di regole cosa può fare l’automobilista? Fermarsi a leggere questi lenzuoli stradali densi di scritte in caratteri minuscoli con dietro schiere di automobilisti schiamazzanti che ti urlano di procedere? Il risultato è circa 5 milioni l’anno di multe in Italia per accessi non consentiti nelle ZTL italiane, per un fatturato di circa 300 milioni di euro che entra nelle sempre più asfittiche casse comunali e spesso queste contravvenzioni sono più frutto di non conoscenza delle regole, che di deliberata volontà di infrangerle.

Non è infatti un caso che l’80% delle multe erogate dai Comuni siano a cittadini non residenti nel Comune medesimo: tale circostanza  permette quindi alle Amministrazioni Locali di risanare i propri bilanci senza pesare sulle tasche dei propri cittadini elettori. E il fenomeno si sta sempre più ingigantendo. Il controllo delle zone a traffico limitato con strumenti automatici fu sperimentato sul finire dagli anni ‘90 dal Comune di Bologna ma il primo ad attivarla veramente fu il Comune di Mantova, seguito subito a ruota dal Comune di Roma.

Nel giro di pochi anni tale strumentazione è diventata un vero business: attualmente sono oltre 150 i comuni che hanno installato questi sistemi con un numero complessivo di telecamere ormai superiore alle 1100. In Toscana, ad esempio, oltre ai Comuni capoluogo di Arezzo, Carrara , Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Siena, sono controllate con telecamere anche le ZTL di Altopascio, Capoliveri , Cascina, Castiglione della Pescaia, Castiglione Fiorentino, Cortona, Empoli, Foiano della Chiana, Lucignano, Monte Argentario, Montecatini Terme, Piombino, Poppi, Portoferraio, San Giovanni Valdarno, Casole val d'Elsa, Forte dei marmi, Volterra. Al fine di fornire di fornire strumenti efficaci per evitare di prendere multe è stato realizzato il sito www.accessibilitacentristorici.it, che ha l’obbiettivo, non solo di fornire le informazioni dettagliate sulle ZTL (regole di accesso, posizione delle telecamere, mappa della ZTL, riferimenti alle Amministrazioni locali per approfondimenti), ma anche quello di valorizzare tali aree indicando le strutture recettive, i ristoranti e i monumenti presenti nelle ZTL. Collegato al sito si segnala l’app WWarning ZTL sviluppata per ora in ambiente android, ma presto anche in ambiente IOS, che supporta gli automobilisti che vogliono accedere ad una ZTL segnalando la posizione delle telecamere, nonché il loro stato di funzionamento. Niente di illegale, ma solo fornire a tutti uno strumento efficace per conoscere le regole e poterle rispettare senza avere il terrore di vedersi recapitate a casa multe per accessi non autorizzati.

Da quando il sito è stato pubblicato, circa un anno fa, è stato travolto da richieste di informazioni di cittadini che volevano conoscere le regole, spesso troppo complicate ed articolate previste dalle varie Amministrazioni Comunali o saper se dovevano aspettarsi a casa una contravvenzione.

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